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Lo sport italiano piange Marcello Faina

mercoledì 28 Novembre 2012

Lo sport italiano piange Marcello Faina

ROMA, 28 novembre 2012 – Il CONI piange l’improvvisa scomparsa di Marcello Faina, Direttore del Dipartimento di Scienza dello Sport dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport. Faina, 62 anni, si è spento nella notte, lasciando in dote allo sport italiano un ricco patrimonio di nozioni, approfondimenti e studi scientifici applicati alla pratica agonistica. Le sue riconosciute capacità, unite alla preziosa esperienza maturata nella lunga militanza al servizio del CONI, hanno rappresentato un imprescindibile punto di riferimento per dirigenti, tecnici e atleti anche ai recenti Giochi Olimpici di Londra 2012.

La Giunta del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in virtù di questi indiscussi meriti, gli avrebbe consegnato proprio domani la Stella d’Oro al Merito Sportivo. L’onorificenza gli verrà comunque attribuita, alla memoria. Il Presidente Petrucci, unitamente al Segretario Generale Pagnozzi, partecipa commosso al cordoglio della famiglia, ricordandone l’alto profilo umano e professionale. Il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, unitamente al Consiglio Federale, al Centro Tecnico di Piediluco ed alla Segreteria Federale, si unisce nel ricordo di un grande e stimato professionista al servizio dello sport italiano.

CHI ERA MARCELLO FAINA

Marcello Faina era nato ad Ascoli Piceno il 9 settembre 1950 e si era laureato in Medicina e Chirurgia il 22 dicembre 1976 all’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sulla “Valutazione Funzionale degli sport ad impegno aerobico-anaerobico alternato”, conseguendo successivamente la specializzazione in Medicina dello Sport e quella in Tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio. Lavorava nell’Istituto di Scienza dello Sport del CONI dal 1973 e dal 1976 studiava le caratteristiche organico-funzionali degli atleti, partecipando alla progettazione e alla realizzazione di nuovi ergometri e allo sviluppo di nuovi test. Ha partecipato ai Giochi Olimpici di Barcellona ’92 e Atlanta ’96 in qualità di medico della squadra italiana di ciclismo. Nel 1996 era stato nominato Capo Area di Valutazione Funzionale nel Comitato di Esperti della Scuola dello Sport del CONI e nel 1999 era stato messo al vertice del Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica dell’Istituto di Scienza dello Sport del CONI, raccogliendo l’eredità di Antonio Dal Monte. Ha fatto parte di qualificate Commissioni Mediche, anche a livello internazionale, distinguendosi anche per un’intensa attività didattica e per le apprezzate pubblicazioni scientifiche.