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Raid Trieste Sebenico a remi

domenica 24 Aprile 2011

Raid Trieste Sebenico a remi

TRIESTE, 24 aprile 2011 – Un’interessante conferenza quella tenutasi giovedì pomeriggio 21 aprile nella sala della Lega Navale Italiana Sezione di Trieste, nel corso della quale è stato ripercorso a tappe il Raid Trieste-Sebenico in barca a remi dal 24 al 30 luglio scorsi di due canottieri della Ginnastica Triestina, Massimo Clagnaz e Lorenzo Coslovich, su un’imbarcazione da coastal rowing.

Visibilmente emozionati i due artefici dell’impresa, hanno proposto al folto pubblico presente un percorso fotografico del raid che li ha portati, a distanza di 36 anni da un’analoga impresa ( la Trieste-Zara di un doppio canoè ed una yole a 4 sempre della società della Sacchetta) a percorrere 370 chilometri di mare su un’imbarcazione messa loro a disposizione dalla Federcanottaggio.

Un’alternanza di foto suggestive quelle dei due vogatori biancocelesti, illustrate in maniera disinvolta ed arricchite talvolta da impressioni e gustosi aneddoti relativi al viaggio che in 5 tappe li ha portati a coprire un tratto di mare, quasi sempre con venti contrari ed onda formata. “Improvvisi temporali, onde di discrete dimensioni, e sempre vento, tanto vento in schiena ha reso ancor più difficile la nostra avventura,” commentava di fronte ad un uditorio attento, il più giovane dei due, Lorenzo Coslovich.

“A pochi mesi di distanza, vogliamo ringraziare la Federcanottaggio nazionale e quella regionale per il loro contributo, come anche tutte quelle persone, ad iniziare dai proprietari del Chiaramartina, il Gran Soleil 45 della famiglia Corso che ci ha assistito per tutta la traversata”, aggiungeva Clagnaz.

In chiusura della serata, l’intervento del Presidente regionale della Federazione Canottaggio Dario Crozzoli, che invitava i due canottieri della Ginnastica Triestina ad ottobre, in occasione del Campionato Italiano di coastal rowing, a presentare nuovamente l’impresa all’Italia del remo.

“Progetti per il futuro?” è stata la domanda dei presenti. “Per ora soltanto ci pensiamo, ma non escludiamo si possa progettare una nuova impresa a remi, questa volta verso la costa italiana.”


Maurizio Ustolin