News

Francesco Cardaioli tra canottaggio e Università

giovedì 8 Agosto 2013

Francesco Cardaioli tra canottaggio e Università

ROMA, 08 agosto 2013 – A livello sportivo ha deciso di cimentarsi in una delle discipline più impegnative, il canottaggio. In ambito universitario ha scelto la facoltà più impegnativa, in termini di tempo, medicina. Diciamo che Francesco Cardaioli non è certo una persona che ha paura delle sfide. Tra l’altro in ambito remiero, nonostante la giovane età, ha già ottenuto risultati significativi: 4 ori in singolo nei campionati italiani under 23, e sempre nel singolo ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Mersin 2013 e la medaglia di bronzo al mondiale under di Linz (Austria). Niente male. Ora è in ritiro con la nazionale maggiore, con l’obiettivo di conquistarsi la possibilità di disputare il mondiale assoluto. Dopo il mondiale di Linz è stato l’unico atleta con cui non abbiamo parlato poiché, per motivi personali, è dovuto rientrare a casa con urgenza e, quindi, abbiamo realizzato con lui questa intervista che proponiamo ai lettori di canottaggio.org:

Francesco, com’è la tua attuale condizione fisica? “Ho avuto una fastidiosa gastroenterite a metà luglio a causa della quale ho dovuto saltare le Universiadi, competizione alla quale tenevo in maniera particolare anche perché lo scorso anno ho vinto il mondiale universitario in doppio e quindi potevo cercare di ripetermi in singolo. Chiaramente c’è stato anche un problema per la preparazione, per il carico di lavoro e tutto il resto. Ho recuperato abbastanza velocemente anche se al mondiale under 23 non ero al top della forma. Tra l’altro era il mio primo mondiale in singolo. Gara dopo gara è andata sempre meglio e prima della competizione finale non mi aspettavo assolutamente il risultato ottenuto. Durante la gara invece c’è stato un momento in cui ho sperato di poter ottenere anche a qualcosa di più. Comunque sono molto contento di come è andata”.

Che ci puoi dire di questo raduno? “Adesso qui al raduno senior sono ancora in singolo ed ora sto riprendendo a caricare, quindi spero di riuscire a lavorare bene questi quindici giorni nella speranza, laddove fossi convocato per il mondiale senior, di arrivare nel pieno della forma”. Per quello che riguarda i mondiali, temi qualche avversario in particolare? “Il singolo assoluto a livello mondiale è molto ostico, direi quasi proibitivo. Lo è sempre stato per i singolisti italiani. Spero di fare la mia miglior prestazione”.

Tu frequenti una facoltà molto impegnativa (e cosa voglia dire studiare medicina lo sa solo chi studia medicina), nonostante questo riesci ad ottenere risultati importanti a livello sportivo. Qual è il segreto? “Nessun segreto, riesco a destreggiarmi abbastanza bene tra lezioni e allenamenti e qui in ritiro trovo il tempo di studiare. Ciò che mi ha creato maggiori difficoltà è stato far conciliare le date degli esami con quelle delle gare, in particolare in quest’ultima sessione, perché si sono trovate spesso in concomitanza. Ho anche ritardato la partenza per l’Austria di un giorno a causa di una data di appello. Però alla fine, con qualche sacrificio, si riesce a fare tutto”. C’è un atleta in particolare a cui ti ispiri? “Rossano Galtarossa è nella mia società e per me è un grande modello. È sicuramente l’atleta che fin da piccolo mi ha ispirato e motivato nel mio percorso. Sì, è a lui che mi ispiro”.