BARI,
27 agosto 2013 - Facciamo un
primo punto su una stagione non
ancora finita ma che ha fatto già
registrare risultati importanti.
Rinviamo l'analisi della bella
squadra agonistica del Cus Bari a
dopo settembre e focalizziamo la
nostra attenzione su un personaggio
di rilievo della nostra sezione:
Giorgia Bergamasco.
Grazie a una volontà di ferro e a
tanto sacrificio, riesce a combinare
perfettamente allenamento e doveri
accademici (studia Ingegneria
gestionale al Politecnico di Bari).
Giorgia ha cominciato da bambina con
pallavolo, equitazione, nuoto,
tennis, vela, sci. Ha praticato,
poi, pallanuoto a livello
agonistico. Oltre il canottaggio, la
sua grande passione è lo sci.
Un giorno il fratello si è iscritto
alla sezione canottaggio del Cus
Bari e Giorgia è rimasta incuriosita
da questo strano sport.
Così, quando ha interrotto
pallanuoto per incompatibilità di
orari, ha deciso di cercare uno
sport che la appassionasse
altrettanto.
Sulle orme del fratello, si è
iscritta al Cus dove Bepi Altamura e
Massimo Biondi le hanno insegnato
trasmesso la passione per il nostro
sport.
In poco tempo ha appreso una buona
tecnica vogando sul singolo e ha
ottenuto risultati sempre più
importanti, fino alla vittoria del
Campionato Italiano in Tipo
Regolamentare, categoria Junior.
Il
2013 è l'anno della riscossa: dopo
un inverno di duri allenamenti e il
superamento del test valutativo su
remoergometro, a febbraio arriva la
prima convocazione per il 1° Raduno
Nazionale di Piediluco: "La
convocazione al primo raduno - dice
Giorgia - è stata davvero
inaspettata. È stato un vero onore
parteciparvi perché era il primo
organizzato dalla nuova federazione
del presidente Abbagnale. Questo
raduno è stato sicuramente quello
che tutti ricorderemo a vita perché
ci hanno messo veramente a dura
prova con allenamenti molto intensi.
Siamo tornati a casa davvero
stremati! Per fortuna Massimo
(Biondi, suo allenatore, ndr) aveva
iniziato a farci seguire il
programma del dott. La Mura (DT
della squadra nazionale, ndr) già da
dicembre, per cui, su molti
allenamenti, ero abbastanza
preparata. La differenza sostanziale
dei raduni sono i doppi allenamenti:
è stata dura abituarsi. Durante
questi meeting si respira un clima
davvero piacevole: gli allenatori
sono tutti molto disponibili e si
lavora con serenità. Spesso ci sono
riunioni con i capi settore (il
nostro è Claudio Romagnoli) e con il
dott. La Mura che ci spiega la
tecnica di voga, come va svolto il
programma e, soprattutto, il perché
di molte cose che facciamo".
Così Giorgia, apprezzata e
selezionata nei raduni, ha
partecipato a gare sempre più
prestigiose come il Trio2016, gara
di selezione per la preparazione
alle Olimpiadi.
Quindi la sua prima gara
internazionale: il Memorial Paolo D'Aloja,
sul singolo, a Piediluco.
Poi è arrivata la convocazione agli
Europei di Siviglia (Spagna): "È
inutile dire che il campo di gara di
Siviglia era a dir poco stupendo -
racconta - e l'aria che si respirava
davvero fantastica! Non avevo mai
fatto gare sull'otto: devo dire che
è stato bellissimo ma allo stesso
tempo traumatico. È stato emozionate
seguire le gare e sono stata
contenta che anche il mio
allenatore, Massimo Biondi, fosse
presente come collaboratore del
settore femminile".
A
coronamento di questi risultati e
del suo impegno, è arrivata la
convocazione per i Mondiali U23 di
Linz (Austria): "I mondiali di Linz
sono stati, se possibile, ancora più
belli, soprattutto perché ho
gareggiato in doppio. È una
specialità che mi piace molto perché
c'è molta competizione. Le emozioni
provate in gara a Linz sono state
molto differenti da quelle di
Siviglia, anche perché le gare erano
diverse. Ancora di più a Linz che a
Siviglia mi sono sentita parte della
squadra nazionale e mi sono
emozionata tantissimo quando i miei
compagni hanno preso medaglia. Per
non parlare del rito dell'urlo la
sera prima delle gare, una vera e
propria carica di energia!! Ho
provato sensazioni incredibili che
mi spingono ad amare ancora di più
questo sport".
Ora Giorgia si allena per le ultime
gare della stagione: i Campionati
Assoluti di Sabaudia e i Campionati
in tipo Regolamentare di Genova Prà.
"Sono a dir poco soddisfatta del
lavoro fatto - conclude -; non
pensavo di ottenere tali risultati.
Un anno fa ero davanti al computer,
sul sito della federazione, che
guardavo le foto dei mondiali e
sognavo, un giorno, di potervi
partecipare! Ora ho un unico
obiettivo: allenarmi sempre di più
per un continuo miglioramento.
Adesso ho capito quanto posso ancora
crescere".
CHECCUS