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Paolo Perino, Dal gozzo di Vernazzola al Rotsee

martedì 6 Luglio 2010

Paolo Perino, Dal gozzo di Vernazzola al Rotsee

ROMA, 06 luglio 2010Vado a Vernazzola, prendo il timone del gozzo di mio fratello Enrico”. Primo flash remiero per Paolo Perino, ventiduenne vogatore genovese della Sportiva Murcarolo. “Provo una Jole a 2, sempre all’Urania, con Enrico davanti allo scoglio della spiaggia di Quinto. Prima palata nella storia. Ma non sono ancora un canottiere: per convincermi a iscrivermi a una società ci vuole il medico, a 13 anni il canottaggio sembra fatto su misura per me perché sono alto quasi due metri”.

Nove titoli italiani in nove anni di canottaggio a sedile fisso. “Non sono mai riuscito a vincere il quattro di punta”. Diventa campione d’Italia nel canottaggio olimpico lo scorso 13 giugno a Piediluco. “La prima volta, un sapore speciale perché si tratta di un titolo conquistato assieme ad Alessio Jovanovic, peso leggero che da soli sei mesi rema al Murcarolo. Il primo risultato importante è il secondo posto ai Tricolori Junior del 2004, poi le vittorie al Memorial d’Aloja nel 2006 mi spalancano le porte dei Mondiali Juniores nel doppio insieme all’amico sampierdarenese Kevin Missarelli: nono posto, buttati fuori in semifinali dai futuri campioni mondiali. Che amarezza!”.

A dire il vero, già un anno prima, Paolo scopre cosa significa una regata internazionale: quinto e sesto posto alla Coupe de la Jeunesse di Eton. No, sesto e quinto: è diverso, vuole dire che da sabato a domenica c’è stato un lieve miglioramento – scherza – A parte tutto, esperienze come la Coupe ti aiutano a entrare progressivamente nel canottaggio internazionale ed a capire un po’ quali sono le regole del gioco”.

Nel 2008 sale sul quattro di coppia ai Mondiali Under 23 e nuovamente non riesce a superare lo scoglio della semifinale. Nel 2009 si piazza secondo in doppio ai Tricolori Under 23 con Francesco Malerba, inizia poi il 2010 con il piede giusto vincendo la prima regata nazionale di Piediluco insieme al fratello Enrico. “Vincere in barca con tuo fratello ti fa toccare il cielo con un dito – racconta – Con la mente sono tornato a quell’uscita in Jole a 2 di dieci anni prima…”.

Memorial d’Aloja tra alti e bassi, poi la convocazione per la prima tappa di Coppa del Mondo di Bled. “Purtroppo un infortunio, capitato un paio di giorni prima della conclusione del raduno, condiziona un po’ la mia prestazione: prima con Jean Smerghetto, poi in gara con Domenico Montrone. E’ la mia prima esperienza da Senior, mi spiace solo per l’andamento della finale B perché il verdetto della semifinale è giusto”.

Adesso sarà nuovamente in doppio a Lucerna, stavolta insieme a Luca Agamennoni. “Due medaglie olimpiche, un grandissimo campione. Mi sta insegnando davvero cosa sia il canottaggio olimpico. Ogni giorno mi spiega come rapportare la mia forza, impressa alla pala, alla velocità della barca. Non è poco, è un aiuto molto importante per dare il corretto ritmo alla barca”.

Al suo tecnico Stefano Melegari vuole un gran bene. “Si, perché non è mai soddisfatto. Non si accontenta mai, vorrebbe sempre qualcosa di più pur avendo un buon gruppo di Senior e Pesi Leggeri con cui lavorare. Che dire di un tecnico così? Ha creato il Murcarolo da zero e lo ha portato a essere un club oggetto dell’attenzione dei responsabili della Nazionale. Penso non debba aggiungere altro!”.

Perino studia da Architetto, è appassionato di architettura e vorrebbe avere più tempo “per sciare e fare un po’ di trekking”. I ringraziamenti speciali sono per i genitori Piero e Daniela. “Non mi hanno fatto mancare mai niente, sono sempre presenti a tutte le regate importanti mie e di mio fratello Enrico”.

 
Nelle foto
: Paolo Perino con Domenica Montrone a Bled 2010; Paolo con Kevin Missarelli ai MOndiali Juniores 2006; i fratelli Perino premiati al 1° Meeting Nazionale