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Matteo Baluganti, Dall’Elba al Mondiale Junior

mercoledì 4 Agosto 2010

Matteo Baluganti, Dall’Elba al Mondiale Junior

RACICE, 04 agosto 2010 – Un gigante sul gozzo, un gigante al remoergometro e, finalmente, un gigante sul quattro di coppia azzurro che partecipa ai Mondiali Junior di Racice. La metamorfosi di Matteo Baluganti, diciotto anni elbano di Portoferraio. Ragazzo di pochissime parole, oggi è in Repubblica Ceca per inseguire il suo sogno insieme a Marco Ferracci, Michele Manzoli e Marco Calamaro. Ieri era uno dei protagonisti del Palio dell’Elba, gara di popolo sentitissima dalle società dell’Isola tesserata per la Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso.

Si fregò pertanto le mani Michele Melis, dirigente del Barbera di Portoferraio, quando scoprì questo Marcantonio: gente dalla forza fisica e psicologica (è il saggio del quattro di coppia secondo i compagni d’equipaggio) ti può permettere di vincere il Palio dell’Elba tutti gli anni. Ma Michele non vuole essere un freno per le possibili ambizioni del ragazzone: oltre il gozzo, ci sono altre strade e una di queste può condurre a vette olimpiche. Sa che può avere molto, ma molto di più. Lo segue con l’affetto di un fratello maggiore, lo sprona a tirare quel remoergometro per migliorare, migliorare e migliorare.

“Ho iniziato a remare sul gozzo nel 2006 e l’esperienza nel canottaggio a sedile fisso mi è servita molta per capire cosa significano fatica e sacrificio. Un’altra mia passione è la pallavolo, ma non si possono fare paragoni con ciò che faccio ora: giocavo in una squadra allenandomi  tre volte a settimana, cosa che faccio anche adesso molto più raramente e solo per divertimento”.

Poi l’incontro con Leonardo Pettinari, il campione del remo azzurro che Michele Melis vede a Bogliasco (luglio 2008) in occasione della Coppa Europa di gozzi. Leo va all’Elba, lo vede all’opera e comincia a fornirgli i primi consigli. Poi i primi viaggi Elba-Pontedera dove a seguirlo è il tecnico Sergio Marrucci. “Per fortuna i miei nonni abitano a Livorno e allora ci sono solo 25 minuti di treno…”. Leonardo è un punto di riferimento importante. “Mi segue sempre, è molto attento a ciò che faccio e voglio ringraziarlo per avermi insegnato molte cose”.

Campione europeo indoor nel 2009 a Roma, una stagione di transizione per capire cosa fare del futuro. Il 2010 è l’anno della volta con la partecipazione al Memorial D’Aloja e i buoni piazzamenti alle regate nazionali. “In raduno i nostri tecnici federali hanno provato diverse soluzioni, giustamente hanno cercato di comporre il quattro di coppia più forte e io sono felice di potermi giocare questa chance”. Terzo carrello. “Come Sartori, il mio idolo: tra l’altro anche lui numero 3…”.