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Amsterdam: le parole dei neocampioni mondiali  del quattro senza leggero

domenica 24 Luglio 2011

Amsterdam: le parole dei neocampioni mondiali  del quattro senza leggero

AMSTERDAM, 24 luglio 2011 E’ al settimo cielo il quattro senza leggero azzurro dopo la vittoria del titolo mondiale. Vittoria con record mondiale (5’54’’12), un record che apparteneva alla Germania dopo aver battuto quello italiano stabilito nel 2006 con il successo iridato ad Hazewinkel di Livio La Padula, Martino Goretti, Michele Savriè e Fabrizio Gabriele.

Siamo felici per esserci ripresi il titolo ed il record mondiale, appartenuti al mio amico Martino – attacca Marcello Nicoletti (Moto Guzzi) – La dedica è ovviamente per Giuseppe Moioli (allenatore e medaglia d’oro a Londra 1948 n.d.r.) che ci ha seguiti tutto l’anno in due senza e ci è sempre stato vicino con i suoi preziosi consigli”.

Poi è il compagno di squadra Matteo Pinca a parlare. “Abbiamo preparato il Mondiale in pochi giorni, complice l’assenza di Luca perché impegnato in Coppa del Mondo a Lucerna. Abbiamo fatto tutto il possibile, siamo cresciuti gara dopo gara sino alla grande prova di maturità di questa finale. Una dedica speciale per il Moioli, per la mia famiglia, le mie cugine Filomena e Carmela e per Daniela”. Tre volte quarto ai Mondiali Junior Under 23 nel 2007 (quattro senza, 2008 (otto) e 2010 (due senza) prima del bronzo ai Mondiali 2010 di Karapiro nell’otto pesi leggeri. “Finalmente, ci voleva proprio ed è una rivincita presa con gli interessi. Due dei quattro tedeschi, oggi quarti, hanno battuto me e Marcello l’anno scorso per soli 68 centesimi. Diciamo che la ruota gira per tutti…”.

Catello Amarante (Marina Militare) analizza la gara. “Il nostro punto debole era la partenza, ci hanno dato mezza barca ma poi ci siamo ripresi e colpo su colpo, tra i 500 ed i 1000, li abbiamo ripresi tutti. Luca è stato un bravissimo prodiere, nell’attacco finale li abbiamo definitivamente sfiancati. Questa medaglia d’oro la dedico alla mia ragazza Giustina, a mio cugino Lello (bronzo ad Atene 2004 n.d.r.) per i suoi preziosi suggerimenti, alla Marina Militare ed a tutta la mia famiglia”.

Chiude Luca De Maria (Fiamme Oro). “C’è stato un tifo assurdo dall’Italia per me, ringrazio tutti coloro che sempre mi sono stati vicini. In particolare le Fiamme Oro ed il mio allenatore Valter Molea. Matteo e Marcello sono stati i partner giusti per me e Catello che volevamo prenderci una rivincita dopo l’argento dell’anno scorso. Un grande risultato anche quello ma essere campioni del mondo è proprio un’altra cosa…”