News

Eton: crollano quattro record nella prima giornata

sabato 28 Luglio 2012

Eton: crollano quattro record nella prima giornata

LONDRA, 28 luglio 2012 Nel due senza femminile la Gran Bretagna di Glover e Stanning fa il vuoto. 6’57”29 e nuovo primato olimpico: due secondi esatti alle statunitensi Hendershot e Zelenka, ai recuperi le campionesse olimpiche rumene (Atene 2004, Pechino 2008) Andrunache e Susanu. Nell’altra batteria, le iridate Haigh e Scown partono più lente delle australiane Hornsey e Tait: i 2”18 dopo i primi 500 metri diventano 5”66 al traguardo. “Abbiamo remato molto bene nella parte centrale del percorso, non abbiamo dovuto spingere molto per guadagnare la prima parte di gara” è stato il commento della Tait. Ai recuperi la barca azzurra di Claudia Wurzel e Sara Bertolasi, oggi all’esordio olimpico.

Tempo fa, dopo aver provato anche il doppio, abbiamo deciso che il quattro di coppia femminile doveva esser la prima barca femminile della Germania. Dovevamo vincere oggi e ci siamo riuscite“. E’ netta Britta Oppelt, capovoga del quattro di coppia tedesco oggi primo classificato con il miglior tempo nelle batterie. Sfida intensa contro le vogatrici statunitensi, la differenza insieme a Thiele, Baer e Richter l’ha fatta negli ultimi 500 metri. Media gara a 35 colpi, anche Polonia e Cina, detentrice del titolo olimpico, sono costrette ai recuperi. 6’13”62 il tempo finale: un secondo e due decimi più veloce rispetto all’Ucraina che nell’altra batteria ha vinto con facilità davanti ad Australia, Nuova Zelanda e Gran Bretagna.

La sorpresa della giornata è senz’altro la mancata qualificazione del doppio dell’Australia (Crashway, Brennan) alla semifinale: i campioni olimpici non riescono a schiodarsi dalla quarta posizione lasciando così campo libero a Germania, Lituania e Slovenia. Strepitosa terza batteria con Nuova Zelanda e Gran Bretagna in lotta per tutto il percorso: sempre avanti gli inglesi Lucas e Towsend, più bravi però Cohen e Sullivan che vincono in 6’11”30 realizzando il miglior tempo della giornata con un vantaggio di 64 centesimi sui diretti avversari. Per 19 centesimi, crolla il primato olimpico detenuto da Alessio Sartori e Rossano Galtarossa dai tempi di Atene 2004. Sartori e Romano Battisti battono i francesi Bahain e Berrest, bronzo nelle ultime due edizioni dei Mondiali. A imporsi, nella seconda batteria con 2”19 sugli azzurri, è la Norvegia di Hoff e Borch, vincitori dell’ultima prova di Coppa del Mondo a Monaco di Baviera.

Gran Bretagna a mille anche nel quattro senza Pesi Leggeri. Il 5’49”29 è un grande tempo, soprattutto alla luce della splendida rimonta compiuta ai danni dell’Australia, in testa per oltre tre quarti di gara. E’ sorniona la Germania che si accontenta della terza piazza per la qualificazione. Bene anche la Francia, vincitrice della terza batteria in 5’50”79. Corsa a tre per le altre due posizioni: Olanda e Cina spediscono la Polonia ai recuperi. Per 1500 metri l’Italia (Daniele Danesin, Andrea Caianiello, Marcello Miani, Martino Goretti) tiene bene, terza dietro Svizzera e Sudafrica, ma poi rallenta nel finale subendo il sorpasso della Danimarca. 5’53”56 il tempo della Svizzera. “Il vento ci ha giocato contro, il nostro obiettivo era la vittoria” sono parole del danese Jorgensen immediatamente dopo la gara.

Dopo la rumorosa assenza di Monaco di Baviera, la Germania torna a ruggire nell’otto maschile con un 5’25”52 che vale l’immediato accesso alla finale di mercoledì prossimo. Batteria di ferro per i tre volte campioni del mondo: il Canada alza quasi subito bandiera bianca, poi si arrende l’Olanda ed infine la Gran Bretagna, in ritardo all’arrivo di oltre due secondi. Cinque secondi più lenta la barca degli Stati Uniti che infligge 1”71 all’Australia, ora ai recuperi assieme a Polonia ed Ucraina.

Nel quattro di coppia Croazia e Germania si annusano a distanza: 5’39”08 per i croati, 5’39”69 per i tedeschi. Compito più duro per i primi, poiché devono fare i conti con il ritorno della Polonia, per nulla intenzionata a mollare il titolo olimpico. Vittoria per 1”38, con grande sofferenza l’Australia manda la Nuova Zelanda ai recuperi. Per i tedeschi, semplice gestione: ai 1500, il vantaggio sulla Gran Bretagna era già pari a 3”39. A tre quarti di gara, vantaggio virtuale anche sulla Croazia pari a 1”94. Nella batteria in cui non si qualifica la barca azzurra (Matteo Stefanini, Francesco Fossi, Pierpaolo Frattini, Simone Raineri), la Russia e l’Estonia viaggiano insieme: 5’42”26 e 5’42”87. “Volevamo metterci alla prova in una competizione difficile, contro Polonia, Australia e Nuova Zelanda, ed abbiamo superato l’esame: battere i campioni olimpici ti dà senz’altro buone sensazioni“.

Sensazionale risultato del due senza dei neozelandesi Murray e Bond (nella foto in alto). Il nuovo record mondiale ed olimpico è ora 6’08”50: a livello olimpico, addirittura tre secondi più basso del doppio. Stravinta la batteria con 8”72 sulla Francia di Chardin e Mortelette, oltre cinque i secondi di differenza rispetto al primato di Pinsent e Cracknell (Siviglia 2002). Facile compito anche per i canadesi Calder e Frandsen: mai l’Australia riesce a impensierirli, negli ultimi 500 metri praticamente si riposano facendosi recuperare 4”77 da Marburg e Buckland. Bella lotta anche tra Nasch e Satch e gli azzurri Niccolò Mornati e Lorenzo Carboncini: sostenuti da un tifo da stadio, vincono gli inglesi con un vantaggio pari a 1”75.

Tim Mayens firma il nuovo record olimpico nel singolo. Il belga vince la prima batteria in 6’42”52 superando così la prestazione di Xeno Muller (6’44”85 ad Atlanta 1996). Il record mondiale (6’33”35) resta saldamente nelle mani del neozelandese Mahe Drysdale, oggi primo in 6’49. Successi anche per l’inglese Campbell (6’47”62), lo svedese Karonen (6’45”42), il tedesco Hacker (6’43”80) ed il ceco Synek (6’53”23).

La cinese Zhang va sul velluto nel singolo femminile non dando scampo alla svedese Svensson. Senza problemi, si impongono anche la bielorussa Karsten, la ceca Knapkova, l’australiana Crow e la neozelandese Twigg.