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“Canottieri Gavirate – Mezzo Secolo di Storia – 1960-2010”  I 50 anni del canottaggio a Gavirate rievocati da Ferruccio Calegari

martedì 26 Ottobre 2010

“Canottieri Gavirate – Mezzo Secolo di Storia – 1960-2010”  I 50 anni del canottaggio a Gavirate rievocati da Ferruccio Calegari

MILANO, 26 ottobre 2010 – E’ apparso nei giorni scorsi il libro “Canottieri Gavirate – Mezzo Secolo di Storia – 1960-2010” in cui Ferruccio Calegari rievoca la nascita, sul lago di Varese, della Canottieri Ignis, allora uno dei fiori all’occhiello del Comm. Giovanni Borghi, gran patron della fabbrica degli “elettrodomestici bianchi” cresciuta sulle sponde del lago, che diede vita anche a numerose iniziative nel mondo dello sport. E dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 “esplose” la grande idea di attivare anche una società remiera, per molti anni con la gialla insegna della Ignis ed in seguito, quando la grande industria fu costretta a rivedere i suoi programmi nel mondo dello sport il sodalizio, divenuto nel frattempo “Canottieri Gavirate”, poté proseguire nel suo positivo percorso, divenendo oggi una delle più importanti realtà del canottaggio italiano. Da un paio di anni la “Gavirate” è ai vertici delle classifiche nazionali ed ormai con successo ospita il Centro nazionale dell’ adaptive rowing, il canottaggio per disabili, che esordì alle Paralimpiadi di Pechino vincendo la medaglia d’oro nel quattro con timoniere.

E questa lunga storia è rievocata nei dettagli da Ferruccio Calegari, accennando ai primi pionieri Martinoli e Prina, ricordando lo strepitoso successo nel due senza timoniere dei triestini Petri e Mosetti passati dalla Ginnastica Triestina alla Ignis, conquistando il titolo europeo a Copenaghen nel 1963, periodo in cui il campionato europeo “aperto” agli oltre oceano aveva una valenza mondiale. E Stefano Martinoli, che per anni, dopo l’impegno da atleta ne è stato alla guida tecnica, ricorda con orgoglio:  “Non è presunzione. La Canottieri è nata nel 1960 ed io sono stato il primo atleta della Ignis, giungendo dalla Varese dove avevo segnato la mia carriera agonistica”.

Ed in seguito tanti campioni “nati in casa” ne onorarono l’azione ed il più noto è Elia Luini, che successivamente cambiando casacca ha continuato l’attività di vertice in maglia azzurra.

Uno spaccato di storia e di immagini che ci riporta ad un periodo del pionierismo che con  valore e passione ha accompagnato lo sviluppo del canottaggio italiano. E alla guida tecnica del sodalizio oggi troviamo, ricco di idee, un campione del canottaggio siciliano, Giovanni Calabrese, che con i colori della Gavirate nel 2000 alle Olimpiadi di Sydney vinse il bronzo del doppio ed oggi dispensa la sua tecnica ai giovani varesini, mentre il settore disabili è affidato alla guida di Paola Grizzetti, azzurra alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. E da molti anni alla presidenza c’è Giancarlo Pomati, un appassionato di vecchia scuola oggi talvolta in gara con i “master”.