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Daniele Scaini: Sogno un titolo italiano ed un campo di regata ancor  più bello””

sabato 24 Novembre 2012

Daniele Scaini: Sogno un titolo italiano ed un campo di regata ancor  più bello””

ROMA, 24 novembre 2012 Dario Crozzoli, eletto domenica scorsa a Pisa all’interno del Consiglio Federale, gli ha lasciato anche la presidenza del Comitato Friuli Venezia Giulia sino alla prossima Assemblea Regionale. “La sua elezione è stata una grande emozione“. Così Daniele Scaini, all’opera in questi giorni anche nell’organizzazione della regata nazionale di fondo a San Giorgio di Nogaro, ha raddoppiato le proprie responsabilità ma se gli chiedi dei suoi impegni remieri ti risponde con un largo sorriso. “Il canottaggio non è fatica, ma passione: non è una medicina ma qualcosa di simile a un buon bicchiere di vino“.

La Canoa San Giorgio è una società a conduzione famigliare. Daniele ed il fratello Adelfi, presidente del sodalizio e consigliere nazionale FICK, coordinano un gruppo di entusiasti uomini e donne che, insieme a loro, rappresentano una macchina perfettamente rodata per l’organizzazione delle manifestazioni agonistiche. “Io e mio fratello andiamo perfettamente d’accordo fuori dai cancelli della Società, perché raramente parliamo delle vicende remiere e canoistiche. Dentro, ogni tanto i nostri punti di vista divergono ma le nostre discussioni sono sempre proiettate in direzione della crescita della Canoa San Giorgio. Io seguo il canottaggio, lui la canoa ma durante i rispettivi eventi ci aiutiamo a vicenda. Poi, pur essendo Adelfi ormai un canoista, ogni tanto lo coinvolgiamo nelle uscite in barca di noi vecchietti e lui accetta di buon grado, poiché di fatto la sua storia sportiva è iniziata proprio nel canottaggio…”.

Il canottaggio a San Giorgio. “Lo abbiamo fatto ripartire 6-7 anni fa, prima era un po’ morto. Oggi abbiamo 36 atleti, allenati dal nostro Massimiliano Candotti. Stiamo crescendo sempre di più, aumentano i ragazzi che portiamo al Festival dei Giovani. Quest’anno, mia nipote Grazia Scaini ed i giovani Sabatino ed Areghini sono riusciti a mettersi in evidenza. Poi, fatemi dire una cosa di cui sono molto orgoglioso: dopo 46 anni, per la prima volta nella nostra storia, abbiamo messo in acqua l’otto…”. Gli obiettivi sono ambiziosi. “I nostri sogni? Siccome lo dico spesso all’amico Spartaco Barbo, posso dirlo anche a tutti i lettori di Canottaggio.org: vorrei prima o poi metter la parola fine alla supremazia regionale del Saturnia – sorride Scaini – Ci piacerebbe riuscire a vincere un titolo italiano e, poi, poter contare su un campo di regata sempre migliore”.