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Elpis ed Alberti campioni del mondo a Bari, Murcarolo e Santo Stefano  al Mare in medaglia

lunedì 24 Ottobre 2011

Elpis ed Alberti campioni del mondo a Bari, Murcarolo e Santo Stefano  al Mare in medaglia

GENOVA, 24 ottobre 2011 – La coppia Davide Mumolo-Leonardo Boccuni non si ferma più. Dopo aver conquistato il titolo italiano tre settimane fa a Duino, ieri ha vinto il Mondiale di Coastal Rowing a Bari. I due vogatori della Canottieri Elpis hanno superato gli spagnoli di Malaga ed il promettente equipaggio della Canottieri Santo Stefano al Mare di Riccardo Burato e Federico Garibaldi. “Gara impegnativa, ogni giro di boa é fondamentale ed é stata proprio la nostra tecnica a permetterci di passare in testa. – dice Leonardo Boccuni – Ci sono stati molti momenti di confusione ai vari giri di boa e molte barche si sono scontrate, ci siamo tenuti sempre molti lontani dagli altri proprio per paura degli scontri e quindi siamo sempre riusciti a sorpassare in fase di virata”.
Il titolo mondiale non basta a Davide Mumolo, anch’egli allievo di Bruno Lantero e Marina Plos, che mette già nel mirino gli obiettivi futuri: “Ora prepariamo le ultime gare della stagione, come la Silver Skiff. Questo doppio funziona e chissà cosa potremo fare in futuro”.

A fare festa non è solo la Canottieri Elpis. Federico Garibaldi e Riccardo Burato concludono la loro bellissima gara al quarto posto, poi approfittano della penalità inflitta dai giudici ai francesi di Tolone ed è bronzo per i ragazzi di Andrea Ramella. “Questo non significa che abbiamo vinto la medaglia solo per fortuna sia chiaro – afferma Riccardo Burato-. Fino agli ultimi mille metri eravamo terzi, poi non abbiamo retto e ci hanno sorpassati. Una volta a terra, convinti di essere arrivati quarti, eravamo comunque soddisfatti. Poi abbiamo saputo della squalifica dei secondi e del nostro bronzo e ovviamente siamo stati molto felici. Il Coastal Rowing ha un regolamento molto chiaro e noi abbiamo condotto una gara esemplare, senza alcuna penalità”. Come si prepara una sfida mondiale lo racconta Federico Garibaldi: ‘“Agli scorsi campionati siamo arrivati poco allenati e ne abbiamo pagato le conseguenze. Non volevamo ripetere quella spiacevole esperienza, così ci siamo allenati tanto e i risultati sono arrivati. Non ci siamo allenati tanto in barca perché nel nostro circolo non abbiamo un doppio Coastal, ma la nostra preparazione si è basata principalmente su remoergometro e pesi. Inoltre, essendo abituati a vogare sul mare, non abbiamo avuto mai bisogno di apprendere una tecnica precisa per il Coastal”.

In campo femminile a fare festa è la Sportiva Murcarolo. Benedetta Bellio  si tinge d’argento. “Grande soddisfazione ovviamente per questa medaglia – la felicità di Benedetta -. Per me questa è la seconda partecipazione ai mondiali, dopo Sanremo 2008, ma ho anche fatto numerose esperienze in campo nazionale. Questo evento mi ha permesso di confrontarmi con atlete molto preparate e anche specializzate in questa disciplina. A livello nazionale é stato molto più facile impormi sulle avversarie, qui invece ho dovuto combattere duramente”.  A privarla della possibilità di diventare campionessa mondiale è stata la francese Charlotte Culty: “All’estero ci sono delle società che praticano solo questo tipo di canottaggio – spiega ancora Benedetta Bellio -, che diventa quindi una vera e propria alternativa al cosiddetto canottaggio olimpico. In Italia abbiamo una tradizione ancora abbastanza giovane e questa specialità deve ancora prender piede nel nostro panorama remiero. Il bello è che puoi allenarti in mare in ogni condizione meteo e vogare sulle onde é sempre una grande emozione”.

Ma la splendida giornata della Liguria non finisce qui, c’è gloria anche e soprattutto per il sanremese Giuseppe Alberti (Cus Pavia) che dopo il bronzo di un anno fa ad Istanbul, a Bari conquista il tetto del mondo dopo una sfida molto emozionante con lo spagnolo Alberto Etxarte Zambrano (San Pedrotarra). “Grande regata e davvero molto emozionante – dice Giuseppe Alberti -. Con lo spagnolo eravamo assolutamente allo stesso livello di preparazione fisica, ma la mia esperienza mi ha permesso di sorpassarlo ad ogni giro di boa e tagliare il traguardo prima di lui. Il Coastal é una disciplina bellissima e divertentissima. É accessibile a tutti, anche a chi non ha mai praticato canottaggio. Mi sono avvicinato a questa specialità grazie a mio padre Renato che è stato tra i primi a portare il Coastal in Italia. All’inizio ero molto restio, principalmente per il peso delle barche, ma poi quando ho iniziato ho capito che questa specialità è davvero affascinante”.

Gli altri piazzamenti. Settimo il doppio maschile (Francesco Garibaldi, Fabbi) del Murcarolo, nono il doppio femminile (Simoni, Maddalo) del Rowing Club  San Michele, quinto il quattro di coppia femminile (Chiodaroli, Maccà, Guerisoli, Bixio, tim. Rosso)  della LNI Sestri Levante, undicesimo il quattro di coppia maschile (Bignami, Corbellati, Bisso, Vincenzi, tim. RamellaI) della Canottieri Santo Stefano al Mare.


Matteo Oneto