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Giacomo Gaggiotti, A Piediluco per scalare la mia montagna

martedì 3 Gennaio 2012

Giacomo Gaggiotti, A Piediluco per scalare la mia montagna

ROMA, 03 gennaio 2012 – Alessandro Corona e Agostino Abbagnale. Due grandi atleti, due punti di riferimento per Giacomo Gaggiotti (VVF Maggi), classe 1995 anconetano ed uno dei nuovi arrivati del College Remiero Giovanile di Piediluco. Ce ne è un altro. “Si, è Rossano Galtarossa e mi colpisce molto il fatto che a quasi 40 anni le motivazioni siano praticamente le stesse di un ventenne: non molla mai e si appresta a partecipare alla sua sesta Olimpiade. Straordinario…” .

Giacomo eredita la voglia di praticare il canottaggio dal padre Maurizio. “E’ stata la prima persona che mi ha fatto conoscere questo meraviglioso sport: un giorno d’inverno di 8 anni fa, lo ricordo bene, mi portò ad allenamento e lì fu praticamente un colpo di fulmine ed ho proseguito perché ho pensato di poter trovare una fonte di beneficio e soddisfazione in questa disciplina. Per questo gliene sarò sempre grato”. Il College, a 16 anni già lontano da casa… “Fino ad adesso non ho raggiunto grandi risultati ma ritengo che il College sia già un traguardo importante. Da Allievo e Cadetto, mi sono divertito molto ed adesso, a Piediluco, ho l’opportunità di costruire il futuro da rematore di vertice ma penso a migliorare un passo alla volta…”. Con i compagni di College il rapporto è buono. “Mi trovo bene ma riconosco di essere un tipo dispettoso e amante del movimento: mi identifico, quindi come la pietra dello scandalo ma stiamo bene insieme ed abbiamo tutti quanti la volontà di concentrarci ed applicarci al massimo nel remare e nello studiare a buoni livelli”.

Alessandro e Agostino. “Alessandro Corona è il mio allenatore societario e, grazie alla sua esperienza, mi ha consigliato di seguire diverse strade: il grande significato del sacrificio e della fatica, per amore di questo sport, me li ha trasmessi il mio ex allenatore Guido Guidi, grandissima persona che mi ha dato fiducia credendo in me subito. Agostino? Sicuramente è una grande opportunità essere allenati da lui in quanto la sua esperienza è la nostra principale materia di studio ma non solo, perché la sua grinta e la sua determinazione mi affascinano tutt’ora e sono stimoli importantissimi”. Gaggiotti si spinge addirittura oltre e scherza. “Che bello sarebbe aver già vissuto le emozioni di vincere un Mondiale ed aver partecipato alle Olimpiadi scorgendo l’ansia dilagante tra i giovani: tutte sensazioni ancora da scoprire per me…”.

Il presente di Giacomo, canottiere ma anche sciatore ed amante della montagna. “Il mio punto di riferimento, la mia montagna da scalare, è il Mondiale ma, parallelamente, vorrei dimostrare quanto valgo e ricompensare mio padre per tutti i sacrifici fatti per me. A lui, a coloro che fisicamente mi sono lontano ma con il cuore vicini, va il mio ringraziamento”.