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World Master Games 2013: le parole del Presidente FIC Stefano Mossino

martedì 13 Agosto 2013

World Master Games 2013: le parole del Presidente FIC Stefano Mossino

TORINO, 13 agosto 2013 – Nella giornata di sabato si sono conclusi i World Master Games di Canottaggio: 4 giorni di regate davvero intensi, durante i quali il Lago di Candia è stato invaso ed occupato da migliaia di atleti.
I numeri finali hanno dell’incredibile e non erano minimamente ipotizzabili al momento della pianificazione dell’evento: più di duemila atleti hanno partecipato alle regate, per oltre cinquemila atleti gara.
Probabilmente possiamo dire di aver visto il mondo, anche perché gli atleti di ogni nazione incarnavano ed esternavano le peculiarità, positive e negative, della loro patria.
L’incontro ed il dialogo con molti atleti italiani e stranieri è stato costruttivo e positivo; la possibilità di creare sinergie, gemellaggi e collaborazioni fra società italiane e club esteri, o anche fra singoli atleti, è stata alla portata di tutti ed è stata una delle grande opportunità di questi giochi.
Solo con pochi master il confronto è stato meno positivo e lontano dalla sportività; evidentemente qualche atleta ha dimenticato all’aeroporto non il bagaglio, ma la buona fede sportiva.
Ma si sa, in ogni collettività, soprattutto se dimensionata a livello mondiale, esistono molti onesti e pochi disonesti che però, da soli, rischiano di rovinare il gioco.
Questa volta non ci sono riusciti, in quanto la capacità dei soggetti deputati all’organizzazione e alla direzione dell’evento, ha superato la slealtà di pochi non atleti.
Sono stati giorni emozionanti, talvolta anche difficili, ma le criticità sono state superate grazie alla poderosa macchina organizzativa locale e alla competenza di tutti i soggetti coinvolti.
Ciascuno ha svolto il proprio ruolo con passione, dedizione, professionalità ed impegno spesso al limite delle forze e della sopportazione.
Le società del Piemonte sono riuscite a mobilitare oltre 70 volontari: si tratta di una prova di collaborazione e di sinergia che non ha precedenti e che ci deve fare riflettere sulla necessità dli creare sistemi di rete.
Vorrei ringraziare i volontari e le volontarie uno ad uno e una ad una: i ragazzi e le ragazze dei barchini, che hanno passato 4 giorni sotto il sole e la pioggia, gli addetti ai pontili, che spesso si sono dovuti trasformare in agenti del traffico o controllori, la speaker e le ragazze addette alle premiazioni, che hanno ottimamente gestito una fase essenziale della regata, i motoscafisti e i marshal che hanno fornito un supporto essenziale alla giuria, gli addetti all’arrivo e alla Segreteria Gare, che hanno garantito il flusso di dati fra i diversi settori dell’organizzazione ed hanno anche loro dovuto gestire reclami e critiche spesso rivelatesi del tutto infondate, gli addetti all’info point, che hanno fornito un supporto essenziale per tutti i molteplici quesiti che provenivano dagli atleti, i sei medici di gara, che hanno avuto la capacità di gestire tutte le emergenze sanitarie così mantenendo in sicurezza la manifestazione e, infine, il nostro immancabile speaker, che da voce del canottaggio piemontese è diventato voce del canottaggio mondiale, grazie anche all’essenziale collaborazione delle due volontarie multilingue.
Tutti i volontari sono strati davvero grandissimi e saranno degnamente ricordati e ringraziati.
Il sindaco di Candia ha già accolto la proposta di dedicare ai volontari la nuova torre di arrivo.
Inoltre, a settembre, la FIC Piemonte dedicherà un evento fluviale per ringraziare degnamente tutti i soggetti che hanno garantito la regolare tenuta dell’evento.
Un particolare ringraziamento anche alla Croce Rossa Italiana Comitato Regionale di Ivrea, ai cronometristi, alla Polizia locale e alla Protezione Civile.
Ricordiamo, inoltre, l’immane lavoro svolto dalla Segreteria Gare, che ha dovuto non solo elaborare di giorno in giorno risultati e programmi gare, ma ha dovuto anche gestire e risolvere tutti gli errori che erano presenti nei dati che ci ha fornito il Comitato Organizzatore World Master Games 2013 (nomi, sesso, categoria di età o addirittura equipaggi non presenti).
La Segreteria Gare ha svolto davvero un lavoro immane, trovandosi spesso anche a dover gestire momenti di alta tensione, che non sono sfociati in atti tragici solo grazie al buon senso e alla capacità mediatorie dei nostri operatori.
Una particolare menzione di merito ai Giudici Arbitri, i quali, dirigendo la manifestazione con professionalità, diligenza, competenza, dedizione, pazienza e, davvero, tanto tanto buon senso, hanno consentito il corretto svolgimento delle regate, la pari opportunità fra gli atleti e la regolarità delle competizioni.
I Giudici Arbitri hanno dovuto risolvere problematicità di ogni tipo, anche drammatiche, dalle improvvise mutazioni climatiche, ai tentativi di alcuni atleti di variare l’esito delle competizioni con condotte assolutamente antisportive. Probabilmente questo elemento è quanto di più disdicevole e triste possa capitare in una manifestazione sportiva.
Da ultimo due ringraziamenti particolari.
Il sindaco di Candia è stato sempre presente sia nella fase organizzativa precedente alla tenuta delle regate, sia nella fase sportiva, ove non solo ha svolto l’importantissimo ruolo nelle premiazioni, ma ha anche gestito e risolto con la dovuta capacità molte problematiche, così dimostrando come un buon amministratore riesce a risolvere i problemi.
La società Lago di Candia Sport ha accettato la sfida organizzativa e con un lavoro davvero intensissimo della sua presidente si è fatta carico di tutte le fasi dell’evento: dalla realizzazione delle opere strutturali, alla concreta organizzazione della fase sportiva, riuscendo a realizzare una ottima sinergia con le altre realtà territoriali, in primo luogo con i soci della 2010 Canottieri Candia , che hanno svolto un ruolo importantissimo ed essenziale nella posatura del campo di gara e delle opere mobili, nonché nella fase sportiva.
Questa esperienza è stata sicuramente un’ottima prova di collaborazione fra le due società territoriali ed ha dimostrato come la creazioni di adeguate sinergie determina l’ottima riuscita di manifestazioni e, soprattutto, la risoluzione di problemi anche imprevedibili.
Ora, a WMG conclusi, dopo i dovuti ringraziamenti sarà opportuno valutare con attenzione alcuni aspetti dell’evento per poterne trarre i giusti insegnamenti.
Ciò che è certo è che la collaborazione fra tutti i soggetti porta alla vittoria.
E’ altrettanto certo che grazie a questi giochi il Lago di Candia è ora dotato di un impianto sportivo di canottaggio di elevato livello con torretta starter, piattaforma allineatore, torretta arrivo (che sarà poi denominata “torre dei volontari”), nove spighe, due nuovi pontili e tre nuovi motoscafi.
Si tratta sicuramente di un’eredità importante che consentirà al lago di Candia di essere campo di regata nazionale e internazionale, nonché di proseguire nell’attività sportiva agonistica, amatoriale, sia di base che di eccellenza.
Da ultimo, e per ora, questi giochi hanno fornito la prova ormai incontestabile che un evento sportivo può diventare un’ottima opportunità imprenditoriale per il territorio.
Questo è, forse, l’insegnamento più importante, in quanto ci consente di ripensare alle modalità organizzative classiche e alle finalità della manifestazione sportiva.
Così come lo sport non è più solo movimento, ma ha assunto valenza e riconoscimento in ambito sanitario, parimenti la manifestazione sportiva non è più solo la gara, ma diventa una grande opportunità di sviluppo economico.
Su questo dovremo, insieme, ragionare.
E ci saranno i tempi e i luoghi adeguati.
Per ora, tifiamo tutti per i nostri atleti piemontesi che vestono con orgoglio la maglia azzurra e che saranno impegnati nelle prossime competizioni mondiali.
Grazie ancora a tutti e a tutte.

Stefano Mossino
Presidente del Comitato Piemontese di Canottaggio