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Il campione olimpico Waddell rischia la vita San Francisco

domenica 18 Agosto 2013

Il campione olimpico Waddell rischia la vita San Francisco

ROMA, 18 agosto 2013 – Paura per il campione olimpico di Sydney e due volte iridato (1998 e 1999) in singolo, il neozelandese Rob Waddell (38 anni), sbalzato in acqua nel corso della 1ª regata di finale della Louis Vuitton Cup che, nelle acque di S. Francisco (USA), vede impegnati i potenti catamarani di Emirates Team New Zeland e l’italiana Luna Rossa. Per qualche attimo si è temuto di rivivere il dramma del 9 maggio scorso quando scuffiò Artemis provocando la morte dell’inglese Andrew Simpson.

Fermo, poco dopo la partenza, per una banale avaria ad una deriva il catamarano italiano che ha come skipper Max Serena, lo scafo neozelandese, che regatava in solitaria per accaparrarsi il primo punto della finale, alla 3ª virata di boa si è improvvisamente ingavonato, per un repentino calo di velocità da 42 a 13 nodi, a causa di una errata manovra, sbalzando in mare i due grinder dell’equipaggio kiwi, Chris Ward e Rob Waddell, immediatamente soccorsi dalle barche appoggio, che se la sono cavata fortunatamente con qualche contusione. Al termine della regata, comunque portata a termine dallo skipper Dean Barker, l’equipaggio neozelandese è parso molto scosso, nonostante le rassicurazioni espresse dal team leader.

Rob Waddell (2 metri di altezza per 100 Kg) aveva già preso parte alla campagna di Coppa America nel 2003 (Auckland) e nel 2007 (Valencia), ma nel 2008 volle tornare al suo primo amore, il canottaggio, riuscendo a qualificarsi per i Giochi di Pechino dove, in coppia (guarda caso) con Nathan Cohen, finì 4° nel doppio. Cohen si rifarà, vincendo l’oro a Londra, questa volta in compagnia di Joseph Sullivan, recuperando nel finale gli azzurri Alessio Sartori e Romano Battisti, che fino a 200 m dal traguardo avevano fatto sognare l’oro al popolo remiero italiano.


Augusto Martellini

Nelle foto: Rob Waddell; Rob Waddell (al centro in maniche corte) al grinder