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Bernardo Nannini, Racice e Singapore nel mirino

mercoledì 4 Agosto 2010

Bernardo Nannini, Racice e Singapore nel mirino

RACICE, 04 agosto 2010 – Marchio di fabbrica Gigi De Lucia. E’ il biglietto da visita di Bernardo Nannini, uno degli ultimi prodotti di una scuola fiorentina che in queste ultime settimane festeggia due titoli mondiali under 23 (i finanzieri Francesco Fossi e Massimiliano Landi nel quattro senza e nel ‘quattro con’) e i successi alla Coupe de la Jeunesse di Pietro Zileri, Andrea Marcaccini e Beatrice Arcangiolini.

“Prova, Bernardo”. Glielo chiede la compagna di classe Lucia Merolla, il primo approccio nell’ora educazione fisica e poi si passa al preagonismo (Cadetti)in riva all’Arno. “Ricordo un penultimo posto a una gara di fondo e un argento in quattro senza” riflette ad alta voce. La categoria Ragazzi non gli riserva subito immense soddisfazioni. “Solo un terzo posto in otto a Sabaudia al Tricolore Società: niente di speciale…”.

Se il 2008 è pallido e bronzo, il 2009 diventa scintillante e d’oro. “Si, vincere i due titoli italiani in quattro senza Junior a Ravenna e in quattro con Ragazzi a Piediluco è stato il coronamento di un inverno di sforzi, un inverno dove mi sono calato nella parte dell’atleta che vuole ottenere risultati. Conquistare il primo posto tra gli Juniores, insieme a Marcaccini, Andreucci e Gattai, è stata davvero una grande soddisfazione. La convocazione alla Coupe de la Jeunesse? Una bella sorpresa, Tenaglia è stato convocato con la Nazionale per Brive La Gaillarde e io sono così salito sul quattro con: come prima esperienza internazionale non posso lamentarmi perché sono arrivati un argento il sabato e un oro la domenica”.

2009 chiuso in bellezza, anche la sua gig a 4 Ragazzi va a segno a San Giorgio di Nogaro. “Davvero non potevo chiedere di più anche se l’appetito viene mangiando…”. Proprio così. Il 2010 inizia sotto il segno del due senza Di Costanzo-Nannini, una bella alchimia che fa la felicità dei loro allenatori e delle loro società. Tutte vittorie, tra gare nazionali e Memorial. “Ci siamo trovati, è proprio il caso di dirlo. A Racice e Singapore mi attendono due prove difficili e allo stesso tempo stimolanti. C’è una gran voglia di fare bene. L’otto deve difendere il suo buon nome avendo raggiunto sempre il terzo o il quarto posto negli ultimi anni. A Singapore, invece, io e Marco dovremo ripetere quanto di buono abbiamo fatto sinora”.

Come raggiungere i grandi obiettivi? “Costanza e testa. Penso siano soprattutto questi gli elementi che ti permettono di andare avanti. il canottaggio ti insegna poi a saper concretizzare il tuo tempo. Lo posso garantire dovendo ogni giorno coniugare gli allenamenti con gli studi al Liceo Classico”. 

 
Nelle immagini: Bernardo Nannini con Marco Di Costanzo e Roberto Bianco (Detlev Seyb ©); Nannini-Di Costanzo al Memorial d’Aloja 2010 (Mimmo Perna ©).