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Pinca ricorda il secondo sigillo del quattro senza PL Under 23

mercoledì 5 Dicembre 2012

Pinca ricorda il secondo sigillo del quattro senza PL Under 23

ROMA, 05 dicembre 2012 Matteo Pinca archivia una nuova stagione da incorniciare. Nel giro di un mese, prima il secondo titolo mondiale Under 23 nel quattro senza Pesi Leggeri e poi l’argento nell’otto Pesi Leggeri, chiamato a pochi giorni dalla rassegna iridata di Plovdiv per sedersi sul primo carrello. Ventidue anni compiuti lo scorso 12 ottobre, scuola Moto Guzzi poiché cresciuto alla corte di Giuseppe Moioli a Mandello del Lario, rappresenta uno degli ultimi innesti del Gruppo Sportivo Forestale. L’obiettivo per il 2013? “Rimettermi ancora una volta in gioco”.

Under 23. Cambiando gli addendi, i risultati non cambiano. Nel 2011, nell’anno della vittoria di Amsterdam, i suoi tre compagni d’avventura si chiamavano Luca De Maria, Catello Amarante e Marcello Nicoletti. Cambiamento radicale, per ragioni anagrafiche, per il Mondiale di Trakai: un tris torinese, con Guido Gravina, Gianluca Sapino ed Alin Zaharia, per una barca ancora una volta fiammante. “I miei tre compagni sono dei tori. L’amicizia che si è creata da subito, la compatibilità dei nostri tre caratteri, ci ha permesso di stare insieme anche nei momenti più tesi. Tutto questo ci ha reso più forti”.

Un cammino ben articolato per il quattro senza leggero Under 23, diretto dal CT Antonio Baldacci e da Antonio Colamonici con il sostegno espresso durante la stagione da Vittorio Altobelli, verso l’obiettivo da raggiungere con le idee ben chiare in merito agli step da superare. “Fin dall’ inizio la barca ha dimostrato di muoversi con una certa compattezza,ma a metà stagione, verso aprile, abbiamo cominciato ad abbassare i tempi, nutrendo sempre buone aspettative”.

Viene così la finale del Mondiale dopo un percorso praticamente perfetto nelle eliminatorie in Lituania. Matteo conosce già il sapore della vittoria, Gianluca, Alin e Guido no. “Prima del via, la tensione era in equilibrio con la fiducia che abbiamo in noi stessi. Conoscevamo bene il nostro potenziale. Dopo una partenza forte, ho subito corretto la direzione col timone. Dopo i primi 250 metri, iniziava a soffiare il vento laterale: piano piano abbiamo staccato la Spagna anche se ai 1500 gli iberici sono rientrati. Abbiamo atteso la fine del loro attacco, sono arrivati a mezza barca e poi siamo ripartiti. Negli ultimi 250 metri, dopo il via chiamato da Gianluca, non c’è stata storia”.
Notte di festa in Lituania, prima del rientro a casa, ma non c’è molto tempo per riposarsi. Il dovere lo chiama a Piediluco per sostituire l’infortunato Fabrizio Gabriele e dettare il ritmo all’otto leggero. “Entrando in corso d’opera abbiano dovuto cambiare molte cose all’interno della barca e, nonostante ciò, siamo riusciti a essere nella forma migliore il giorno della finale. È stata una grande esperienza, mi è servita molto. Stare in barca con i miei compagni più grandi ed ascoltare i loro suggerimenti mi è servito per crescere”.

L’ingresso nella Forestale è un altro motivo di gioia. “La considero la mia seconda vittoria annuale. Sono felicissimo. Ringrazio tutti quanti per aver avuto fiducia in me e spero di ricambiare con il massimo dello sforzo d’ora in poi. I miei nuovi compagni di società sono dei big, quindi il gruppo è forte e mi fa un gran piacere farci parte”.