News

Elia Luini: seconda parte dell’intervista a WorldRowing.com

giovedì 26 Maggio 2011

Elia Luini: seconda parte dell’intervista a WorldRowing.com

ROMA, 26 maggio 2011 – Seconda parte dell’intervista all’atleta del mese. WorldRowing.com, tramite la giornalista Melissa Bray, rivolge altre domande a Elia Luini.

Dove ti trovi in questo momento?
Sono a Piediluco, mi sto allenando al Centro Nazionale per essere pronto per la prima prova di Coppa del Mondo di Monaco“.

Quali sono i tuoi programmi per Monaco?
Gareggerò alla competizione insieme a Lorenzo Bertini, lo stesso equipaggio del 2010. Sarà il nostro primo test internazionale della stagione. Il mio obiettivo è una buona performance, capire quale è il nostro attuale stato di forma rispetto ai nostri avversari“.

Dove ti si può trovare un’ora prima dell’inizio di una gara importante?
Generalmente io sono nello stesso angolo, da solo, per trovare la giusta condizione mentale per la gara e per fare un po’ di stretching“.  
 
Cosa ti piace fare la sera prima di una gara importante?
Niente di particolare. Di solito mangio cosa posso mangiare (devo tenere il mio peso sotto controllo essendo un PL) e provo a rilassarmi senza pensar troppo alla gara“.  

Ti è mai capitato di disputare la gara perfetta? Se si quando e come ti sei sentito?
Bene, la perfezione  non esiste! Ho in mente più di una gara indimenticabile. In quei casi ti senti indistruttibile come se niente potesse fermarti”.
 
Qual è la sessione/ le sessioni di allenamento più importante/i per prepararti per gara di 2000 m?
Tutto è importante per costruire una gara sui 2000 metri. Prima di tutto, devi costruire una forte base d’allenamento durante l’inverno provando a creare un bel colpo in acqua e a mantenerlo durante quel periodo quando ci alleniamo come se fossimo sempre in gara. Personalmente, ritengo che la migliore sessione d’allenamento sia la gara stessa, come preparazione per le future competizioni”.
 
Qual è la sessione più dura del tuo allenamento?
Dipende da quanto sono stanco…Anche la più leggera e banale sessione d’allenamento può esser la più dura da eseguire se sono stanco”.  

Quale oggetto tecnologico ti piace portare con te quando sei in viaggio?
Il mio Mac Book. Possiamo tranquillamente dire che contiene tutta la mia vita”.
 
Hai un modo di dire preferito?
Si. Nessuno è mai morto per il canottaggio. Questa cosa la dico a me stesso quando sono realmente esausto, quando raggiungo un punto critico durante un allenamento o una gara. E’ come dire. Non demordere, tieni duro. Niente di male sta per accadere. Nessuno sta per morire“.  

Dove ti vedi tra 10 anni?
Forse al lavoro come tecnico o manager di eventi sportivi nella mia regione. L’unica cosa sicura è che lo sport sarà sempre parte della mia vita“.