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Bled: otto medaglie su nove “parlano” lombardo

lunedì 5 Settembre 2011

Bled: otto medaglie su nove “parlano” lombardo

MILANO, 04 settembre 2011 – – Su nove medaglie conquistate ai mondiali appena conclusi a Bled, otto “parlano” lombardo. E tre di queste sono arrivate nelle specialità olimpiche. Dopo l’argento del quattro senza “leggero”, infatti, l’ex Moto Guzzi Niccolò Mornati e Lorenzo Carboncini hanno strappato un grande bronzo, dietro l’inarrivabile Nuova Zelanda dei campioni del mondo uscenti Eric Murray e Hamish Bond (6’14″77) e la Gran Bretagna di Pete Reed e Andrew Triggs Hodge (6’16″27). Dopo una timida partenza, gli azzurri non hanno perso il contatto con i primi e ai 1000 metri hanno sferrato l’attacco decisivo contro la Grecia dei fratelli Gkountoulas, unico equipaggio davvero alla portata del lecchese Mornati e del toscano Carboncini. All’arrivo, hanno tagliato il traguardo con il tempo di 6’21”33, con quasi due secondi di vantaggio sui greci. L’altra medaglia “pesante” in chiave olimpica è arrivata oggi grazie al doppio pesi leggeri del varesotto, tesserato per l’Aniene, Elia Luini e del toscano Lorenzo Bertini. Anche per loro, gara complicata, visti gli avversari. Fino ai primi 500, sono rimasti vicini a Nuova Zelanda e Gran Bretagna, riuscendo a contenere bene la Germania. Che, però, si è fatta sotto con prepotenza diventando terza a metà gara. Negli ultimi 300 metri, però, gli azzurri hanno dato fondo alle loro energie fisiche e mentali, e con un serrate infernale hanno agguantato e superato i tedeschi, conquistando così il bronzo.

Nelle specialità non olimpiche, invece, bellissimo oro per il quattro di coppia pesi leggeri guidato a capovoga dal forestale Stefano Basalini che, con i nostri due atleti Franco Sancassani e Daniele Gilardoni, insieme a Francesco Rigon, ha riportato in Italia il titolo mondiale in questa specialità. Il quartetto azzurro è stato in testa tutta la gara, anche se con i fortissimi tedeschi con il fiato sul collo. Fino all’arrivo, dove il distacco è stato di soli 13 centesimi. Per Sancassani e Gilardoni, si è trattato dell’undicesimo e nono oro mondiale nel quattro pl, a dimostrazione di quanto l’Italia abbia dettato legge, nel quattro pl, da fine anni Novanta a oggi.

L’ultimo alloro di questo mondiale è firmato “otto pesi leggeri”. A bordo, un lombardo d’adozione, il toscano, di Orbetello, Gianluca Santi, tesserato per il Cus Pavia. L’atleta “pavese”, solitamente a capovoga del suo otto societario, dal quinto carrello è stato autore, insieme ai suoi otto compagni, di una gara al cardiopalmo. Dopo oltre metà gara condotta in prima posizione, l’ammiraglia italiana ha dovuto cedere per soli 16 centesimi a un’Australia arrembante.

Il più grande rammarico di questo campionato del mondo, invece, ha il nome dello “sfortunato” quattro di coppia pesi leggeri femminile con a bordo le nostre Giulia Pollini e Sabrina Noseda, che con la junior Elena Coletti e l’esperta Erika Bello hanno mancato il podio per un solo centesimo: 6’33”91 per gli Usa contro i 6’33”92 delle italiane. Una vera beffa, ma questo è lo sport.

Per gli altri lombardi in gara tra ieri e oggi, solo piazzamenti, tra finali A e B: quinto e ultimo il quattro senza senior femminile di Laura Basadonna, Alessandra Patelli, Gaia Palma e della nostra Silvia Martin; quinto anche il doppio adaptive del lecchese Daniele Stefanoni e di Silvia De Maria; niente finale A, né qualificazione olimpica per il doppio femminile “leggero” di Enrica Marasca e della milanese Laura Milani, quarte nella piccola finale, a tre secondi dal pass per Londra. Stesso risultato per il quattro con adaptive di Mahila Di Battista, Florinda Trombetta, Luca Agoletto, Andrea Bozzato e Alessandro Franzetti, anche loro a due posizioni dal biglietto per Londra 2011.

Alla fine di questo mondiale, il medagliere parla chiaro: l’Italia è prima nelle specialità non olimpiche, con due ori e tre argenti, ma solo nona in quelle valide per i Giochi: un argento e due bronzi. Il dato positivo sono i sei armi azzurri qualificati per Londra 2012 e la chance di piazzarne altri l’anno prossimo, a Lucerna (otto senior compreso, stavolta assente). Ma il tempo stringe e la strada è in salita.


Foto Detlev Seyb – Canottaggio.org ©


Stefano Lo Cicero Vaina