News

I progetti ed i sogni di Erika Bello

lunedì 5 Luglio 2010

I progetti ed i sogni di Erika Bello

ROMA, 05 luglio 2010Testimonial Unicef, un impegno a cui tiene molto e che vuole portare avanti insieme al progetto Haiti. Non è sufficiente essere atleta dalla carriera esemplare (la forza di riprendere i remi nel 2006 dopo 10 anni di stop), Erika Bello pensa anche all’opportunità di regalare un sorriso a soggetti meno fortunati di lei e di noi.

Sono in stretto contatto la responsabile Unicef  di Civitavecchia Pina Tarantino,  la mia attività di atleta procederà di pari passo con azioni socialmente e umanamente utili sino a Londra 2012: porterò sempre al collo un cordoncino dell’Unicef al collo ricordando i bambini che non hanno un’infanzia felice e a loro dedicherò una parte dei miei premi”.

Una prova di carattere a Henley nel singolo dove non c’è differenza tra pesi leggeri e Senior. Prima batte l’inglese Marshall, poi si arrende alla statunitense Stone lottando con tutte le sue forze ma quindici chili in meno rispetto all’avversaria si fanno sentire nella parte centrale del percorso.

Lucerna è dietro l’angolo. Erika gareggerà in singolo dopo l’esordio a Bled in doppio con Eleonora Trivella. “Noi PL stiamo crescendo bene, Josy sta costruendo un bel gruppo anche se c’è ancora un po’ di differenza tra noi e le under 23. Maturità ed esperienza fanno ancora la differenza, ma noi ‘veterane’faremo di tutto per aiutare le nostre compagne più giovani a migliorare anche perché sono certa che noi stesse ne trarremo beneficio”.

Ancora sulle giovani. “Le vedo motivate, volenterose e determinate. A Bled, per esempio, Eleonora Trivella ha dimostrato di possedere il giusto carattere. Stanno entrando nella giusta mentalità di allenarsi sempre con la massima concentrazione. Josy è un tecnico molto competente, sa quello che vuole e sta facendo di tutto per inserire nuova linfa”.

A livello mondiale le PL sono in corsa per ridurre il gap dalle rispettive avversarie. “I tempi dei cronometri, a Bled, hanno parlato chiaro: nonostante non abbiamo centrato la semifinale, la prestazione del mio doppio è stata al livello delle finaliste. C’è tempo per lavorare bene in proiezione Londra 2012, siamo serie e abbiamo le carte in regola per pensare a un futuro importante”.

La famiglia è sempre vicina a Erika. Le sorelle Letizia e Michela (protagoniste in Nazionale in due senza sino al 1991), i fratelli Leonardo e Alessandro ma soprattutto Angelo che è allenatore di primo livello, tenente dei Carabinieri e, insieme a Paolo (marito di Erika e ultimogenito di Annarita e Demetrio Bello), le ha comprato la barca dandole i giusti stimoli per ripartire nel 2006. “Posso contare sul loro appoggio al mille per mille e poi ringrazio la Canottieri Lazio che mi fornisce ogni tipo di supporto”. 

Anche la sua città Civitavecchia si fa sentire spesso. “A volte le persone mi fermano per strada e si complimentano con me, sento il loro calore. I miei ringraziamenti vanno anche a Gianfranco Tranquilli, ex allenatore con cui pur non avendo rapporti dal 2006 sono cresciuta molto, ed Enrico Tonal, giornalista che mi segue con professionalità e amicizia”.

Progetti futuri. “Da donna, dico che mi piacerebbe dare alla luce due gemelle oppure un maschio e una femmina.  Non mi dispiacerebbe, poi, diventare insegnante in un centro Fitness o di riabilitazione o aprirne uno presso il nostro Agriturismo a Poggio Martino (Tuscania provincia Viterbo).  Ma adesso penso al presente: sino al 2006, mi sentivo un po’ a metà perché mi mancava molto il canottaggio. Adesso che questo vuoto l’ho ben colmato, voglio centrare un altro importante risultato dopo le medaglie agli Europei”.
 
 

Nelle immagini: Erika in partenza ai Mondiali 2009 di Poznan; Erika sul podio di Lucerna 2006; Erika al 4° carrello del 4 di coppia agli Europei di Brest 2009.