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College di Pavia: Regalbuto e Porcaro ne parlano a Vigevano

venerdì 10 Febbraio 2012

College di Pavia: Regalbuto e Porcaro ne parlano a Vigevano

PAVIA, 10 febbraio 2012 – Si parla di canottaggio al Liceo Leonardo Da Vinci di Vigevano ed è il College di Pavia a finire sotto i riflettori. Tengono la lezione Angelo Porcaro e Corrado Regalbuto, vicecampione mondiale nel quattro senza pesi leggeri a Brest 2010, per l’occasione Testimonial del College di Pavia.
L’argomento da trattare è: “Sport e Studio”. Si inizia con una breve panoramica del Panathlon Club Pavia e dei suoi obiettivi per passare poi all’illustrazione della Carta del Panathleta e della Carta del Ragazzo nello Sport. Quest’ultima suscita notevole attenzione per i temi che si vanno a toccare; si tratta di situazioni normalmente vissute dagli studenti, in massima parte agonisti praticanti.

Altro momento di vivo interesse il College di Pavia che rappresenta, secondo l’oratore, il massimo esempio, ben riuscito, di come si debba intendere il binomio Sport-Studio. Il College è il felice connubio tra l’esigenza di non abbandonare lo sport di vertice e quello di affermarsi negli studi universitari.

Molto seguito l’intervento del giovane canottiere-medico Regalbuto che in prima persona sottolinea che esiste la possibilità di praticare entrambe le cose ad alto livello. “Non ho fatto grande fatica a seguire i corsi di Medicina benché continui a sottopormi a due allenamenti al giorno – afferma Regalbuto – certo è che non mi posso permettere di perdere altro tempo al di fuori di quello che mi consente lo studio. Ma se il canottaggio viene inteso come una piacevole pausa tra gli impegni in Ateneo, allora esce fuori anche il tempo per una “birretta” e per una serata al cinema”.
Quasi un applauso scaturisce dalla platea dei giovani studenti quando Regalbuto suggerisce di non lasciarsi prendere dalle mode per scegliere il corso di Laurea cui iscriversi, ma di assecondare le proprie inclinazioni. “A me non piaceva la matematica e mai avrei scelto Ingegneria”. Un boato scuote l’uditorio.