News

La storia di Ruggiero di Lauria

venerdì 14 Ottobre 2011

La storia di Ruggiero di Lauria

PALERMO, 14 ottobre 2011 – Il club organizzatore dei Campionati del Mare è intitolato a Ruggiero di Lauria (1250-1305), ammiraglio italiano al servizio dei sovrani aragonesi. Figlio di Riccardo signore dell’omonimo feudo, e di Donna Bella, nutrice di Costanza di Hohenstaufen, viene armato cavaliere da don Pietro d’Aragona. È il 1282 quando viene nominato capo della flotta del regno aragonese di Sicilia, insorta contro gli Angioini durante i Vespri Siciliani. Nella notte tra il 3 e 4 settembre 1285 sconfigge Filippo III di Francia l’Ardito.

Combatte l’aspra battaglia del Golfo di Napoli e, dopo la seconda vittoria, Ruggiero, senza l’autorizzazione del re e solo per avidità, vende una tregua al conte Roberto II d’Artois e al cardinale Gerardo Bianchi da Parma. Eletto re di Sicilia nel 1296, Federico III toglie il fondo di Aci ed il relativo castello ai vescovi di Catania e lo concede all’ammiraglio come premio per le sue imprese militari. Però tra il giovane sovrano e Ruggiero si instaura subito un pessimo rapporto e quando quest’ultimo passa dalla parte degli angioini. In seguito Ruggiero si trincera a Castiglione di Sicilia, suo feudo e residenza estiva, dove viene assediato e quindi sconfitto. Ruggiero è arrestato, ma fugge da Palermo e abbandona la Sicilia. I suoi numerosi possedimenti in Sicilia, Calabria e Africa sono subito confiscati da parte di Federico III.

Il 4 luglio 1299, a capo di un’armata angioina composta di quaranta galee, rafforzata da altre trenta, inviate da Giacomo II, sconfigge i siciliani nella battaglia di Capo d’Orlando. Nello scontro periscono e sono catturati più di seimila uomini e ventidue galee della flotta avversaria; nonostante ciò, Federico III riesce a sfuggire alla cattura.

Il 14 giugno 1300, nella battaglia di Ponza, Ruggiero sconfigge la flotta di Federico III, catturando il sovrano e Palmiero Abate. Il re riesce a fuggire, mentre Palmiero muore in prigionia. Il 31 agosto del 1302, con la pace di Caltabellotta che chiude la lunga guerra del Vespro, Ruggiero fa atto di sottomissione a Federico di Sicilia, che perciò gli rende i possedimenti confiscati. Si ritira nella Catalogna e muore a Cocentaina, presso Valencia, nel gennaio del 1305.

Manuel Josè Quintana, storico aragonese ed autore di “Vida de Roger de Lauria”, ci fornisce il miglior ritratto del giovanissimo Ruggiero: “Nessun marinaio, nessun guerriero, lo superò mai nelle virtù militari e navali e nelle tante vittorie. Di statura piuttosto piccola, ma forte; di portamento grave ed equilibrato, dimostrò fin da giovanetto di essere destinato ad un avvenire pieno di dignità, di autorità e di gloria. Nelle manifestazioni competitive, nei tornei, nelle gare, nessuno poteva eguagliarlo e tantomeno superarlo nell’eleganza del suo comportamento, nella sua forza, nella sua destrezza”.

Fonti: Wikipedia e ClubLauria.it