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I canottieri a Santa Maria dell’Orto il 6 febbraio per la festa  della Candelora

lunedì 24 Gennaio 2011

I canottieri a Santa Maria dell’Orto il 6 febbraio per la festa  della Candelora

ROMA, 24 gennaio 2011Una bella tradizione che rivive ad opera di Domenico Rotella, camerlengo (presidente) dell’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto a Trastevere istituita da Papa Alessandro VI nel 1492, e del nostro Enrico Tonali. Appuntamento domenica 6 febbraio alle 11,00 in via Anicia 10. Necessario annunciare la propria partecipazione al numero 338-5675366 oppure all’indirizzo e-mail [email protected] 

“Un registro del 1550 conservato nel nostro archivio ha consentito di accertare come fin da quel secolo la chiesa fosse il centro di un’importante e caratteristica cerimonia, in occasione della festa della Purificazione della Vergine e la Presentazione al Tempio di N.S. detta popolarmente “Festa della Candelora”. Alla chiesa, che allora nessuna grande costruzione separava dal porto fluviale di Ripa Grande, facevano capo importanti sodalizi di mestieri e attività legati al fiume e alla navigazione. Il manoscritto ci mostra come gli equipaggi dei vari navigli che approdavano a Ripa Grande per i loro consueti traffici si iscrivessero presso l’Arciconfraternita per ricevere nel giorno della Candelora le tradizionali candele benedette. Esse venivano consegnate, con solenne cerimonia, ad ogni membro dell’equipaggio, mentre il capitano, oltre alla sua personale, riceveva una “candela lavorata” per il vascello”. Una occasione unica quella che ci viene offerta dal Camerlengo Domenico Rotella che, nel sottolineare quanto questa festa appartenga a tutti i canottieri, rivolge un appello a tutte le società remiere per partecipare ad una delle nostre tradizioni più care e antiche.

La festa della Candelora, infatti, riguarda anche “tutti coloro che sul Tevere lavorano o svolgono attività sportiva, anche nel ricordo di quanti proprio hanno perso la vita nel sacro fiume di Roma- continua lo stesso Camerlengo-. Com’è noto, fin da tempi remoti, ma l’uso è ancora vivo in molte famiglie di antiche tradizioni, le candele benedette si conservavano accanto alle immagini sacre della casa, insieme all’ulivo pasquale, e altrettanto si faceva sulle navi: i ceri venivano accesi in caso di pericolo, di malattia o di temporali e burrasche singolarmente minacciosi. Segnatamente, i marinai e tutti coloro la cui vita e la cui attività avevano legami con la navigazione e con il fiume, erano assai affezionati a questa forma devozionale.”

Questa importante tradizione, che negli ultimi anni non ha avuto luogo, è stata riproposta quest’anno anche per opera di Enrico Tonali che da sempre rappresenta la memoria viva del nostro canottaggio. Per coloro che vivono il fiume Tevere ed amano la storia autentica di quella che chiamiamo “la civiltà del fiume” partecipare a questa rinnovata cerimonia rappresenta un importante momento di incontro per riscoprire consuetudini di vita ormai caduti in disuso. Domenica 6 febbraio alle ore 11,00 in Santa Maria dell’Orto verranno benedette le candele che saranno poi distribuite ai fedeli e a tutti coloro che vivono il Tevere, dai canottieri ai canoisti, dai Vigili del Fuoco alla Polizia Fluviale. Per questo motivo è opportuno annunciare la propria presenza al numero 338-5675366 oppure all’indirizzo e-mail [email protected]. Data la particolarità della cerimonia il Camerlengo Domenico Rotella raccomanda di presenziare in divisa sociale o tutta sportiva e di portare con se un remo con i colori sociali. Ai presidenti o ai rappresentanti dei sodalizi verrà consegnato un artistico cero.
 
 
Pino Lattanzi
Ufficio Stampa Comitato Lazio