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Dopo venticinque anni un Abbagnale torna a gareggiare in Corea

sabato 17 Agosto 2013

Dopo venticinque anni un Abbagnale torna a gareggiare in Corea

ROMA, 17 agosto 2013 – Non sarà lo stesso equipaggio con il quale il padre Giuseppe ha vinto, durante i Giochi di Seul ’88, la medaglia d’oro olimpica nel due con, non sarà la stessa atmosfera, ma siamo certi che Vincenzo, primogenito del Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, quando sarà in partenza penserà che, come il padre, ora toccherà a lui tenere alto il nome degli Abbagnale. L’equipaggio, nato al termine di una dura selezione, lo vede in barca con Luca Parlato (Marina Militare), mentre al timone ci sarà Enrico D’Aniello (foto a lato), anche lui del CN Stabia come Vincenzo e come i “Fratelli Abbagnale”. Ma vediamo cosa hanno dichiarato alla vigilia della partenza per la Corea:

Vincenzo Abbagnale: “La barca per ora va bene, anche se non dobbiamo accontentarci mai. Col mondiale under 23, che tra l’altro è andato bene, abbiamo ritardato la preparazione e abbiamo avuto pochi giorni per perfezionarci. Abbiamo fatto la selezione per il due con e l’abbiamo vinta. Ora stiamo caricando al massimo in vista del mondiale. Per ora abbiamo raccolto quando seminato durante l’anno. La Federazione continua a darci fiducia e noi daremo il meglio. Non posso negare che il cognome che porto può risultare pesante. Io però cerco di pensarci il meno possibile e concentrarmi sui miei obiettivi perché voglio farmi valere per l’atleta che sono non per il cognome che porto e credo che questo sia la cosa più importante. Vedremo come finirà questo mondiale”.

Luca Parlato: “Ci siamo conquistati la partecipazione al mondiale attraverso un percorso che ha potuto mettere in luce le nostre qualità. Siamo molto soddisfatti di quest’opportunità soprattutto perché siamo ancora under 23, quindi un equipaggio molto giovane. Per noi è il primo mondiale assoluto e siamo molto motivati e forti di una mentalità positiva, c’è voglia di fare bene e di dare il massimo. Proprio la voglia di ottenere i risultati ci da la motivazione per sostenere i duri allenamenti previsti dal programma”.