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FISA Coach Conference: i pensieri dei tecnici societari (parte seconda)

sabato 12 Novembre 2011

FISA Coach Conference: i pensieri dei tecnici societari (parte seconda)

VARESE, 12 novembre 2011 – Nuova tornata di pensieri sulla FISA Coaches Conference di Varese. Dopo pranzo, è Roberto Ferrilli (allenatore e presidente della Canottieri Olbia) a inquadrare l’evento secondo il suo personale punto di vista. “E’ un’esperienza molto formativa per il sottoscritto che può tranquillamente autodefinirti un neofita. Ho preso nota di parecchie indicazioni fornite dagli esperti. I CD consegnati a fine giornata ci permetteranno di approfondire tutti i concetti a casa, forse avere il materiale didattico prima dei vari interventi ci avrebbe permesso di entrare ancor più a contatto con i temi della conferenza”.

Silvano Porrini (Velocior Spezia) mette al centro dell’attenzione l’intervento di Carlo Varalda, esperto nei lavori con sovraccarichi e membro dell’area tecnico-scientifico della FIC. Marina Plos (Canottieri Elpis) sottolinea “il bell’ambiente, la bella occasione per acquisire nuove conoscenze” . L’analisi di  Piero d’Antone (Canottieri Corgeno). “Interventi molto utili per i tecnici nazionali, forse si è parlato poco di tecnica a parte Kleshnev che ha espresso un modello materiale a mio avviso non applicabile alla realtà. Il racconto di Postiglione sulla Grecia? No, non ci ha detto tutto”. Il giovane Stefano Gandola. “Da poco più di un anno sono allenatore della Canottieri Menaggio, i momenti di discussione comune sono stati piuttosto costruttivi: ho trovato un po’ difficili gli interventi di biomeccanica”. Marco Costantini (Telimar Palermo): “Si è vero, i confronti tra esperienze diverse sono stati piuttosto utili ed ognuno di noi ha avuto la chance di dire la sua”.

Nelle immagini: Roberto Ferrilli; Stefano Gandola e Piero d’Antone