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Dal timone al sogno a cinque cerchi: Marcaccini alle Paralimpiadi

lunedì 7 Maggio 2012

Dal timone al sogno a cinque cerchi: Marcaccini alle Paralimpiadi

FIRENZE, 07 maggio 2012 – Un cammino iniziato per caso l’anno scorso, con la classificazione effettuata a Gavirate agli ordini del Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Adaptive, Paola Grizzetti. Andrea Marcaccini, vent’anni appena e un curriculum di assoluto rispetto già bello che stilato prima da timoniere (titoli italiani su titoli italiani, un oro e un argento sul quattro con ai Mondiali Junior) e poi da atleta (ancora titoli italiani più due ori sul due senza alla Coupe de la Jeunesse), risulta disabile.

Non che Andrea e i suoi genitori non lo sapessero: appena nato, nell’aprile del 1992, era stato subito operato al tendine d’Achille per risolvere una malformazione che a tutti gli effetti lo ha praticamente privato di un polpaccio.

La cosa non ha fermato la grande cavalcata agonistica di Andrea, un miracolo in uno sport duro come il canottaggio, arrivato a traguardi impensabili per un ragazzo pesante appena 60 chili. Due esempi su tutti: nel giugno 2007 a Sabaudia vince il suo primo titolo italiano da atleta al quarto carrello del quattro senza Ragazzi, e due mesi dopo guida il quattro con all’oro iridato Junior a Pechino; a novembre 2011, a Napoli, da capovoga, trascina l’otto yole della sua società, la Canottieri “Firenze”, alla vittoria del titolo italiano Assoluti ai Tricolori del Mare, davanti ai mostri sacri dell’Aniene.

Poi il lampo, l’idea, la chance di una carriera: nel mondo degli Adaptive, dei disabili che praticano lo sport del remo, ce ne sono tanti nelle sue condizioni che gareggiano in barche e specialità a loro riservate. Il CT azzurro cerca un capovoga per acciuffare la qualificazione paralimpica in extremis del quattro con misto LTA. Meglio di Andrea, in Italia non ce n’è.

Allora via ai raduni, poi la prima gara, due weekend fa a Gavirate nell’Internazionale Adaptive, e poi la seconda, già senza appello, già dentro o fuori: la tappa di Coppa del Mondo a Belgrado, in Serbia, valida come ultima per l’assegnazione dei pass per le Paralimpiadi di Londra. O si finisce tra i primi due o niente, sogno svanito in 1000 metri.

Andrea e i suoi compagni (Florinda Trombetta della Canottieri Milano, Pierre Calderoni del CUS Ferrara, Mahila Di Battista ed il timoniere Alessandro Franzetti del Gavirate), tutti giovanissimi (età media dell’equipaggio 22 anni) sanno di essere dinanzi alla chance della carriera. E la sfruttano: allo start parte forte il Sudafrica, che a metà gara transita in testa dinanzi al quattro di Marcaccini; il biancorosso poi innesta la marcia giusta, i suoi lo seguono e la barca azzurra va a tagliare il traguardo in testa a tutti (Brasile secondo e qualificato, il Sudafrica crolla e giunge terzo, fuori dai Giochi), prendendosi l’oro della tappa di Coppa del Mondo e, ancor più importante, il pass per le Paralimpiadi londinesi.

Andrea Marcaccini, vent’anni, sarà il primo atleta della “Firenze” a partecipare ai Giochi Paralimpici e allarga a cinque il ristrettissimo club a cinque cerchi biancorosso, affiancando il due senza di Alvaro Banchi e Maurizio Clerici (fuori in semifinale a Melbourne 1956), Filippo Soffici (cresciuto fino ai massimi successi con il body biancorosso e bronzo per le Fiamme Oro sul quattro di coppia a Barcellona 1992) e Bernardo Nannini (decimo in due senza ai Giochi Olimpici Giovanili di Singapore 2010).

Non ce la fa invece l’altro fiorentino a caccia delle Paralimpiadi a Belgrado, Fabrizio Caselli. Il singolista, già azzurro ai Mondiali Adaptive a Bled nel 2011, chiude quinto in finale e dice addio a Londra (pass garantito ai primi due classificati), consapevole tuttavia di aver intrapreso una crescita (voga da meno di due anni) che rappresenta la giusta strada per Rio de Janeiro 2016.

E mentre a Belgrado Marcaccini scriveva un’altra pagina di storia della Canottieri “Firenze”, il resto della squadra biancorossa guidata dal Direttore Tecnico Luigi De Lucia era impegnata a San Miniato per la gara regionale Promozionale sui 1500 metri.

Nove i successi conquistati dai ragazzi, coordinati sul campo dai giovani tecnici Andrea de Coro e Francesco Zombi. Particolarmente importanti, in vista del Meeting Nazionale Allievi & Cadetti del prossimo weekend a Sabaudia, i successi dei giovanissimi: Pierpaolo Paciello, Corso Lombardi, Massimiliano Giontella e Niccolò Mancusi nel quattro di coppia Allievi C, Chiara Arcangiolini nel 7,20 Allievi C femminile, Umberto Parducci e Tommaso Lumachi nel doppio Allievi B2, Edoardo Bellisario, Tommaso Bellisario, Giulio Seccafieno e Edoardo Merenda nel quattro di coppia Cadetti.

 

Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Società Canottieri “Firenze” –