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La nazionale maggiore in pillole (seconda parte)

domenica 4 Agosto 2013

La nazionale maggiore in pillole (seconda parte)

PIEDILUCO, 04 agosto 2013 – Pubblichiamo la seconda parte di mini interviste, realizzate tra venerdì e sabato, agli azzurri in preparazione a Piediluco per la partecipazione al mondiale coreano. Ovviamente non è l’ultima parte, anche se siamo consapevoli che la situazione è in continua evoluzione e, probabilmente, qualche atleta parla di una barca e, invece, si trova dopo poche ore a bordo di un altro armo. È chiaro che abbiamo intenzione di presentare lo spaccato umano che ogni atleta esprime e non di presentare un atleta inserito in un preciso equipaggio quindi buona lettura.

Giorgio Tuccinardi (Forestale): “Sono ancora a capovoga del quattro senza anche se è cambiato e ora stiamo facendo le prove con la barca che è tornata dal mondiale. Non è semplice la preparazione, anche perché questo raduno è molto impegnativo però per ora la barca, almeno quella su cui sono ora, risponde bene, vedremo in seguito come sarà la definizione dell’equipaggio. Per ora va bene così”.

Enrico D’Aniello (CN Stabia): “Per ora sono al timone dell’otto pielle e stiamo provando alcune formazioni del due con. Sono alla prima esperienza di mondiale assoluto e devo dire che è totalmente diversa dalle altre perché le metodologie di allenamento sono diverse e innovative, oltre ad avere una mole di lavoro più grande. Ho abbandonato il gruppo junior per fare un salto di qualità e spero che questo mondiale vada bene come quello degli anni passati vissuti nella squadra junior”.

Eleonora Trivella (VVF Billi): “Abbiamo iniziato molto bene la preparazione nel quattro di coppia pesi leggeri anche se stiamo facendo delle prove per trovare la formazione migliore. È una competizione tranquilla, lavoriamo serenamente e in ogni allenamento cerco di dare il massimo anche se a capovoga è la prima volta e quindi ho un doppio impegno perche oltre a remare bene devo anche imparare a essere la capovoga. Lo scorso anno ho partecipato come riserva al mondiale ed ora sono titolare, per me questo è stato un grande passo avanti”.

Giulia Pollini (CC Cernobbio): “Sono stanca ma serena, stiamo lavorando molto e questa è la seconda settimana e mezza che stiamo caricando. Sono stata protagonista di un’escalation agonistica che mi ha portato nel quattro di coppia al quarto posto nel 2011 e al terzo posto lo scorso anno, quindi sto lavorando per migliorare questo trend. Per quanto riguarda la famiglia devo dire che mi manca abbastanza perché ho un nipotino di cinque mesi, ma siccome qui c’è la presenza del mio ragazzo (Martino Goretti ndr), tutto è più mitigato. Ho vissuto un periodo non facile poiché ero stanca e stressata per la preoccupazione per l’intervento di Martino, ma ora tutto è passato. Corea!! Arriviamo!!
 
Sabrina Noseda (SC Lario): “La Lario penso sia una della Società con più ragazze in squadra ed atlete in tutte le compagini nazionali. Questo ha permesso anche a Stefano Fraquelli di entrare a far parte della squadra di allenatori under 23. Un ruolo guadagnato e sudato sul campo. Per quanto riguarda il mio stato di forma posso dire di essere stanca morta, pressoché distrutta perché stiamo caricando da due settimane. Stiamo facendo il quattro senza e poi insieme al due senza faremo l’otto anche se le formazioni non sono ancora decise. È il primo mondiale che faccio da senior, mentre gli altri li ho fatti da peso leggero. Tra le senior devo dire che il livello è molto più alto, ma siccome quest’anno mi hanno dato questa opportunità sto andando avanti e, quindi, voglio viverla intensamente”.
 
Alessandra Patelli (SC Sile): “Arrivo dai mondiali under 23 e, anche se non è andata benissimo, ora sono qui e mi sto impegnando. Non è ancora tutto definito né sul quattro di coppia e né sul doppio. È il mio secondo mondiale e sono molto concentrata per tentare di ottenere il massimo da questa partecipazione assoluta. La motivazione che ci fa allenare molto è assolutamente la partecipazione al mondiale con l’obiettivo di arrivare il più in alto possibile, devo dire però che anche la destinazione non è male è, in qualche modo, può essere da stimolo per fare ancora meglio visto che è un posto molto lontano e la Federazione porterà la squadra al completo. Da quest’anno si punta molto sul gruppo e sulla condivisione per rendere trasparente tutto quello che si fa, anche se siamo in competizione sempre. Sto lavorando molto e sono fiduciosa nel fatto che questa nuova metodologia tecnica porterà i suoi frutti, anzi ne sono certa”.