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Massimo Prandini, Allenamenti stile Bebo per il doppio

venerdì 30 Luglio 2010

Massimo Prandini, Allenamenti stile Bebo per il doppio

HAZEWINKEL, 30 luglio 2010 – Una bell’eredità, un compito durissimo. Massimo Prandini, un passato da secondo dell’indimenticabile e mai troppo compianto Eusebio Carando, si ritrova in mano la squadra agonistica. A condividere questa nuova avventura ci sono altri due giovani: per preciso volere della dirigenza, gli insegnamenti di Bebo verranno tramandati dai suoi giovani e quindi un ruolo importante nel futuro lo avranno anche Andrea Messina (stagista nella Nazionale femminile under 23) e Jacopo Palma.

Adesso Massimo sta seguendo il doppio che domani esordirà alla Coupe de la Jeunesse. Francesco Pegoraro (Sisport Fiat) ed Eugenio Senes (Esperia) sono attesi dalla prova del campo. “Questi ragazzi arrivano ad Hazewinkel dopo il buon secondo posto in selezione e un mese di allenamento insieme, l’ultima parte del quale effettuato a Candia a causa della piena del Po – attacca Prandini – Li ho seguiti principalmente io, ma importante è stato il supporto di Roberto Romanini”.

Senes. “Capovoga un pochino da svezzare, sta cominciando a capire come si lavora in un doppio. Pacato ma reattivo”. Pegoraro. “Un bel motore, tenace ma allo stesso tempo nervoso: spesso si fa prendere dalla frenesia e dall’agitazione. Hanno lavorato molto bene a casa, parecchio allenamento stile Carando”.

Ovviamente il discorso non può che andare a finire in quella direzione. E’ ancora fresco il ricordo dell’estremo saluto, toccante e commovente, di Massimo al suo maestro, quel maestro a cui lui mai era riuscito a dare del tu. “Io ho iniziato alla Sisport nel 1999, una breve esperienza da atleta sino al 2003. Poi Bebo mi ha preso sotto la sua ala, nel momento in cui lavoravo per i centri sportivi fitness. Cosa mi ha trasmesso? Principalmente la cultura del lavoro, la tenacia e la necessità di non mollare mai e di credere sempre in ciò che si sta facendo. Alla Sisport Fiat siamo in un periodo di assestamento. Oltre ad Andrea, da qualche giorno c’è anche Jacopo a dare una mano. La nostra squadra conta 34 under 14, 7 Ragazzi, 8 Junior e 8 Under 23. Noi allenatori siamo di essere diversi da Bebo. Per carattere, carisma ed esperienza. Uno come lui è inimitabile, ci si può solo provare ad avvicinarsi al suo valore”.

Un aneddoto. “Ricordo che stavamo mettendo a posto una barca e non riuscivo ad aprire un arrugginito dado da 17. Mi disse di farmi da parte. Ci avrebbe pensato lui. Con quelle manone a tenaglia aprì il dado in un secondo.  E io, in quel momento, mi sono reso conto della sua straordinaria forza. Forza fisica, forza caratteriale, forza in tutto”.