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Carlo Stradella, Un geometra ai remi

giovedì 22 Luglio 2010

Carlo Stradella, Un geometra ai remi

BREST, 22 luglio 2010 – Lui e Marius Wurzel: insieme nella Canottieri Lario, insieme in Nazionale. E’ la terza esperienza internazionale per Carlo Stradella, soprannominato “Stracci” da amici e compagni di squadra dopo la Coupe de la Jeunesse di Groningen 2006 e il Mondiale Juniores di Pechino 2007.

“Il canottaggio è una questione di famiglia anche per me, non solo per Marius che condivide questa passione con le sorelle Claudia e Aurelia. Mio nonno Angelo Tagliabue è infatti socio della Canottieri Lario dal 1970. Io ho iniziato nel 2002, stanco di giocare le solite partitelle di calcio. Avevo bisogno di nuovi stimoli”.

Groiningen 2006. “Alla Coupe abbiamo vinto due finali su due nell’otto interamente targato Lombardia. E dire che in selezione ci siamo tolti la soddisfazione di battere un forte armo campano”. Pechino 2007. “Con me, c’erano Matteo Pinca, Marcello Nicoletti e Andrea Corti. Quarti in quattro senza: Gran Bretagna, Germania e Olanda ci hanno tolto la possibilità di vincere una medaglia a cui tenevamo ma per me l’esperienza in Cina è stata comunque molto positiva. E’ mancata la ciliegina sulla torta ma nel campo di regata delle Olimpiadi 2008 è stata un’emozionante guerra sportiva con tutti i nostri avversar che ricorderò sempre”.

Non solo Pechino, ma anche il pre-Pechino. “Abbiamo preparato le selezioni a Mandello sotto la guida tecnica del mitico Moioli. E’ fantastico, è un allenatore che ti guarda per dieci minuti e sa già quali sono i tuoi difetti e le modalità per cambiarli”.

Fermo nel 2008 per la maturità “e per questioni di testa”, l’anno successivo prende il via la sua attività lavorativa da geometra. “Devo ringraziare il mio capo, Guido Frigerio, per avermi concesso un periodo di pausa per il raduno premondiale. Mi sta lasciando spazio, però martedì riprenderò subito il mio posto in ufficio”.  Del tecnico Fraquelli dice un gran bene. “Dopo il mio stop, mi ha martellato mentalmente affinché riprendessi a remare al più presto. Mi ha insegnato a stare in barca, è stato un bravo atleta ed è ora un capace tecnico oltre a essere un amico”.

Il raduno di Sabaudia, l’opportunità per sviluppare ulteriormente “l’assieme” del due senza che lo vede a Brest insieme a Marius Wurzel. “E’ passato troppo in fretta, nelle ultime due settimane abbiamo sofferto troppo il caldo: in Bielorussia abbiamo trovato un campo di regata molto bello e veloce, anche la struttura del centro sportivo è moderna e funzionale”.