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Luca Marino, E’ un grande onore esser allenati da Agostino

martedì 20 Dicembre 2011

Luca Marino, E’ un grande onore esser allenati da Agostino

ROMA, 20 dicembre 2011“Sinceramente non avevo mai sentito parlare di questo sport, poi grazie ad un amico praticante ho voluto provare ed è stato colpo di fulmine”.  Luca Marino, 16 anni, iscritto all’Istituto Tecnico Commerciale, vogatore della Canottieri Irno, non ha il benché minimo dubbio. E’ al College Remiero Giovanile da qualche mese, si allena con foga e passione. Anche a distanza, non nasconde una simpatia contagiosa ed esprime, in questa intervista, tutta la sua stima nei confronti del grande campione, suo allenatore a Piediluco, Agostino Abbagnale.

Luca, presentati un po’.
“Mah, vi ho detto di come ho iniziato e aggiungo che sinora non ho raggiunto grandi risultati eccezion fatta per un bronzo ai Campionati Junior nel quattro di coppia, ma da Ragazzo primo anno, ed il terzo posto all’Europen. Poi sono entrato al College…”.

Aspetta a parlare di Piediluco, dicci qualcosa su Rosario Pappalardo, tuo allenatore all’Irno.
“Che dire… E’ un grande, mi ha semplicemente fatto innamorare di questo sport. Con la sua esperienza, i suoi saggi consigli e con la grande voglia che mette in tutto quello che fa”.

Anche a te, come a Stefano Morganti, chiediamo di illustrarci la giornata al College. O meglio, la tua giornata…

“Allora innanzitutto, in caso di doppio allenamento,  la sveglia suona alle 4.50. Ci si prepara e si scende al Centro dove iniziamo gli allenamenti e proseguiamo sino alle 7. Doccia in 10 minuti, una bella colazione e poi si corre a scuola dove le prime ore stai sveglio ma arrivi a fine giornata che quasi dormi sul banco. Scherzi a parte, con il doppio allenamento ti stanchi non poco. Poi si torna alla Locanda, pranziamo e alle 15 di nuovo tutti giù al Centro per allenarci. Verso le 19 si torna a casa, si cena e si va a letto. Ah, giusto, i compiti: durante la giornata troviamo ovviamente spazio anche per quelli”.

Agostino Abbagnale: che personaggio è?
“Per me è un grande onore allenarmi sotto la sua guida e molte volte penso anche a quanto sarebbe bello diventare come lui. Bisogna seguire tutti i suoi consigli. Capita anche di riflettere su come la sua carriera si è evoluta, con la vittoria di ben tre titoli olimpici, pur avendo avuti molti problemi. Cosa significa? Arrivare in cima non è solo questione di talento ma anche di tanta, tantissima volontà. Con essa, potremo avvicinarci a lui”.

Allenamento, d’accordo, e lo studio?
“Come ho detto prima, basta soltanto tanta volontà e poi si riesce a fare tutto, anche a studiare. Almeno  queste sono parole del nostro allenatore”.

Ci sono momenti di relax al College?

“Ci sono occasioni di divertimento, penso ai concerti ed alle grandi truffe in cucina condotte insieme al mio amico e compagno di stanza Giacomo Gaggiotti”.

E il tuo futuro?
“Ora divento un po’ più serio e dico che vorrei iniziare a far parte della Nazionale Juniores. Piano piano, gradino dopo gradino, punterò a crescere sognando di raggiungere gli obiettivi del mio grande allenatore Agostino Abbagnale”.