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La Sicilia applaude le sorelle Lo Bue

domenica 7 Agosto 2011

La Sicilia applaude le sorelle Lo Bue

CATANIA, 07 agosto 2011 – La storia bussa a casa Lo Bue e Giorgia e Serena rispondono vincendo il loro primo titolo mondiale junior. A Eton, in Inghilterra, nel campo di regata che l’anno prossimo ospiterà le Olimpiadi di Londra, le sorelle della Canottieri Palermo, campionesse d’Europa in carica (il 26 giugno scorso, in Polonia) hanno vinto con autorità la finale del due senza “under 19” su Germania e Grecia, dopo aver dominato le qualificazioni.

La gara è da manuale: nei primi 500 metri, le “sorelle d’Italia”, come ormai sono soprannominate, sono nel gruppo, anche se a 1”06 dalla Francia. Ma poco prima dei 900 metri, le azzurre mettono la freccia e superano le dirette avversarie, preparandosi per il consueto allungo. Ai 1000, ci sono tre barche in 59 centesimi: prima Italia, seconda Francia e terza Germania. Ma è sempre nella seconda parte di gara che si vedono i cavalli di razza. Le sorelle d’Italia mettono il turbo e impongono un distacco netto a Grecia, Romania e Germania che provano a resistere, senza successo. Ai 1500, Serena e Giorgia viaggiano con 1”25 sulle greche. Le Lo Bue sono inarrestabili, passano con la massima velocità sotto le tribune tra gli applausi del pubblico assiepato in tribuna e del fautore di quest’opera d’arte, Benedetto Vitale. Giusto il necessario per tagliare il traguardo in lacrime, con i pugni al cielo e con 4”20 sulla Germania e 4”41 sulla Grecia. E per poter dire che dopo il mito dei fratelli Abbagnale, oggi l’Italia remiera vive un altro sogno, quello delle sorelline palermitane.

Due atlete da record: primo anno junior Giorgia, 17; addirittura della categoria inferiore Serena (2° anno ragazze), 16 appena compiuti. Tra il 2010 e il 2011 hanno vinto tutto, imponendosi a suon di titoli nel canottaggio che conta, superando pure le scetticismo dei tecnici federali: non credevano che due atlete con due fisici normali, “troppo”, dicevano, “per chi vuol fare canottaggio ad alto livello”, potessero vincere tre titoli italiani in due anni, uno “ragazze” (2010) e due junior (2010 e 2011), la Coupe de la Jeunesse 2010 (l’equivalente dell’Europeo per gli equipaggi non convocati per i mondiali), tutte le gare nazionali e oggi il titolo mondiale. “Non ce l’aspettavamo, puntavamo in alto ma non così tanto – spiega la capovoga Giorgia – Con la Francia avanti nei primi 500 metri, abbiamo pensato alla possibilità di lottare per il podio ed invece, piano piano, le abbiamo risucchiate e siamo andate in testa”.

In quel momento abbiamo deciso di continuare a pensare solo a noi, alla nostra miglior prestazione – prosegue Serena – Solo negli ultimi 300 metri abbiamo creduto di poter vincere il Mondiale, l’abbraccio finale con mia sorella ha suggellato il tutto”. Il segreto? “Siamo sorelle, condividiamo molte cose e proprio per questo abbiamo una marcia in più. Questa vittoria arriva dopo tantissimi allenamenti, dopo i titoli italiani ed europeo. Siamo al settimo cielo, far suonare l’inno d’Italia in un campo di regata olimpico, prestigioso come quello di Eton, è un’emozione unica” prosegue Giorgia. “Una dedica a Ninni e Francesca, ai nostri genitori che ci hanno seguito in questa trasferta, al presidente Edoardo Traina (sopra, al centro) al nostro tecnico Benedetto (sopra, a sinistra), al CT Josy , Ciccio Esposito e Massimo Casula”.