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Parlato, Tuccinardi, Rigon e Schiavone ci riportano a Kazan

martedì 11 Settembre 2012

Parlato, Tuccinardi, Rigon e Schiavone ci riportano a Kazan

ROMA, 11 settembre 2012 – Pur contravvenendo al proprio cognome, è di poche parole Luca Parlato (Marina Militare) dopo lo splendido successo insieme al compagno Davide Babboni nella specialità del due senza ai Mondiali Universitari di Kazan. “Abbiamo vissuto quest’avventura come una rivincita dopo le mancate convocazioni per il Mondiale – spiega Luca – Abbiamo deciso di dimostrare che, in fondo, non siamo poi così male e siamo davvero soddisfatti del risultato, soprattutto per tutto l’impegno che ci abbiamo messo nel preparare quest’equipaggio in così poco tempo”.

Giorgio Tuccinardi (Forestale), secondo nel quattro senza Pesi Leggeri, analizza così la sua avventura. “Organizzazione decisamente oltre le aspettative, direi fin troppo in considerazione della prossima Universiade. Un argento è sempre difficile da mandar giù, onore ai francesi per essersi espressi meglio sul lago mosso. Nei giorni passati assieme, io ed i miei compagni abbiamo dato il massimo in allenamento a Torino assieme a Valter Bottega, nostro coach. Ho trascorso giorni sereni con persone che meritano rispetto per serietà e capacita sotto ogni punto di vista: eccezion fatta per alcuni allenatori, ciò mi è mancato negli ultimi due anniGrazie di cuore a Paolo, Claudio, Toio e Massimo: meritano senz’altro posti più importanti visto le loro capacita e risultati. Ora, per i Campionati Italiani con i colori della Forestale, proveremo a inventarci un due senza con Pinca girandomi a pari e sfruttando il suo momento eccezionale. Sono felice di poter dedicare un’altra medaglia anche alla mia società, a Stefano De Piccoli e Maurizio Besco”.

Vicecampione mondiale nel doppio Pesi Leggeri, è, invece, Francesco Rigon (Forestale). “L’organizzazione dell’evento è stata sopra le aspettative, a differenza del viaggio di ritorno in cui sia io sia la maggior parte della squadra abbiamo impiegato più di 30 ore per tornare a casa nonostante Kazan disti solo tremila chilometri da casa. Per quel che riguarda la Russia, diciamo che sicuramente la sua attrattiva principale non sono stati le grandi pianure e nemmeno le bellezze architettoniche: il clima è stato abbastanza clemente anche se il bacino di regata era sempre sferzato dal vento. Con Francesco Pegoraro mi sono trovato molto bene: abbiamo una palata compatibile e ci siamo divertiti a condividere quest’avventura. L’argento non ci soddisfa pienamente ma, come già detto da Giorgio, con il lago in quelle condizioni noi abbiamo fatto del nostro meglio. Considerando anche il pochissimo tempo per assemblare equipaggio e sistemare l’imbarcazione, operazione per nulla semplice, gli allenatori presenti a Kazan sono stati infaticabili”. La finale. “Netta ed inappellabile dimostrazione di forza da parte della Germania: noi abbiamo distribuito bene le energie in una gara in rimonta senza però riuscire mai a recuperare l’equipaggio teutonico. Abbiamo fatto del nostro meglio e ci siamo dovuti arrendere alla superiorità, in quelle condizioni indecenti di lago, dei tedeschi. Abbiamo temuto più volte di perdere il remo e subire la rimonta dell’Ungheria. Ringrazio Massimo Prandini che ci ha sempre seguito a Torino dando un contributo fondamentale alla crescita del nostro equipaggio. Parlando invece di Kazan, con Paolo, Claudio, Toio e Massimo, si è instaurato un ottimo rapporto. Si sono distinti per capacità e impegno: da parecchio non vedevo una situazione così produttiva ed ho ritrovato la fiducia e la stima per persone che fanno il loro lavoro con capacità e limpidezza” .

In tema universitario, va ricordato che Francesco si è laureato in Ingegneria Chimica a Padova il 20 luglio con una tesi sulla “Modellazione di un reattore di polimerizzazione del Metilmetacrilato” con il prof. Giuseppe Maschio, ottimo insegnate e grande tifoso di Rigon. All’Idroscalo proveremo ad imbastire un quattro di coppia competitivo con il mio grande amico Basa (Stefano Basalini n.d.r), Gennaro Gallo e Daniele Danesin Ringrazio il Gruppo Sportivo della Forestale, del quale sono entrato a far parte da poco, Stefano De Piccoli, e Maurizio Besco. Ma non dimentico anche Saverio Loffarelli che continua a seguirmi quando mi alleno alla Canottieri Sile”.

Bronzo per Laura Schiavone (Can. Irno), nel singolo a una settimana dagli Europei di Varese. “Sono abbastanza contenta: mi é dispiaciuto un po’ che l’olandese mi abbia passata ma sono felice della medaglia e di questa esperienza che mi servirà senz’altro per la gara europea”