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Gaia Marzari, capitano in “gonnella”

venerdì 26 Luglio 2013

Gaia Marzari, capitano in “gonnella”

LINZ, 26 luglio 2013 – Una ragazza solare, sorridente, spigliata e con le idee chiare. Questo è il profilo di Gaia Marzari che in questo mondiale ha un duplice impegno: quello di essere titolare del due senza senior, insieme a Beatrice Arcangiolini (SC Firenze), e il Capitano della squadra femminile under 23. “Non pensavo assolutamente di essere nominata Capitano della nostra squadra poiché ho solo 21 anni e sono tra le più giovani – afferma la lariana Gaia che rema per i colori della SC Lario – però nonostante non fossi la più anziana Claudio Romagnoli ha voluto lo stesso affidarmi questo ruolo, cosa che mi ha riempito di orgoglio e ne sono felice, anche perché le mie compagne di squadra lo hanno accettato senza problemi”. Sorride quando parla di questo ruolo anche perché lo sta interpretando con la giusta serietà e misura: “In squadra siamo tutte uguali, è solo che io parlo con le ragazze, ascolto i loro problemi e li riporto ai tecnici perché vengano risolti o possano dare una risposta. Collaboro nel realizzare il piano per i pasti e gli spostamenti e poi coordino, insieme alla componente maschile, l’urlo serale”. Un urlo la cui origine affonda agli anni ’70 e che oggi è vissuto ancor più con trasporto e coinvolgimento: “L’urlo non è altro che l’esplosione del senso di appartenenza. Farlo la sera prima di ogni giornata di gara scarica la tensione e ci ridà la carica per fare la gara al meglio delle nostre possibilità. Insomma un viatico verso il possibile successo attraverso un azzurri!! Azzurri!! Ecc.ecc.”.

Gaia ha iniziato a remare otto anni fa con la Canottieri Lario sotto la guida tecnica prima di Davide Noseda e Oscar Donegana e ora di Stefano Fraquelli. Al termine del mondiale under 23 Gaia farà ritorno a Piediluco per preparare il mondiale: “Torno a Piediluco per preparare un equipaggio per il mondiale in Corea, quindi ho davanti a me ancora un po’ di giorni di raduno. È una mia scelta e va bene così, anche se la settimana scorsa, durante i vari test, ho avuto un momento di nostalgia e volevo tornare a casa. La voglia era però troppa ed eccomi qui a sudare e lottare per un risultato e soprattutto per i colori azzurri”.

Gaia ci parla anche del raduno di Piediluco da un’altra angolatura che non è solo quella tecnica e ci dice: “Preparare il mondiale assoluto è molto stimolante, inoltre stare insieme a tutta la squadra, uomini e donne, è anche molto motivante poiché abbiamo la possibilità di avere riferimenti diversi e confronti con equipaggi di valore che hanno molta più esperienza internazionale di noi”.

Nelle ultime battute Gaia Marzari ci dice anche cosa fa a casa quando non è in raduno: “Per ora ho smesso di studiare, ma conto di riprendere. Nel frattempo alleno i bambini e faccio corsi di canottaggio per mamme americane – e mentre lo dice ride; alla domanda come mai solo per mamme americane, ci dice – sono otto signore americane che hanno deciso di venire a fare canottaggio poiché vivono a Como e vedevano passare le barche e quindi hanno voluto provare. Con loro mi diverto e poi è sempre un lavoro che per il momento mi va bene. In seguito voglio mettere a frutto il mio diploma di scuola alberghiera e ristorazione e chissà che non apra un ristorante come aveva mio papà qualche tempo fa”.