Filippo Mondelli: Remare e studiare ad alto livello””
Filippo Mondelli: Remare e studiare ad alto livello””
BLED, 09 giugno 2012 – Un terzo ed un quarto posto alla Coupe de la Jeunesse, tre argenti ai Campionati Italiani Juniores ed Under 23 sempre nella specialità del quattro con. Filippo Mondelli, nato a Como il 16 giugno 1994, rema da tre anni alla Canottieri Moltrasio dopo aver iniziato alla Canottieri Lario. Studia Ragioneria al Collegio Gaglio, nel mirino ha due obiettivi: remare e studiare ad alto livello, laureandosi anche in Economia e Commercio. Un passo alla volta, però. Intanto, agli Europei, punta a far andare il più veloce possibile il ‘quattro con’ azzurro assieme a Matteo Tettamanti, Niccolò Pagani e Vittorio Serralunga (tim. Enrico d’Aniello).
Filippo, quali altri sport hai praticato prima di iniziare il “nostro”?
“Sci e calcio. Ho rincorso i primi palloni alla Ardisce Spera, società dilettantistica locale, e poi ho iniziato a remare alla Lario. Sono passato poi alla Canottieri Moltrasio dove mi trovo benissimo. Il canottaggio lo conoscevo già in quanto mio nonno è stato, per diverso tempo, presidente della Canottieri Cernobbio”.
Tu, Matteo Tettamenti e Guglielmo Carcano: una bella colonia Moltrasio a Bled…
“Con loro c’è anche il nostro coach Alberto Tabacco che ci ha accompagnato e reputo davvero una brava persona in quanto segue sempre con molta attenzione tutti i suoi atleti e li gestisce bene. Ci sa fare, a livello fisico e mentale. Matteo lo conoscevo già da molti anni, in quanto abita vicino a me. Con Elmo siamo passati da esser avversari a compagni di squadra ed amici”.
La Canottieri Moltrasio, invece? Come la inquadri?
“Piccola società, siamo in pochi ma buoni. Festeggiamo i nostri primi 110 anni di storia con il nostro presidente, Alessandro Donegana, che è capace sempre di inventarsi qualcosa anche se le possibilità non sono grandi”.
L’anno scorso hai partecipato alla Coupe: soddisfatto?
“Si, al di là dei risultati perché questa competizione rappresenta un primo approccio al canottaggio internazionale ed è una tappa di maturazione nella vita di un atleta”.
Quest’anno, invece, come è iniziato?
“Direi abbastanza bene, anche perché sono qui a giocarmi le mie chance agli Europei. La miglior gara è stata, per me, il quarto posto a Varese nel due senza Senior al secondo Meeting Nazionale. Con Davide Tabacco, siamo stati in lotta per la vittoria sino all’ultimo ed è stato un peccato perdere d’un soffio il bronzo a vantaggio dell’Aniene. Poi ci metto anche la vittoria a Lucerna nella Junior City Eights, un’emozione fantastica nell’arena dei campioni”.
Gli Europei, per te, cosa sono?
“Il secondo passo, dopo la Coupe, per raggiungere la maglia azzurra ai Mondiali e poi, chissà…”.
Hai conosciuto bene il CT Romagnoli?
“E’ un grande motivatore e fa crescere i suoi atleti anche dal punto di vista umano”.
Mi fai il nome di un canottiere che stimi molto?
“Niccolò Mornati, perché sa parlare ai giovani e, a mio avviso, deve esser ritenuto un esempio per la sua carriera di atleta e studente”.
Uscendo dal canottaggio?
“Alex Del Piero, per la sua grande sportività”.