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Neuköllner Ruderfestival Berlino 11° posto 8+ misto Lega Navale  Cagliari misto Sebino Lovere

martedì 3 Settembre 2013

Neuköllner Ruderfestival Berlino 11° posto 8+ misto Lega Navale  Cagliari misto Sebino Lovere

CAGLIARI, 23 ottobre 2013 – E’ un undicesimo posto quello conquistato dall’equipaggio Italiano nella regata Neuköllner Ruderfestival a Berlino. Si tratta di un bellissimo risultato,quello ottenuto dal nostro armo, nella trasferta di livello internazionale Berlinese che ha visto la partecipazione di equipaggi in otto e quattro di coppia provenienti da tutta Europa.
L’ edizione annuale, svolta su una distanza di 6300 metri, ha visto per la prima volta la partecipazione di un equipaggio Italiano fatto evidenziato più volte dalla società organizzatrice Wiking di Berlino.

Questa la composizione dell’otto misto Lega Navale Cagliari e Sebino Lovere:Deidda Andrea, Secci Cristiano, Usai Roberto, Loi Federico, Corongiu Stefano, Vinci Gianluca LNI Cagliari Aristide Bonomelli, Daniele Sbardolini Sebino Lovere,tim. Marianne Pascale Flynn.

La partenza ha visto protagonista l’armo italiano, che dopo la partenza, cercava di stare nel gruppo dei primi tenendo il passo di un fortissimo equipaggio Russo. Scesi sul passo e presa la posizione l’otto Italiano taglia il traguardo all’undicesimo posto davanti agli equipaggi Danesi Olandesi e Russi.

Questo il racconto di Federico Loi della Lega Navale Italiana che trasmette in tutto e per tutto le emozioni provate da un canottiere in una regata di questo tipo:
“25 anni di pura passione. quando uno sport ti cambia la vita. si inizia a 12 anni perché tuo padre ti vede pigro e grassottello … ” vuoi provare ?…. ” e cosi inizio. sono anche basso ma il contatto con i remi e il mare mi stregano subito. i primi anni passano e la passione aumenta ma non arrivano i risultati e questo crea un volano pazzesco nel mio cervello e mi impegno sempre più. non esistono uscite o altro.. remo e basta . “sei troppo basso, non farai mai nulla” sono le frasi che mi hanno dato la carica. gli anni passano e qualcosa inizia ad arrivare ma non è questo quello che conta ma è tutto quello che ruota intorno al canottaggio che assume valore. amicizia è la parola chiave. in questi anni si sono sviluppati rapporti con persone a cui sono e sarò legato per sempre con cui ho condiviso gioie e dolori.. ho visto bambini crescere accanto a me diventare uomini e sentirli come fratelli, con cui ho pianto, riso che sanno tutto di me.. di cui conoscono l’odore della tensione prima di una gara.. a questo sport devo tutto : la laurea presa con quello spirito di sacrificio che solo questo sport ti insegna, mia moglie ( sorella di un mio amico e compagno di squadra). ma qual è la storia ?? una banalissima gara nata come tante per vedersi con gli amici che vivono fuori dall’Italia e che remano e fare una gara all’ estero. e fin qui tutto già fatto.. si va a Berlino a fare una gara in 8+ di 6000 mt e troviamo 2 ragazzi di Bergamo ( Sebino Lovere) che si uniscono e una timoniera scozzese. proviamo una volta, la barca va cosi.. come una prima uscita in 8+. la gara si rivela pazzesca: partenza lenta per via delle poche uscite e subito l equipaggio russo si fa sotto.. e sarà lo scontro che durerà per l’intera gara.. un continuo testa a testa magistralmente gestito dalla timoniera scozzese…….. . dopo metà gara facciamo ingresso nel canalone dove oltre l’equipaggio russo ci troviamo sulla stessa linea con 4 equipaggi.. noi , danesi, olandesi e russi.. lo spazio è poco e iniziano una serie di abbordaggi dove il nostro equipaggio ha sempre tenuto una posizione di vantaggio sugli altri..2000 metri che sono il sogno di ogni canottiere!!! urla , spruzzi .. una carica di adrenalina che è benzina per i muscoli ormai affaticati . nell’ ultimo 1000 danesi e olandesi vengono staccati e i russi acquisiscono un leggero vantaggio. piombiamo sul traguardo ormai vuoti con i russi che allungano. tagliamo il traguardo e dopo pochi secondi ci rendiamo conto di aver fatto una gara incredibile. che incarna lo spirito del canottaggio.. si soffre insieme e non si molla mai. Non conta il risultato ma questa esperienza lascia tutti con degli strascichi emotivi pazzeschi e dopo 25 anni non pensavo di sentire ancora”.

Grazie al nostro bellissimo sport crescono ragazzi che ci rappresentano in tutto il mondo e continuano a dare lustro alla Federazione Italiana Canottaggio.
 

Giovanni Foddanu
CR Sardegna