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Daniele Gilardoni, Il mio 2011 da record

lunedì 2 Gennaio 2012

Daniele Gilardoni, Il mio 2011 da record

MILANO, 02 gennaio 2012 – Un 2011 super, festeggiato con il ritorno in Nazionale e con la vittoria del suo undicesimo titolo iridato a Bled. Dallo scorso 4 settembre, Daniele Gilardoni, trentacinquenne bellagino tesserato per la Canottieri Milano, è da solo in testa alla classifica FISA dei titoli mondiali vinti. Un gradino sotto, a quota dieci, rimane il leggendario Matthew Pinsent, quattro ori olimpici da Barcellona 1992 ad Atene 2004. Gilardoni, già vincitore dell’annuale classifica della FISA, cresce nelle giovanili dell’Unione Sportiva Bellagina (primo titolo mondiale) e procede l’avventura alla Canottieri Lario (nove vittorie iridate) prima di tesserarsi, nel 2010, con la Canottieri Milano (undicesimo titolo).

“Ciò che più mi fa piacere è essere considerato un punto di riferimento per i giovani. Il mio augurio, per il prossimo anno, è che il nostro paese possa uscire con determinazione da questo periodo di crisi e che lo sport continui a tracciare delle linee guida positive per i giovani ed anche per le istituzioni”.

Daniele, dove hai trovato l’energia giusta per risalire sul tuo quattro di coppia?
“Agli inizi della mia carriera non avrei mai pensato di arrivare cosi in alto e raggiungere dei traguardi così importanti che hanno onorato me e il mio paese. L’energia sta nella voglia di dimostrare il proprio valore e raggiungere ogni giorno il proprio limite per arrivare al successo. L’ energia si trova soprattutto con la determinazione e la testa. I risultati in singolo, nelle gare nazionali ed in Coppa del Mondo, parlano da soli. Il quattro di coppia? Dai dilettanti del settore viene considerata una barca “facile”, ma chi sa di canottaggio conosce bene il livello degli equipaggi partecipanti”.

I tuoi compagni: cosa ha dato ciascuno di loro in funzione del raggiungimento di questo successo?
“Negli anni l’equipaggio è cambiato diverse volte ma, indubbiamente, ognuno aveva le proprie caratteristiche che al momento della gara entravano in perfetta sintonia. Ho avuto sempre la fortuna di avere in barca campioni e, dalla mia, di esser un atleta completo e preparato che ha saputo essere pronto nei momenti giusti. Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più”.

Mi racconti la finale?
“Come hanno detto i telecronisti “fantastic”: una gara intelligente studiata tatticamente, considerato che l’anagrafe non era dalla nostra, e vinta per capacità, astuzia e voglia di vincere. Con me c’erano in barca personaggi di grandissimo valore e un giovane promettente; il giusto mix per la creazione di un equipe vincente. Questa vittoria, come sempre del resto , non nasce in gara: è stata il risultato del lavoro svolto nei duri allenamenti di Verceia e Pusiano e soprattutto dall’umiltà messa in campo, anzi in acqua, da campioni come noi che hanno lavorato a testa bassa e dopo la sconfitta di Lucerna abbiamo lavorato al massimo per riportare a casa il titolo”.

Il titolo più inaspettato, il più sofferto ed il più gioioso
“Sono tanti e tutti belli, è quindi difficile confrontarli. Sicuramente il primo resta il più inaspettato perché ci sono tutti i fattori positivi e negativi che te lo rendono irraggiungibile anche se i presupposti per ottenere il risultato c’erano. Il più sofferto, direi, è quello del 2008 con un punta a punta ogni 500 m, al cardiopalma per chi ci seguiva e vinto solo dalla classe e dall’esperienza dell’equipaggio di allora. Il più gioioso? Direi l’ultimo, perché è arrivato dopo un anno molto sofferto. Molti mi volevano, più che credevano, finito ma dopo aver riconquistato il podio per l’ennesima volta forse qualcuno ha capito che vincere il quattro di coppia non è cosa scontata. Comunque tutti i fantastici vinti con bella gente di cui, in parte, mi sento ancora ed in particolar modo con un amico fraterno Mauro Baccelli che purtroppo non sento più ma porto nel cuore e in tutte le gare a lui va il ricordo più grande”.

Ci sono ringraziamenti speciali?
“I ringraziamenti sono sempre difficili perché nei momenti di gioia si vorrebbe ringraziare chiunque, quest’anno voglio invece ricordare chi mi è stato accanto anche quando le cose non andavano cosi bene. In primis la mia famiglia e qualche vero amico e poi ovviamente le mie società remiere e quegli enti pubblici ed istituzioni che credono in me e mi sostengono. Ringrazio anche i “nemici” e non parlo dei leali avversari che incontro sui campi di gara ma di quelli che sulla barca non mi vorrebbero più vedere. Li ringrazio perché, non lo sanno, ma mi danno davvero una grande carica”.

E adesso? Cosa farai nel 2012?
“Le cose da fare sono sempre tante. Tra allenamenti, giunte Coni, l’ impegno come tutor del College Remiero Universitario di Pavia e le conferenze nelle scuole del territorio difficilmente troverò il tempo per annoiarmi; anzi a dire la verità è da quando, 25 anni fa, sono salito su una barca che non mi annoio e questa è davvero una fonte di energia. Il canottaggio mi ha insegnato che bisogna sempre guardare avanti e lavorare, perchè alla fine i risultati arrivano. Comunque un giro a Londra verso luglio mi piacerebbe farlo magari con un “vecchio” amico e rivivere i momenti belli già vissuti a Pechino. Per il futuro, se devo restare nel ambiente, una bella esperienza all’estero non mi dispiacerebbe. Buon anno, amici di canottaggio!”.

BIOGRAFIA

Daniele Gilardoni è nato a Lecco il 1° aprile 1976 e vive a Bellagio (Como).
Ha iniziato a praticare canottaggio a 10 anni nell’ U.S.Bellagina, ha proseguito alla Canottieri Lario ed attualmente è in forza alla Canottieri Milano. Daniele Gilardoni ha disputato 478 gare ottenendo 424 podi, 249 medaglie d’oro, 103 d’argento e 72 di bronzo. Ha, all’attivo:11 titoli mondiali; 1 argento e 1 bronzo. Nove successi in Coppa del Mondo, un oro ai Giochi del Mediterraneo e la partecipazione olimpica a Pechino 2008. Sette titoli di campione d’Italia.
Laureato in Scienze Politiche a Pavia gli è stata anche conferita la Laurea in Maestria dello Sport per meriti sportivi (Università di Pavia). Ha conseguito inoltre un Master in Management dello Sport all’Università Bicocca di Milano.
E’ stato Consigliere Federale, in quota atleti, della Federazione Italiana Canottaggio per il quadriennio olimpico 2004/2008. Attualmente è membro della Giunta Coni Regione Lombardia 2010/2012 .