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Enrico Gandola: Un bel messaggio per le nuove generazioni Adaptive””

mercoledì 5 Settembre 2012

Enrico Gandola: Un bel messaggio per le nuove generazioni Adaptive””

ROMA, 05 settembre 2012 – E’ ancora forte l’emozione per il Presidente Enrico Gandola dopo aver visto i nostri equipaggi difendere i colori azzurri in maniera eccezionale durante le splendide finali disputate nelle acque del Dorney Lake. Ecco la sua analisi dopo le Paralimpiadi.

“Il ruolo di Presidente di una Federazione Sportiva Nazionale comporta senz’altro molti impegni ed oneri da assolvere che, a volte, sottraggono tempo prezioso al tuo lavoro ed anche alla tua famiglia. Sulla tua strada, si pongono poi decisioni importanti, a volte anche gravose, da prendere con riflessioni che magari portano via ore di sonno.

Quanto però ho vissuto in questo fine settimana, è qualcosa che ti fa senz’altro pensare a quanto sei fortunato a ricoprire tale carica. Certe situazioni le potrai, per sempre, custodire gelosamente nel cassetto dei tuoi ricordi.

Fatta questa premessa, dico che ai nostri atleti ed a chi li ha seguiti con grande passione e professionalità bisogna dire soltanto una parola. Grazie!

Nelle acque di Eton Dorney, la nostra squadra ha lottato con grandissimo cuore e voglia di tenere alto il nome della nostra Nazione raggiungendo la finale al termine di due difficilissimi recuperi. Contro avversari ancor più forti, capaci di siglare nuovi record mondiali in questa Paralimpiade, hanno profuso sino all’ultima energia per il miglior risultato possibile. Una forte coesione, entusiasmo e sportività hanno caratterizzato l’avventura della nostra squadra che ha saputo, in questo modo, superare momenti delicati, come ad esempio la qualificazione di Belgrado, in maniera impeccabile.

L’età media di questo gruppo si è notevolmente abbassata nell’ultimo quadriennio, al tempo stesso, la velocità in acqua è di molto aumentata. Dopo l’attività di avviamento del settore a opera di Paola Grizzetti, con uomini e donne che hanno scritto pagine importanti a Pechino 2008, nuovi giovani si sono avvicinati all’Adaptive Rowing togliendosi importanti soddisfazioni come il piazzamento in finale che ora rappresenta il punto di partenza della loro carriera. Ritengo che soprattutto questo sia l’importante messaggio per le nuove generazioni di canottieri Adaptive, per tutti coloro che, grazie alle emozioni trasmesse dai nostri ragazzi a Londra 2012, decideranno di iniziare un nuovo percorso remiero”.