News

Lunedì 28 novembre gli sport paralimpici al Cambio di Passo””

giovedì 24 Novembre 2011

Lunedì 28 novembre gli sport paralimpici al Cambio di Passo””

ROMA, 24 novembre 2011 – Più di 40 realtà dedite alla pratica sportiva per disabili presentate. Più di 60 video dedicati alle discipline sportive praticabili da persone con disabilità fisica o intellettiva. Personaggi, storie e avventure raccontate al pubblico di 250 persone del 2003 a Villa Cagnola di Gazzada Schianna e allo stesso modo a quelli ormai conosciuti come “ i 1000 del Vela” di Varese. Tutto questo grazie all’incommensurabile passione del giornalista Roberto Bof, premio Giovanni Mercanti 2009 e profondo conoscitore del nostro Adaptive Rowing.

La serata che promuove l’attività sportiva per disabili, nata e cresciuta grazie al passa parola e alla volontà di tanta gente “invisibile” è arrivata al capolinea. “La tanto sospirata “attività integrata” è finalmente realtà. I campioni paralimpici vivono di luce propria. La base ancora no. Anche alle prossime Paralimpiadi di Londra la nazionale italiana sarà tra quelle con l’età media
più alta. Urge un “Cambio di Passo” spiega Bof. Un passo diverso rispetto al passato con l’obiettivo di sempre: conoscere e far crescere l’attività sportiva per disabili. “Quest’anno al Vela ritroveremo due vecchi amici: lo scalatore speciale Oliviero Bellinzani e il campione di immersione in apnea Gianluca Genoni. Non mancheranno docenti e studenti. Tra gli altri quelli dell’Istituto Tecnico Statale Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere e per il Turismo “Nuccia Casula” e dell’ Istituto Paritario “Maria Ausiliatrice” Liceo della Comunicazione”.

Un ritorno in grande stile sarà quello della squadra di basket in carrozzina, rinata grazie al Consorzio Varese nel Cuore, la Pallacanestro Varese e la Provincia di Varese. Insieme all’Handicap Sport saliranno sul palco anche le due squadre di basket “intellettivi  Malnate & Sport e Vharese. Sarà l’occasione per vedere il video “Amici” realizzato dalla Provincia di Varese nell’ambito del “Progetto Mosaico Giovani” 2009/2010. Conoscere e aiutare l’Associazione Unità Spinale ell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano. Incontrare e ascoltare il campione di sci paralimpico Luca “Kino” Maraffio nelle insolite vesti di cantante sulle immagini dello Ski Tour curato dall’Associazione varesina Freerider Sport Events che ha festeggiato il 50° anniversario del Centro Protesi dell’INAIL di Vigorso di Budrio. Un brano, “I Ragazzi della Neve”, scritto dallo stesso Maraffio e arrangiato da Stefano Lucato e dal Maestro Luca Fraula dell’Associazione Musicale Art of Sounds di Bodio Lomnago .

Lo Ski Tour ha permesso a 45 infortunati INAIL di imparare a sciare da seduti, con il monosci. Tre tappe di tre giorni in tre Regioni diverse all’insegna della più completa accessibilità, autonomia e sicurezza. Una sicurezza garantita dalla presenza degli operatori della Polizia di Stato del Centro Addestramento Alpino di Moena (TN). Tra i 1000 del Vela non mancheranno i rappresentanti della Provincia e del Comune di Varese, del Comune di Gavirate, insieme alla Pallacanestro Varese, Varese 1910, Pallavolo Yamamay Busto Arsizio, Canottieri Gavirate, l’allenatore del Palermo Devis Mangia e l’allenatore del Siena Giuseppe Sannino.

“Cos’altro succederà e quanto durerà la sera del 28 novembre a partire dalle 20.45 al Cinema Teatro Vela di Varese è difficile da prevedere – prosegue Bof –  L’unica certezza è che prima di chiudere il sipario e spegnere le luci ci sarà il tempo di ringraziare quanti hanno reso possibile con la loro partecipazione le 9 edizioni dell’iniziativa, i genitori, gli operatori e i volontari delle diverse realtà impegnati ogni giorno di ogni mese di ogni anno nell’offrire ad un disabile fisico o intellettivo la possibilità di praticare ormai ogni disciplina sportiva”.

Bof si toglie anche un sassolino. “Se negli ultimi 9 anni ci siamo ritrovati 9 volte per promuovere l’attività sportiva per persone con disabilità fisica e intellettiva lo dobbiamo ai pochi indifferenti che mi hanno “provocato” ed ai tanti che dall’inizio o strada facendo mi hanno affiancato nel creare un grande e caloroso abbraccio con un mondo che andava conosciuto e fatto conoscere, raccontato e fatto raccontare, non rappresentato e tanto meno meritevole degli inossidabili “portatori di saluti”.