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Arianna, Valentina, Riccardo: storie di un canottaggio che ci piace

mercoledì 10 Ottobre 2012

Arianna, Valentina, Riccardo: storie di un canottaggio che ci piace

FIRENZE, 10 ottobre 2012 – Due storie diverse tra loro, una di commozione e una di tenacia, che hanno illuminato il remo toscano impegnato a Varese nel weekend passato nel Trofeo delle Regioni, parte di un trittico che comprendeva anche la Coppa Italia di Società e il Meeting Nazionale Master, Allievi & Cadetti.

La prima ha come protagoniste Arianna Mazzoni, viareggina tesserata per la società di casa e medaglia d’argento sul singolo Ragazzi femminile ai Campionati Italiani, e Valentina Iseppi, portacolori della Canottieri D’Annunzio di Gardone Riviera, provincia di Brescia.

Pronti via, Arianna e Valentina sono avversarie nella gara del singolo Ragazzi femminile del Trofeo. Prende presto il largo Arianna, che non per niente ai Tricolori di categoria a Piediluco aveva messo ben nove secondi tra la sua seconda piazza e la quarta conquistata da Valentina. La gara scorre tranquilla e con le posizioni ben delineate, Mazzoni verso la vittoria, Iseppi salda al secondo posto davanti alle rappresentanti dell’Umbria e della Delegazione Puglia/Basilicata.

A poche centinaia di metri dall’arrivo però la viareggina si pianta, un problema fisico le impedisce di portare a termine la gara, e mentre viene soccorsa dai medici della competizione, vede la lombarda involarsi verso un oro al quale non credeva più. Vince la Lombardia con Valentina Iseppi, mentre Arianna Mazzoni è costretta a un mesto ritiro a poche palate dal successo.

Fin qui niente di strano, gli intoppi fisici fanno parte dell’agonismo, purtroppo a volte succede di dover alzare bandiera bianca. Ma da qui inizia lo straordinario: subito dopo la premiazione, Valentina va a cercare Arianna e le regala quella medaglia d’oro del Trofeo delle Regioni che ad armi pari, diciamo così, sarebbe stata al suo collo.

Un gesto nobile, quanto lo sport che pratichiamo, dove a differenza di tante altre discipline, vige ancora il rispetto per l’avversario, la consapevolezza dei propri valori, l’amicizia.

Un’ora e poco più dopo la gara del singolo Ragazzi femminile è in programma la finale dell’otto Ragazzi. La Toscana schiera in blocco l’equipaggio della Canottieri Firenze, una sicurezza: due vittorie su due ai Meeting Nazionali di Piediluco e Varese, il titolo italiano di categoria, sei campioni d’Italia su otto in gara alla Schiranna con il body del Pegaso.

Correggiamo però: la Toscana dovrebbe schierare l’equipaggio fiorentino in blocco, perché un brutto attacco febbrile lascia ai box il biancorosso Filippo Battaglini, sfortunato atleta che dopo i due ori alle Nazionali ha dovuto già saltare i Campionati Italiani di categoria a Piediluco per infortunio. Difficile trovare un sostituto sul posto, anche perché gli altri ragazzi sono già stati impiegati nelle altre specialità. La soluzione d’emergenza arriva dalla Canottieri Montescudaio Tre Comuni di Pier Luigi Bolognesi, oggi Consigliere Federale ed ex presidente del Comitato Toscana della Federazione Italiana Canottaggio.

La soluzione si chiama Riccardo Farinella, cecinese classe 1996, appena dodici gare disputate fino a quel momento in carriera e come miglior risultato un secondo posto ad una Regionale a San Miniato nel 2011 sul quattro di coppia. Piccola nota della quale tenere conto: Riccardo di quelle dodici gare ne ha disputate quattro sul 7.20, cinque sul singolo, due sul doppio e una in quel quattro di coppia. Di punta, nessuna. Riccardo Farinella non ha mai gareggiato di punta.

Una situazione simile potrebbe spaventare un atleta inesperto, ma non è il suo caso. Conscio del suo ruolo e del perché si trova lì, Riccardo si mette al servizio dell’otto toscano, e con tenacia, brillantezza e grande spirito di adattamento, contribuisce al trionfo dell’ammiraglia al 99% fiorentina, che stravince con ben dieci secondi di vantaggio sulla Lombardia e quasi undici sulla Liguria.

Quell’1% Riccardo ce l’ha messo tutto, regalando alla Toscana del canottaggio due storie favolose, come in un anno alle volte non se ne sentono mai.

Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –