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Mondiali: l’Italia piazza una barca in finale e quattro in semifinale

lunedì 1 Novembre 2010

Mondiali: l’Italia piazza una barca in finale e quattro in semifinale

KARAPIRO (NZL), 01 novembre 2010 – Una barca in finale, quattro in semifinale e cinque ai recuperi: è questo il bilancio dell’Italia del remo alla conclusione delle batterie del Mondiale di Lake Karapiro.

Non cessa il vento lungo il campo di regata neozelandese ma concede una tregua calando d’intensità e consentendo così il regolare svolgimento del programma, compreso il recupero delle regate rinviate ieri.

Il due senza vicecampione d’Europa di Lorenzo Carboncini e Niccolò Mornati si qualifica alla semifinale con il secondo posto in batteria alle spalle dei greci Tziallas e Christou: gli azzurri non sono al cento per cento della loro forma ma, dopo una partenza molto veloce, restano davanti per 1500 metri prima di subire un indolore sorpasso.

Bene anche il doppio leggero di Lorenzo Bertini ed Elia Luini, arrivato in Nuova Zelanda con il preciso obiettivo di dimenticare in fretta la finale degli Europei: prova sicura e composta, i campioni del mondo e padroni di casa Uru e Taylor li precedono di un secondo e mezzo.

Nella stessa specialità Giulia Pollini ed Erika Bello si guadagnano la promozione alla semifinale dopo il recupero concluso in terza posizione, dietro Nuova Zelanda e Belgio: per 1500 metri le ragazze di Josy Verdonkschot mantengono la leadership, poi non forzano e si accontentano di gestire il discorso qualificazione.

Tutto facile per Marcello Miani, padrone assoluto della sua batteria nel singolo pesi leggeri e subito promosso in semifinale. Avanza anche la collega Laura Milani, battuta solo dalla neozelandese Ayling: per la ventiseienne milanese delle Fiamme Gialle, in finale ci sarà la possibilità di ben figurare a un anno di distanza dall’argento di Poznan.

E’ ancora in fase di rodaggio il quattro di coppia (Luca Agamennoni, Simone Venier, Matteo Stefanini, Simone Raineri), soltanto quinto nella gara vinta dall’emergente Croazia: dopo i primi 1000 metri la barca azzurra frena e ora avrà ancora una chance martedì sera per raggiungere la finale.

Manca l’accesso diretto alla semifinale il quattro senza pesi leggeri (Jirka Vlcek, Daniele Danesin, Andrea Caianiello, Martino Goretti): Svizzera e Stati Uniti sono più fluidi e sanno meglio interpretare la situazione di vento a favore.  Stasera (le 10:29 di martedì 2 novembre in Nuova Zelanda) Goretti e compagni affronteranno il recupero.

Troppo ampio il gap tra Gran Bretagna, Francia e l’Italia di Mario Paonessa, Francesco Fossi, Vincenzo Capelli e Andrea Palmisano nel quattro senza. I giovani under 23 azzurri si piazzano al terzo posto non demeritando per coraggio e caparbietà: qualcosa da migliorare nella parte centrale del percorso, buono il finale di gara.

Ai recuperi anche i due doppi: Laura Schiavone ed Elisabetta Sancassani chiudono seste in una gara dove la capovoga bellagina fa ancora molta fatica a causa dei 10 giorni di stop forzato per problemi alla schiena. Sfuma nel finale la qualificazione di Gabriele Cagna e Federico Ustolin, beffati negli ultimi 300 metri dalla Cina.

Stasera, alle 22 e 17 (le 10 e 17 di martedì 2 novembre in Nuova Zelanda), si riprende con i recuperi del due senza pesi leggeri: Luca Motta e Giorgio Tuccinardi affrontano Canada, Stati Uniti e Cina alla ricerca di uno dei due posti per la finale. Alle 23:17 scattano le gare per l’assegnazione delle corsie di due con (Paolo Perino, Pierpaolo Frattini, tim. Andrea Lenzi), quattro di coppia pesi leggeri femminile (Erika Bello, Laura Milani, Enrica Marasca, Deborah Battagin) e maschile (Franco Sancassani, Pietro Ruta, Fabrizio Gabriele, Stefano Basalini) .

Domani, alle 2 e 35, ci saranno i recuperi delle gare Adaptive per il doppio (Silvia De Maria e Daniele Stefanoni) e il quattro con (Daniele Signore, Mahila Di Battista, Luca Agoletto, Lucilla Aglioti, tim. Alessandro Franzetti). “Preliminary race”  anche per Tiziana Leobruni e il quattro con “intellettivi” (Giorgia Indelicato, Carlo Dal Verme, Francesco Borsani, Elisabetta Tieghi, tim. Alessandro Franzetti).