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Ci lascia Umberto Sanzin

sabato 7 Aprile 2012

Ci lascia Umberto Sanzin

TRIESTE, 07 aprile 2012 – Si è spento, sabato 7 aprile, la vigilia di Pasqua, il prof. Umberto Sanzin, classe ’22, uno dei nomi più noti dello sport regionale, conosciutissimo in tutto il Friuli Venezia Giulia.

90 anni, Cavaliere per meriti sportivi, Cavaliere Ufficiale per meriti scolastici, fu insegnante di educazione fisica, diplomato all’Accademia di Educazione Fisica della Farnesina a Roma, insegnò ininterrottamente per oltre 40 anni nel Mandamento, in particolare presso il Liceo Buonarroti di Monfalcone. Ebbe trascorsi sportivi di tutto rispetto: iniziò l’attività agonistica nel 1939 quale socio della Canottieri Timavo, e fu campione italiano con l’otto della società monfalconese negli anni ’47 (Pallanza) e ’48 (Salò). Terminata l’attività agonistica divenne dirigente della società remiera monfalconese fino al 1990, ricoprendo il ruolo di Presidente nella stessa negli ultimi 6 anni, e rimanendo fino alla fine nel Consiglio Direttivo (attualmente nel Collegio dei Probiviri della società del Brancolo). Fu responsabile della preparazione fisica degli atleti facenti parte della squadra nazionale di canottaggio in vista delle Olimpiadi di Roma 1960. Fu socio fondatore ed ottavo Presidente del Panathlon di Gorizia, dal 1988 al 1993, (del quale rimase Presidente onorario), Stella d’Oro del Coni assegnata nel 2005, Socio Benemerito della Federcanottaggio, e Aquila d’Argento del FVG.

Sanzin si occupò anche di altre discipline, come dirigente, allenatore e promotore di iniziative a livello regionale e nazionale in particolare nell’atletica leggera, il volley, il basket, la canoa ed il calcio.

Un grande sportivo, sempre vicino anche in questi ultimi anni al canottaggio regionale, che seguiva con immutata passione: un arbitro imparziale ed attento del remo nel Friuli Venezia Giulia e non solo.

Con Umberto Sanzin se ne va uno sportivo d’altri tempi, per il quale il canottaggio è rimasto fino in fondo una indimenticata passione. Tra i riconoscimenti, uno tra tutti il prof. aveva caro, una pergamena con 42 firme ricevuta dai suoi atleti, la cui motivazione terminava con queste parole: “Per primo ci volle giovani, sani fisicamente e moralmente seri, atleti corretti e leali,… possibilmente campioni.”


Alla famiglia Sanzin, ed in particolare alle figlie Roberta, Sabina e Patrizia vadano le condoglianze del Consiglio Federale e del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia.