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Atlanta 1996: Agostino Abbagnale e Davide Tizzano raddoppiano

lunedì 13 Agosto 2012

Atlanta 1996: Agostino Abbagnale e Davide Tizzano raddoppiano

ROMA, 13 agosto 2012 I Giochi della XXVI Olimpiade si tengono ad Atlanta (Stati Uniti d’America) dal 19 luglio al 4 agosto 1996. Michael Johnson, lo sprinter texano, firma una doppietta nei 200 e nei 400. Il via ai Giochi viene dato da Muhammad Ali, trionfatore a Roma nei mediomassimi, ultimo tedoforo incaricato di accendere il braciere olimpico. 197 Paesi in gara con Burundi, Ecuador e Hong Kong bravi a conquistare la loro prima medaglia, d’oro. 12 paesi dell’ex Urss partecipano per la prima volta da stati indipendenti. Il medagliere premia gli Stati Uniti, primi con 101 medaglie (44 ori), seguiti dalla Russia con 61 (26 ori). Ecco la ricostruzione dell’Olimpiade del remo azzurro a cura di Enrico Tonali.

La buona annata 1995 della flotta allestita a Piediluco dal d.t. La Mura prosegue sulle gelide acque di Tampere, in Finlandia, dove – oltre alle vittorie nei Mondiali Assoluti e Pesi Leggeri – il team azzurro conquista, con dieci barche, ben nove qualificazioni ai Giochi di Atlanta 1996, compreso l’otto che imbarca al completo l’ex-2 con degli Abbagnale e Di Capua. Il pass per le Olimpiadi è ottenuto pure dal doppio, sul quale è risalito il terzo della mitica schiatta pompeiana, Agostino, recuperato con una terapia d’avanguardia studiata presso l’Università di Pavia. Oltre che in acqua gli Abbagnale sono protagonisti – con notevole successo – in tv, in cui appare a puntate il reality “Storia Italiana” del regista Stefano Reali.

In un storico Circolo, il Canottieri Roma, il presidente Romanini e La Mura lanciano la sfida al resto del mondo presentando i canottieri azzurri che daranno battaglia sulle acque olimpiche del Lake Lanier di Atlanta. Un autentico parterre de rois, un gruppo di atleti che tutto il mondo ci invidia, vogatori carichi di gloria acquisita negli ultimi Mondiali di Indianapolis 1994 e Tampere 1995, tanto che La Gazzetta dello Sport colloca l’Italia al primo posto tra le grandi Nazioni del remo.

In maggio iniziano i primi appuntamenti agonistici importanti con il Memorial d’Aloja che festeggia i dieci anni di vita sul lago di Piediluco, sede della flotta dai remi tricolori. La vicinanza dello specchio d’acqua umbro con Narni favorisce l’incontro tra due tecnici che spesso finiscono sulle pagine dei quotidiani, Arrigo Sacchi del calcio e Giuseppe La Mura del canottaggio. Quest’ultimo – come fece nei primi Anni Ottanta Nilsen con Liedholm – va a trovare il suo collega allo Stadio San Paolo della stupenda città medievale dove i calciatori azzurri effettuano l’ultimo allenamento in vista dell’incontro amichevole, a Terni, contro il Galles.

Ma a Piediluco non è solo routine, La Mura tira fuori dal cappello a cilindro la sorpresa per Atlanta: il doppio con Agostino Abbagnale a capovoga e Davide Tizzano prodiere, entrambi già ai primi carrelli del quadruplo d’oro delle Olimpiadi di Seul 1988.

Sono loro che a luglio centrano nuovamente il bersaglio grosso dei Giochi, vincendo una finale che dominano dalla partenza (con la novità delle rosse “cuffie” che allineano perfettamente le prue dei concorrenti) al traguardo, vanamente inseguiti prima dai francesi e poi dai norvegesi. Il resto della flotta italiana rimane però fuori dal podio e l’oro sfavillante dei due campionissimi campani non basta a tenere lontane le polemiche, tanto che si arriva a parlare di “batosta”. Dimenticando che l’intera Gran Bretagna conquista nelle Olimpiadi nella terra di “Via col Vento” una sola medaglia d’aureo metallo, così come l’Italia del remo da sola.


Enrico Tonali

Nella foto: Agostino Abbagnale (a sx) e Davide Tizzano oro nel doppio ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996