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Il Piemonte applaude Silvia De Maria

domenica 2 Settembre 2012

Il Piemonte applaude Silvia De Maria

TORINO, 02 settembre 2012 – Il 2012 passerà alla storia come uno degli anni più prolifici e gloriosi per il Canottaggio Piemontese. Dopo i successi straordinari ai Campionati del Mondo Under 23 e Junior, la stagione internazionale degli atleti piemontese si è conclusa con le Paralimpiadi di Londra. La croce sabauda è stata rappresentata da Silvia De Maria della Società Canottieri Caprera impegnata nel doppio Adaptive assieme a Daniele Stefanoni della Società Canottieri Aniene di Roma. Un equipaggio affiatato, al lavoro sin dal 2010, anno del primo Campionato del Mondo di Silvia, in Nuova Zelanda, dal quale tornò con un importante accesso in finale ed un quinto posto. Il duo si è ripetuto anche l’anno successivo a Bled quando, però, la quinta posizione significò decisamente molto di più: la qualificazione ai Giochi di Londra. Allenata nelle acque torinesi dai tecnici societari Simona Rasini e Vittorio Altobelli ed in quelle del centro federale di Gavirate dal C.T. Paola Grizzetti, Silvia era determinata a raggiungere la capitale britannica nelle migliori delle condizioni, in un continuo miglioramento del gesto tecnico. Dopo il quarto posto alla Regata Internazionale Adaptive, il titolo italiano ed un raduno preolimpico di un mese, era l’ora di salpare alla volta di Londra.

Grinta e determinazione da vendere sono state subito messe in mostra dai due azzurri in batteria, terminata in terza posizione ma con un 4’02’’ che ha dato fiducia in vista del recupero. Il ripescaggio del giorno dopo è stato archiviato in scioltezza ed ha permesso un importantissimo accesso alla finale, una finale olimpica. Domenica, nonostante gli sforzi profusi nella parte iniziale di gara per rimanere al più a lungo a contatto con il gruppo dei medagliati, Silvia e Daniele hanno terminato in sesta posizione ma con la consapevolezza di aver dato tutto per sognare e far sognare tutti i canottieri piemontesi.

Questo risultato giunge a termine di un quadriennio nel quale il Comitato ha investito molte risorse per il mondo dell’Adaptive Rowing. Che questo meraviglioso sesto posto, quindi, sia un punto di partenza da cui lavorare per creare un bacino sempre più grande dal quale prelevare nuove leve.

ANDREA CANATA