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L’oro di Bari

martedì 25 Ottobre 2011

L’oro di Bari

ROMA, 25 ottobre 2011 – Uno, due e tre! Nella Bari delle meraviglie si rompe il sortilegio Mondiale. “Zeru tituli” in quattro anni, una storica tripletta nel giro di un’ora e mezza. Dietro la porta dell’Oriente, si nasconde il tesoro. Chapeau per le inarrestabili donne francesi, ma il giro di walzer dei vincitori lo faranno con i nostri uomini.

Dalla quiete del lago di Paola alle onde dell’Adriatico ce ne passa.  Ma se sei di Modugno e ti chiami Domenico Montrone un lievissimo vantaggio ce l’hai. Il tattico è il anche il capovoga, l’esperto Enzo Di Palma è l’inappuntabile allenatore in barca. dalla panchina sul lungomare. Dalla panchina sul lungomare. Franco Cattaneo e Rocco Pecoraro osservano tranquilli. Metti la T maiuscola e trovi anche l’Andrea che ieri si è laureato in Scienze Politiche. Completa l’assemblaggio con Sergio Canciani e Salvatore  Di Somma ed ecco il primo titolo mondiale vinto dall’Italia, grazie alle Fiamme Gialle, nello scorcio di costa pugliese cara al loro Colonnello Gaetano Bellantuono.

Anche Spartaco Barbo, tecnico-copertina del 2010, ha il suo fidato assistente in barca che tiene bene la rotta dei suoi impavidi ragazzi (Giorgio Mangano, Lorenzo Tedesco, Simone Ferrarese, Mitja Zobec) verso il secondo argento consecutivo del Saturnia. Si chiama Stefano Gioia ed è proprio bravo anche se dopo la premiazione non balla, cosa che bene riesce al collega della Canottieri Ravenna, nonno Vittorio Emiliani, pronto a ringraziare i suoi nipoti (Fabrizio. Borghesi, Donato Traversa, Paolo Platamone, Luca Rambaldi) per aver puntato su di lui per remare verso il bronzo.

Sono così tre le bandiere italiane a issarsi sui pennoni della premiazione che tanto sarebbe piaciuta a Bruno Lauzi e Paolo Conte per il sequel di “Onda su onda“, ottima colonna sonora per il Coastal. Una felicità senza naufragio, senza esser portati alla deriva dal mare ma, anzi, cullati verso il trionfo.

Ad accontentare i cantautori genovesi, pure i loro concittadini Davide Mumolo e Leonardo Boccuni (Canottieri Elpis).  Anche nel doppio salta il banco grazie stavolta una irresistibile coppia. Leggerini per il coastal, d’accordo, ma chi riesce a scomporli? Leggerini loro? E Riccardo Burato e Federico Garibaldi? Cosi giovani i ragazzi della Canottieri Santo Stefano al Mare… Per loro e’ già bello esser quarti, figurarsi quando scoprono di esser sul podio grazie alla penalità francese.

Prima le signore, Giuseppe Alberti (CUS Pavia) sarà d’accordo. La medaglia non ha il colore dei suoi riccioli ma non importa. Benedetta Bellio brinda con papà Stefano e mamma Daniela alla salute della piccola-grande Sportiva Murcarolo. Dopo Denise, un’altra donna dal carattere coastal che non si lascia spaventare dalle onde.

E poi il nostro Giuseppe che, prima dell’ultima boa, continua a girare la testa. Niente, davanti non c’è nessuno. Alberto Extarte è l’unico in grado di render dura la vita al sanremese nel rettilineo finale. E’ un fuoco di paglia. Ogni palata di Beppe è un colpo di scure sulle ambizioni dello spagnolo e, dopo il traguardo, il nostro guerriero si riposa sugli scogli, più comodi del più morbido dei materassi. Alzando la mano in segno di saluto verso il pubblico ed il soddisfatto papà Renato.

Uno, due, tre? No, c’è anche il quarto oro. Quello di Bari e di un COL fatto di gente appassionata ed al servizio del canottaggio. “Il miglior Mondiale Coastal nelle prime 5 edizioni”. Parola dell’Executive Director FISA Matt Smith. Serve aggiunger altro? (MC)