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Brest: risultati e resoconti BATTERIE

giovedì 22 Luglio 2010

Brest: risultati e resoconti BATTERIE

BREST, 22 luglio 2010 – A Brest (Bielorussia) la FISA ha deciso di sospendere le batterie dopo un violento temporale abbattutosi sul fiume Mukhavets nel corso della terza batteria del doppio pesi leggeri. Niente gare oggi per il doppio leggero Sacchini-Babboni, per il quattro senza leggero (Amarante, De Maria, Motta, Regalbuto), per il quattro di coppia femminile (Ferrarini, Bertolasi, Palma, Calabrese), per il quattro di coppia (Miccoli, Perino, Cardaioli, Vicari) e l’otto (Ferrarese, Martini, Addabbo, Infimo, Parlato, De Cristofaro, Peretti, Micheletti, tim. Vitucci).

Per il momento, la situazione delle sedici barche azzurre è la seguente: in finale quattro con e quattro di coppia leggero femminile, in semifinale quattro di coppia leggero, quattro senza e due senza leggero, ai recuperi singolo, singolo leggero, doppio, doppio femminile, due senza e quattro senza femminile.

Dopo la riunione dei team manager prevista per le 17 (18 ora bielorussa), verranno comunicate le decisioni della giuria arbitrale in merito al programma della giornata di domani dove verranno recuperate le dodici batterie ancora da disputare.

 

Doppio Pesi Leggeri Maschile (il primo in semifinale, gli altri ai recuperi)
Super partenza degli azzurri che dopo i primi 500 metri sono davanti alla Spagna (1”48), vantaggio che si riduce leggermente (91 centesimi) a metà gara. Poi Davide Babboni e Tommaso Sacchini decidono che di terminare la loro gara, complice un bell’allungo degli spagnoli che vanno in testa. Non oppongono resistenza, la gara diventa un allenamento per il recupero del giorno dopo.
(b4)
1) ESP (Daniel Sigurjoersson Benet, Arnau Bertran Sastre) 6’33”19 2) CZE (Petr Cabla, Adam Kapa) 6’41”57 3) BEL (Vincent Perot, Gilles Poysat) 6’45”27 4) UKR (Vitaliy Ushkanov, Maksim Myek) 6’48”25 5) ITA (Tommaso Sacchini, Davide Babboni) 6’55”63.
(b1)
1) GER (Clemens Huebler, Matthias Arnold) 6’35”20, 2) BLR (Dzmitry Miahkov, Siarhei Bohush) 6’39”09, 3) AZE (Javid Afandiyev, Igor Khmara) 6’40”20, 4) AUS (Edward De Carvalho, Adam Kachyckyj) 6’44”56, 5) LTU (Vytautas Sadauskas, Arturas Truksinas) 6’45”31, 6) CRO (Nickol Udovicic, Vedran Radonic) 6’48”08.
(b2)
1) GRE (Panagiotis Magdanis, Eleftherios Konsolas) 6’38”41, 2) DEN (Peter Noerlem, Andreas Ramboel) 6’39”43, 3) RUS (Artur Pavlov, Oleg Yamkovskiy) 6’45”37, 4) ROU (Florin Poienariu, Teodor-Alexandru Oros) 6’54”51, 5) USA (Nicholas Trojan, Alexander Burjakowsky) 6’59”16, 6) MDA (Mihail Popov, Alexandr Tufaniuk) 7’06”83.
(b3)
1) GBR (Benjamin Rowe, Kieren Emery) 6’40”25, 2) BUL (Lyubomir Gospodinov, Vassil Vitanov) 6’43”25, 3) SWE (Oskar Russberg, Dennis Bernhardsson) 6’46”70, 4) HUN (Zoltan Reuesz, Zoltan Bartha) 7’00”97, 5) POR (Joao Oliveira Da Silva, Jorge Correia Carvalho) 7’01”31.

Quattro senza Maschile (i primi 3 in semifinale, gli altri ai recuperi)
Gran Bretagna e Italia (Mario Paonessa, Francesco Fossi, Vincenzo Maria Capelli, Andrea Palmisano) subito protagoniste e separate da 47 centesimi dopo i primi 500 metri. Dietro il vuoto, Romania e Slovenia abbondantemente staccate. 84 centesimi ai 1000, solo 4 ai 1500. All’Italia manca ancora il finale di gara ma probabilmente gli ultimi 500 metri al trotto sono una scelta calcolata in proiezione semifinale.
(b1)
1) GBR (Nathaniel Reilly-O’donnell, Matthew Rossiter, George Nash, Constantine Louloudis) 6’11”17, 2) ITA (Mario Paonessa, Francesco Fossi, Vincenzo Capelli, Andrea Palmisano) 6’18”07, 3) ROU (Alexandru Deaconescu, Aurelian Stoica, Stefan Pop, Leon Pop) 6’21”06, 4) SLO (Ales Zupan, David Jurse, Gasper Mocnik, Andraz Borstnar Vasle) 6’22”82, 5) CRO (Tomislav Holi, Stjepan Matic, Josip Maretic, Zvonimir Batinic) 6’36”98.
(b2)
1) GER (Kevin Rakicki, Michael Waschto, Maximilian Hinkel, Michael Schirmer) 6’17”24, 2) USA (Evan Cassidy, Alex Syverson, Nicholas Jordan, Dane Mc Fadden) 6’18”25, 3) LTU (Marius Ralickas, Jonas Karalius, Ernestas Zarskis, Dovydas Balsys) 6’29”54, 4) BLR (Mikalai Sharlap, Artsiom Kiseliou, Mikhail Askerka, Dzianis Shekh) 6’32”81, 5) IRI (Vahid Johari, Farzad Karbalaygholizadeh, Saeid Adeli, Yaser Rahmatipour) 6’53”53.
(b3)
1) CZE (David Szabo, Jakub Koloc, Jan Pilc, Petr Melichar) 6’13”65, 2) ESP (Alexander Sigurbjoensson Benet, Juan Garcia, Manuel Moron Romero, Antonio Guzman) 6’18”41, 3) AUS (William Lockwood, Alexander Fowler, Nicholas Purnell, Dominic Grimm) 6’21”43, 4) ARG (Claudio Salinas, Guillermo Groh, Francisco Esteras, Agustin Diaz) 6’30”65.

Doppio Femminile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Solo la prima barca classificata accede alla finale. Ci prova l’Estonia, ma è un fuoco di paglia spento immediatamente dalla prepotente avanzata delle statunitensi Rebecca ed Elizabeth Dondald. Federica Menegatti e Giulia Longatti recuperano bene dopo una partenza lenta, scalzano Estonia e Ungheria presentandosi al secondo posto ai 1500 (2”59 dagli Stati Uniti). Sulla carta il valore delle azzurre è inferiori ma loro si giocano sino al fondo la chance di passaggio alla finale. La vittoria va però agli Stati Uniti con 2”30 su Longatti e Menegatti.
(b2)
1) USA (Rebecca Donald, Elizabeth Donald) 7’30”38, 2) ITA (Federica Menegatti, Giulia Longatti) 7’32”68, 3) HUN (Evelyn Toth, Beata Saska) 7’38”25, 4) EST (Koidu Killing, Helen Tinkus) 7’48”40.
(b1)
1) BLR (Katsiaryna Shliupskaya, Tatsiana Kukhta) 7’08”04, 2) GER (Julia Lepke, Lisa Schmidla) 7’09”55, 3) ROU (Andreea Boghian, Irina Dorneanu) 7’21”07, 4) LAT (Liene Stuberovska, Vineta Moca) 7’42”97

Due senza Maschile (i primi tre in semifinale, gli altri ai recuperi)
Sempre quarti i lariani Carlo Stradella e Marius Wurzel, sempre attaccati alla Romania che nel finale approfitta della stanchezza dell’Ucraina (anch’essa qualificata). Il Canada vince senza soffrire. A Stradella e Wurzel manca soprattutto lo sprint negli ultimi 500 metri, necessario per insidiare chi stava davanti a loro. Domani, nei recuperi, serve un altro smalto.
(b1)
1) CAN (Anthony Jacob, Conlin Mccabe) 6’46”21, 2) ROU (Ionut Minea, Marius Luchian) 6’50”71, 3) UKR (Oleg Grigoryev, Andrii Lytvyniuk) 6’53”43, 4) ITA (Carlo Stradella, Marius Wurzel) 6’55”84, 5) USA (Benjamin Johnson, Henry Moore) 7’14”60.
(b2)
1) FRA (Benoit Brunet, Matthieu Moinaux) 6’46”10, 2) SRB (Igor Lucic, Luka Djordjevic Ii) 6’48”72, 3) ARG (Ivan Carino, Remo Lanzoni) 6’53”75, 4) BLR (Yauhen Aliakhnovich, Ihar Pashevich) 6’59”79.
(b3)
1) RSA (John Smith, Lawrence Brittain) 6’41”81, 2) GER (Carl Nicolai Juergens, Alexander Egler) 6’44”76, 3) HUN (Adrian Juhasz, Bela Simon Jr) 6’56”15, 4) BUL (Danail Dimitrov Ii, Kristian Vasilev) 7’07”13.

Singolo Maschile (il primo in semifinale, gli altri ai recuperi)
Daniele Zona tiene testa al tedesco Schulze nei primi 500 metri ma il passo dell’avversario è più potente. Poco meno di quattro secondi a metà gara, divario piuttosto importante ma Zona riesce a tenere ben dietro il rumeno Moraru e lo slovacco Legeny. Secondo posto consolidato, a 4.22 da Schulze. Zona ai recuperi.
(b1)
1) GER (Karl Schulze) 7’08”40, 2) ITA (Daniele Zona) 7’12”63, 3) ROU (Marian Moraru) 7’15”90, 4) SVK (Peter Legeny) 7’24”32, 5) FIN (Robert Ven) 7’25”61, 6) GEO (Mikheil Ejoshvili) 7’28”19.
(b2)
1) SLO (Janez Zupan) 7’07”46, 2) NED (Dirk Uittenbogaard) 7’07”83, 3) BUL (Georgi Bozhilov) 7’22”95, 4) SUI (David Aregger) 7’26”94, 5) LTU (Nerijus Vasiliauskas) 7’32”25.
(b3)
1) RUS (Maxim Zhemaldinov) 7’12”98, 2) LAT (Kristaps Cirulis) 7’16”02, 3) USA (Brendan Mc Ewan) 7’18”12, 4) HUN (Domonkos Szell) 7’21”21, 5) BLR (Vitaly Horshva) 7’41”54.
(b4)
1) AZE (Aleksandar Aleksandrov) 6’59”80, 2) GRE (Stergios Papachristos) 7’00”87, 3) BEL (Bram Dubois) 7’13”74, 4) UKR (Mykyta Kashko) 7’34”47, 5) PER (Eduardo Linares Ruiz) 7’39”73.

Quattro di coppia Pesi Leggeri Maschile (i primi tre in semifinale, gli altri ai recuperi)
E’ un’incognita l’Italia, causa la sostituzione di Alin Zaharia (infortunio alla mano sinistra) con Alessio Jovanovic. Con lui ci sono anche Matteo Buzzi, Mitja Zobec e Andrea Cereda (campione mondiale uscente). In questo caso, caparbietà e determinazione vanno oltre ogni difficoltà d’assieme e tecnica. Gara interpretata in modo perfetto. La Svizzera è l’avversario più temibile, l’Italia mette subito la punta davanti: 2.18 dopo i primi 500 metri, 2.92 dopo i 1000. Sale il numero di palate al minuto, sale il vantaggio: oltre secondi ai 1500, poi il comprensibile calo di prestazione per non disperdere troppa forza in vista della semifinale. 6.06.73 all’arrivo per l’Italia.
(b2)
1) ITA (Alessio Jovanovic, Mitja Zobec, Andrea Cereda, Matteo Buzzi) 6’06”73, 2) SUI (Nicolas Roth, Daniel Wiederkehr, Vincent Giorgis, Nicola Edelmann) 6’08”43, 3) DEN (Nicolai Skjoelstrup, Jens Bakhoej, Andrej Bendtsen, Jens Nielsen) 6’09”61, 4) CZE (Ales Susky, Jiri Faber, Jakub Atarsia, Milan Viktora) 6’10”95, 5) BLR (Artur Kovalevski, Aliaksandr Miazhennikau, Anton Melikhau, Uladzislau Nizhnikau) 6’23”29.
(b1)
GER (Michael Etzkorn, Julius Peschel, Jonas Wagner, Konstantin Steinhuebel) 6’00”49, 2) IRL (Niall Kenny, Michael Maher, Mark O’donovan, Justin Ryan) 6’01”75, 3) GRE (Michail Mordos, Georgios Konsolas, Nikolaos Afentoulis, Theodosios Travlos) 6’02”89, 4) FRA (Lucas Dehove, Maxime Labarthe, Jeremy Monternault, Clement Fonta) 6’04”16, 5) SVK (Marek Reznak, Matej Smida, Daniel Kraic, Michal Clementis) 6’32”71.
(b3)
1) GBR (Zak Lee-Green, Sam Scrimgeour, Jamie Watson, Carl Delaney) 6’04”75, 2) CAN (Kevin Mitchell, Renaud Garon Gendron, Thomas Watson, Kristjan Joubert) 6’07”54, 3) NED (Marcel Van Delden, Daan Weide, Franciscus Goutier, Allard Van Den Hoven) 6’09”76, 4) POL (Milosz Jankowski, Filip Fulara, Artur Mikolajczewski, Pawel Cieszkowski) 6’11”29, 5) USA (Tobin Mc Gee, John Redos, Erich Schultze, Steven Cutler) 6’20”39.

Quattro di coppia Pesi Leggeri Femminile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Bravissime! Le azzurre conquistano il massimo risultato con il minimo sforzo. E’ abissale la differenza tra l’armo di Giulia Pollini, Sabrina Noseda, Eleonora Trivella e Deborah Battagin rispetto a Francia, Australia e Bielorussia. Oltre sei secondi ai 1000 metri sui francesi, secondi che diventano 7.42 al traguardo. Successo Italia in 6.38.58, nell’altra batteria Germania prima in 6.41.43. L’Italia è già in finale, già questo è un miglioramento considerato che nel 2009 a Racice il nostro quattro di coppia pesi legger femminile uscì ai recuperi.
(b1)
1) ITA (Giulia Pollini, Sabrina Noseda, Eleonora Trivella, Deborah Battagin) 6’38”58, 2) FRA (Charlotte Culty, Sara Prochasson, Carmen Mulot, Rachel Jung) 6’46”00, 3) AUS (Gabrielle Kukla, Alexandra Hayes, Annabel Gibson, Hannah Jansen) 6’47”51, 4) BLR (Palina Tsishkevich, Hanna Bandarevich, Sniazhana Tsishkevich, Alesia Snarskaya) 6’58”50.
(b2)
1) GER (Merle Schaefer, Nora Wessel, Leonie Pless, Kaja Brecht) 6’41”43, 2) JPN (Aki Ochi, Michi Sugihara, Yuki Nakayama, Naoko Misoka) 6’41”98, 3) USA (Devery Karz, Lauren Nelson, Elizabeth Robinson, Kimberly Hopewell) 7’03”04.

Due senza Pesi Leggeri Maschile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
Marcello Nicoletti e Matteo Pinca partono a razzo seminando Stati Uniti e Brasile. Un margine di un secondo e mezzo dopo i primi 500 metri, una forbice destinata ad allargarsi: quasi tre secondi dopo i primi 1000 metri, Pinca e Nicoletti procedono a 38 colpi mantenendo sino poco oltre metà gara questo ritmo, momento in cui la qualificazione in semifinale è nel ghiaccio. 6.49.48 è il tempo finale. Nelle altre batterie vittorie per Australia (6.52.98), Olanda (6.39.38) e Irlanda (6.54.86).
(b3)
1) ITA (Marcello Nicoletti, Matteo Pinca) 6’49”48, 2) USA (Christian Klein, Michael Kerrigan) 6’52”51, 3) BRA (Renato Azevedo, Willian Karllos Giaretton) 7’02”43, 4) CAN (Stuart Taylor, Eric Woelfl) 7’11”65, 5) UKR (Oleksandr Zlobynets, Igor Mendel) 7’25”72.
(b1)
1) AUT (Michael Stichauner, Alexander Chernikov) 6’52”98, 2) HUN (Peter Bartfai, Peter Vermes) 6’57”22, 3) ARG (Elias Lupo, Rodrigo Gandola) 7’11”18, 4) LTU (Mantas Leknius, Petras Leknius) 7’24”44, 5) GEO (Iosebi Baiashvili, Georgi Topuria) 7’41”54.
(b2)
1) NED (Vincent Muda, Tycho Muda) 6’39”38, 2) FRA (Charles Breschet, Edouard Jonville) 6’41”17, 3) RUS (Alexander Chaukin, Yuriy Pshenichnikov) 6’49”34, 4) GER (Yannic Corinth, Lasse Antczak) 7’14”85, 5) CRO (Josip Brusic, Marijan Filipovic) 7’26”86.
(b4)
1) IRL (Peter Hanily, Anthony English) 6’54”86, 2) HKG (Chiu Mang Tang, Ki Cheong Kwan) 6’59”95, 3) MDA (Alexandr Bucico, Dmitri Bezdetnii) 7’11”77, 4) BLR (Maksim Hryshyn, Maksim Daniliuk) 7’16”45.

Singolo Pesi Leggeri Maschile (il primo in semifinale, gli altri ai recuperi)
Leonardo Boccuni disputa una buona prima parte di percorso: 1000 metri attaccato all’inglese Chambers (solo 28 centesimi tra i due), poi vengono a galla i valori di chi tira le fila della regata e Leonardo depone ben presto le armi. Lo passa anche il francese Pilat, meglio risparmiare preziose energie in vista del recupero di domani considerata l’impossibilità di raggiungere Chambers.
(b1)
1) GBR (Peter Chambers) 7’05”99, 2) FRA (Alexandre Pilat) 7’10”62, 3) ITA (Leonardo Boccuni) 7’25”76, 4) ALG (Sid Boudina) 7’26”82, 5) GEO (Lasha Motiashvili) 7’28”38, 6) BLR (Andrei Zubets) 8’03”93.
(b2)
1) BRA (Ailson Silva) 7’05”63, 2) GER (Christian Hochbruck) 7’09”89, 3) NED (David Ten Napel) 7’21”46, 4) TUR (Bayram Sonmez) 7’24”49, 5) UKR (Ruslan Momot) 7’28”92, 6) ARG (Federico Reggiardo) 7’40”70.
(b3)
1) BEL (Hannes Obreno) 7’07”50, 2) USA (John Graves) 7’12”87, 3) SUI (Michael Albisser) 7’15”22, 4) CHI (Francisco Ruiz Gavilan) 7’20”18, 5) JPN (Itaru Yoshihara) 7’30”37, 6) ANG (Andre Matias) 7’52”40.
(b4)
1) IRI (Mohsen Shadi Naghadeh) 7’03”29, 2) DEN (Emil Laursen) 7’13”85, 3) BUL (Nedelcho Vasilev) 7’18”33, 4) TUN (Aymen Mejri) 7’27”32, 5) PER (Renzo Leon Garcia) 7’39”21, 6) ALB (Edy Theka) 8’24”37.

Quattro con Maschile (i primi 2 in finale, gli altri ai recuperi)
Sostanza, grinta e carattere nella batteria di Massimiliano Landi, Emanuele Liuzzi, Rosario Agrillo e Simone Ponti (tim. Pietro Vitucci). Questi tre elementi si toccano con mano al di là della vittoria. Partenza decisa, palata non ancora totalmente fluida ma comunque molto efficace. Sono 71 i centesimi di vantaggio sulla Nuova Zelanda (campione del mondo) a metà gara, Gran Bretagna a 4.34. Ai 1500 i kiwi concentrano i loro sforzi sulla possibilità di detronizzare Ponti&C, anche a causa del prevedibile serrate inglese che potrebbe costar loro la seconda posizione. Ma l’Italia possiede ancora importanti energie, difende bene la prima posizione e chiude in 6.12.44 con 88 centesimi di vantaggio sulla Gran Bretagna. Nuova Zelanda ai recuperi.
E’ dell’Italia il tempo migliore: nell’altra batteria accedono alla finale la Germania (6.15.88) e il Canada (6.18.64).
(b2)
1) ITA (Massimiliano Landi, Emanuele Liuzzi, Rosario Agrillo, Simone Ponti, Pietro Vitucci) 6’12”44, 2) GBR (Andrew Holmes, Thomas Clark, Ertan Hazine, Patrick Lapage, Max Gander) 6’13”32, 3) NZL (Finau Sele, Tobias Wehr-Candler, Adam Tripp, David Mabbott, Ivan Pavich) 6’13”45, 4) BLR (Mikhail Kabral, Aliaksandr Rubanau, Artur Kokhnenka, Artsiom Parukau, Andrei Katsiashou) 6’31”94.
(b1)
1) GER (Kay Rueckbrodt, Milan Dzambasevic, Jann-Edzard Junkmann, Hannes Ocik, Tim Berent) 6’15”88, 2) CAN (James Clinton, Blake Parsons, James Lewis, Josh Morris, Ronan Sabo-Walsh) 6’18”64, 3) UKR (Pavlo Prykhodko, Mykola Balandin, Ivan Balandin, Anatoliy Vasylyev, Vladyslav Nikulin) 6’19”25, 4) CRO (Stjepan Piric, Vjekoslav Kolobaric, Tomislav Rubinjoni, Bojan Malic, Niko Doklestic) 6’26”25, 5) USA (Benjamin Dann, Joseph Ledvina, Patrick Kenny, Michael Grose, Kereeti Pisapati) 6’26”42.
(b3)
 

Quattro senza Femminile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Non è al cento per cento la barca azzurra e si vede. Ieri Veronica Pizzamus (vicecampionessa mondiale in questa specialità) non si è allenata causa indisposizione. Oggi le statunitensi dominano la batteria transitando ai 1000 con 2.28 sull’Olanda e quasi sei secondi su Laura Basadonna, Veronica Pizzamus, Gioia Sacco e Marta Novelli. Il distacco dalle prime due imbarcazioni cresce sensibilmente, probabilmente anche perché l’Italia decide di giocarsi le sue carte migliori nel recupero. Passano gli Stati Uniti (6’43”37) e, nell’altra batteria, l’Australia (6’46”02).
(b2)
1) USA (Michaela Strand, Hannah Malvin, Julianne Smith, Sara Hendershot) 6’43”37, 2) NED (Marjolein Van Velthuijsen, Rianne Schoo, Elisabeth Hogerwerf, Esmee Ettema) 6’51”76, 3) ITA (Laura Basadonna, Veronica Pizzamus, Gioia Sacco, Marta Novelli) 7’00”49, 4) UKR (Kateryna Rayevska, Anna Bondar, Maryna Kolyesnyk, Kateryna Kolesnykova) 7’26”88.
(b1)
1) AUS (Mary Connelly, Renee Chatterton, Peta White, Jessica Molsher – Jones) 6’46”02, 2) GER (Mona Benger, Lea-Kathleen Kuehne, Kathrin Ketterer, Constanze Duell) 6’47”81, 3) GBR (Jenny Arnold, Monica Relph, Lottie Howard-Merrill, Polly Swann) 6’49”32, 4) BLR (Marharyta Krechka, Anastasiya Skrobut, Maryna Maslava, Natallia Koshal) 6’58”92.

Doppio Maschile (il primo in semifinale, gli altri ai recuperi)
Gabriele Cagna e Federico Ustolin affrontano la batteria con la giusta mentalità. Vanno subito all’attacco, transitano in prima posizione ai 500 e ai 1000 metri: ammonta a 16 centesimi il vantaggio su Johannesen e Peter, la maggiore potenza dei tedeschi viene espresse nella seconda parte del percorso dove gli azzurri accusano tre secondi di ritardo (6.31.82 contro il 6.28.81 della Germania) e vengono così rimandati al recupero di domani. Mai in gara per la prima posizione Belgio, Danimarca, Svezia e Stati Uniti. Nelle altre tre batterie passano Nuova Zelanda (6’27”86), Lettonia (6’17”41) e Slovenia (6’29”77).
(b3)
1) GER (Eric Johannesen, Sebastian Peter) 6’28”81, 2) ITA (Gabriele Cagna, Federico Ustolin) 6’31”82, 3) BEL (Damien Van Durme, Izaak Vandenbussche) 6’37”55, 4) DEN (Michael Ludwigsen, Mikkel Jacobsen) 6’38”18, 5) SWE (Pontus Gustavsson, Dennis Gustavsson) 6’44”29, 6) USA (Andrew Gallagher, Erich Hanxleden) 6’49”24.
(b1)
1) NZL (Karl Manson, Robert Manson) 6’27”86, 2) UKR (Dmytro Mykhay, Anton Zayets) 6’31”28, 3) ROU (Mihai Samson, Andrei Radion) 6’32”17, 4) EGY (Nour El Din Hassanein, Moustafa Fathy) 6’36”20, 5) ISR (Dani Fridman, Oleg Gonorovski) 6’36”92, 6) KOR (Dongyong Kim, Hwigwan Kim) 6’40”86.
(b2)
1) LAT (Lauris Sire, Dairis Adamaitis) 6’17”41, 2) LTU (Saulius Ritter, Rolandas Mascinskas) 6’17”59, 3) HUN (Szilveszter Elekes, Aron Kelemen) 6’40”06, 4) ESP (Jon Carazo Tobar, Miguel Ruiz Garcia) 6’41”68, 5) URU (Santiago Menese Camargo, Jhonatan Esquivel) 6’47”39, 6) CRO (Ivan Rom, Sven Bohnec) 6’50”24.
(b4)
SLO (Ziga Pirih, Andraz Krek) 6’29”77, 2) AUT (Alexander Leichter, Max Quissek) 6’34”87, 3) NOR (Bjoern-Jostein Singstad, Truls Albert) 6’35”80, 4) GRE (Dionysios Angelopoulos, Konstantinos Douflias) 6’36”33, 5) BLR (Maksim Shauchenka, Andrei Brouka) 6’36”83, 6) IRI (Alireza Atabaki, Seyedmojtaba Shojaei) 6’48”81.

 
ALTRI RISULTATI
 

Doppio Pesi Leggeri Femminile (i primi tre in semifinale, gli altri ai recuperi)
(b1)
1) NZL (Lucy Strack, Julia Edward) 7’16”50, 2) GER (Helke Nieschlag, Sina Burmeister) 7’17”51, 3) NED (Sara Papineau Salm, Lieve Leijssen) 7’33”72, 4) CRO (Helena Pavkovic, Anja Svecarovski) 7’36”87, 5) RUS (Natalia Korobova, Natalia Zakharova) 7’41”05.
(b2)
1) CAN (Patricia Obee, Elizabeth Fenje) 7’23”54, 2) IRL (Claire Lambe, Sarah Dolan) 7’27”72, 3) ESP (Veronica Garcia Mulet, Laura Terradas) 7’32”85, 4) DEN (Christina Pultz, Sarah Christensen) 7’33”31, 5) ROU (Simona Avadanei, Mihaela-Adnana Costanceanu) 7’46”29.
(b3)
1) GRE (Triantafyllia Kalampoka, Christina Giazitzidou) 7’18”02, 2) SWE (Emma Fred, Cecilia Lilja) 7’21”62, 3) GBR (Katherine Copeland, Charlotte Burgess) 7’22”78, 4) USA (Sarah Keller, Elizabeth Bates) 7’25”07, 5) IRI (Nazanin Malaei, Homeira Barzeger Tamrin) 7’47”70.

Due senza Femminile (i primi due in finale, gli altri ai recuperi)
(b1)
ROU (Adelina Cojocariu, Nicoleta Albu) 7’29”30, 2) BUL (Kristina Boncheva, Luiza-Mariya Rusinova) 7’33”13, 3) GER (Nadja Drygalla, Anne-Sophie Agarius) 7’33”92, 4) RUS (Elena Kuznetsova, Ksenia Goloshchapova) 7’47”23, 5) UKR (Natalia Natoka, Iuliia Gryn) 7’55”30.
(b2)
1) USA (Ashley Kroll, Felice Mueller) 7’22”56, 2) RSA (Claire – Louise Bode, Kate Christowitz) 7’39”61, 3) NED (Lisanne Van Geffen, Lies Rustenburg) 7’45”82, 4) BEL (Evelien Ameel, Clara Francois) 8’00”99.

Singolo Femminile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
(b1)
1) POL (Natalia Madaj) 7’41”61, 2) USA (Lindsay Meyer) 7’43”81, 3) CZE (Denisa Cvancarova) 7’57”08, 4) GER (Ulrike Toerpsch) 8’01”31, 5) NED (Nicole Beukers) 8’04”97, 6) LAT (Liene Kazoka) 8’13”89.
(b2)
1) LTU (Donata Vistartaite) 7’37”05, 2) BLR (Tatsiana Kukhta) 7’48”75, 3) AZE (Iskra Angelova) 7’57”65, 4) RUS (Mayya Reznikova) 8’02”56, 5) ESP (Virginia Diaz Rivas) 8’06”61, 6) GRE (Konstantina Kourkoumpa) 8’11”78.
(b3)
1) NOR (Tale Gjoertz) 7’50”13, 2) EST (Kaisa Pajusalu) 7’51”10, 3) GBR (Rosamund Bradbury) 7’59”26, 4) SRB (Ivana Filipovic) 8’00”09, 5) IRL (Lisa Dilleen) 8’05”71.

Singolo Pesi Leggeri Femminile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
(b1)
1) KAZ (Aelexandra Opachanova) 8’02”85, 2) PAR (Gabriela Mosqueira) 8’03”30, 3) DEN (Sarah Juergensen) 8’06”51, 4) SVK (Barbora Sagova) 8’12”54, 5) HUN (Dorottya Karacsony) 8’29”21, 6) ISR (Chen Oshri) 8’31”81.
(b2)
1) JPN (Atsumi Fukumoto) 7’52”96, 2) NZL (Leah Stanley) 7’54”47, 3) AUT (Stefanie Borzacchini) 7’58”60, 4) NOR (Anna Skaarnaes-Moldestad) 8’04”24, 5) CAN (Catherine Bouchard-Pilote) 8’09”43, 6) RSA (Kirsten Mccann) 8’11”33.
(b3)
1) BLR (Alena Kryvasheyenka) 7’51”87, 2) GER (Lena Bieber) 8’01”23, 3) SUI (Angelina Casanova) 8’06”84, 4) USA (Emily Boucher) 8’08”51, 5) ARG (Priscila Beraldo) 8’14”72.