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Crispi e le Fiamme Gialle salutano il Comandante Bellantuono

lunedì 25 Giugno 2012

Crispi e le Fiamme Gialle salutano il Comandante Bellantuono

ROMA, 25 giugno 2012 Pubblichiamo una lettera aperta di Michelangelo Crispi, campione del remo azzurro e gialloverde oggi segretario del gruppo canottaggio delle Fiamme Gialle, con un messaggio personale di saluto al Comandante Gaetano Bellantuono.

“In tutti questi anni, quasi venti, di vita sportiva vissuta insieme al Comandante Bellantuono, l’imperativo per tutti è stato sempre quello di lavorare con serietà, umiltà ed in silenzio. Oggi, però, vorrei salutare e ringraziare pubblicamente la persona che è stata una guida ed un faro per diverse generazioni di atleti, tecnici e dirigenti.

Uso le parole “guida” e “faro” perché il Comandante c’era sempre! Non lo dovevo mai cercare perchè sapevo sempre dove trovarlo: o nel suo ufficio o agli impianti sportivi giù al lago; e facendo una battuta ironica, come era Suo solito fare, c’era pure troppo! Era sempre li a disposizione di tutti, dal bambino che cominciava da poco il canottaggio all’atleta olimpico, dal Suo più stretto collaboratore all’ultimo arrivato. Insieme abbiamo condiviso successi e delusioni e l’elenco dei Suoi pregi e dei Suoi difetti sarebbe troppo lungo da ricordare ma una cosa sanno in pochi e che va al di là delle Sue competenze sportive e professionali. Il Comandante mi è stato sempre vicino in un periodo particolare e delicato della mia vita durante il quale la salute faceva un po’ di capricci.

È stato sempre vicino a mia moglie e ai miei familiari mentre io ero in sala operatoria. È stato sempre presente e disponibile nei momenti di difficoltà e mi è stato sempre vicino quando ne ho avuto bisogno. Un Suo insegnamento è stato quello di voltare pagina ed andare avanti. Anche oggi, purtroppo e con estrema difficoltà, dobbiamo voltare pagina ed andare avanti. Grazie Comandante per quello che ci ha insegnato, grazie per quello che ha fatto per noi, grazie per quello che ci ha lasciato….

Con immensa stima e affetto
Michelangelo Crispi