News

Romagnoli in Sicilia, Ragazzi interessanti ma devono crescere

giovedì 8 Dicembre 2011

Romagnoli in Sicilia, Ragazzi interessanti ma devono crescere

CATANIA, 08 dicembre 2011 – Nel giorno d’inizio del raduno junior femminile a Piediluco (Terni), in cui partecipano le sorelle Giorgia e Serena Lo Bue, il commissario tecnico del settore under 18 maschile Claudio Romagnoli (sopra) dice la sua sulla due giorni di raduno regionale della settimana scorsa. Prima a Catania e poi a Palermo, l’allenatore azzurro, che tante soddisfazioni ha regalato al canottaggio italiano junior da quando è alla sua guida, ha seguito le nostre giovani promesse nei test in barca e al remoergometro. E il giudizio è positivo. «Ho visto che ormai si sono creati due poli in Sicilia», spiega a Rowingsicilia. «Ho notato con piacere che a Catania e a Siracusa (sul fronte orientale) le società si stanno muovendo bene, lavorano sodo.

Stesso discorso per Palermo dove, a parte le sorelle Lo Bue, ormai “consolidate”, Telimar e Roggero di Lauria stanno lavorando bene. L’unica realtà un po’ meno dinamica è quella messinese. Certo, c’è Giovanni Ficarra, che però si allena a Piediluco. È un ragazzo volenteroso e determinato: sta facendo molti sacrifici, ma deve ancora capire come trasferire al meglio la forza in barca. Deve migliorare tecnicamente». Quanto ai giovani siciliani che si allenano “in patria”, invece, Romagnoli non se la sente di sbilanciarsi, «ma di certo ho visto ragazzi molto interessanti, tra Catania e Palermo. Sono ancora giovani e hanno bisogno di qualche anno per crescere. Sta a società e allenatori non bruciarli e fare in modo che crescano bene. Ma sono ottimista, la Sicilia ha capito come si fa canottaggio».

L’ultimo suggerimento di Mr. Romagnoli riguarda l’otto maschile e femminile: «Ho già esortato società e Comitato a presentare una rappresentativa a Torino, alla D’Inverno sul Po, l’11 febbraio. Servirebbe per fare gruppo e mettersi in mostra. Starò molto attento a iniziative di questo tipo».