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Seconda esperienza mondiale per Deborah Battagin (Monate)  Intervista all’allenatore Federico Peluffo.

mercoledì 21 Luglio 2010

Seconda esperienza mondiale per Deborah Battagin (Monate)  Intervista all’allenatore Federico Peluffo.

MONATE, 21 luglio 2010 –

* Deborah ai mondiali: sicuramente una grande soddisfazione per te e per la Canottieri Monate

– Certamente! soprattutto perchè Deborah ha iniziato ed è cresciuta con me qui, mi capita di sorridere rivedendo i primi filmati degli allenamenti quando ancora in singolo strisciava le pale sull’acqua.

* Ma non è la sua prima esperienza in azzurro, vero?

– Esatto, è il secondo mondiale a cui prende parte, nel 2008 era stata singolista ai mondiali Junior a Linz.

* Quali differenze vedi tra questo mondiale e quello di Linz

– A Linz due anni fa ha pagato soprattutto l’inesperienza. Era stato il primo appuntamento internazionale “serio” a cui aveva partecipato. E’ vero che l’anno prima aveva preso parte alla coupe della juenesse, ma il fatto che fosse a Varese e che gli equipaggi non venissero preparati a livello federale aveva portato poco in termini di esperienza. A Linz era arrivata tredicesima facendosi passare poco prima del traguardo ai recuperi, poteva meritare di più, e l’ha dimostrato poi dominando sia la sua semifinale C/D che poi la finale C.

* Ora invece il suo bagaglio di esperienza è diverso?

– l’anno scorso, con il salto di categoria è stato un po’ un anno di transizione, non ha partecipato ad eventi internazionali di rilievo, ed in accordo con il CT Josy abbiamo deciso di lavorare per rientrare nei pesi leggeri. Non è quindi tanto l’esperienza sui campi internazionali che è cambiata, quanto invece la sua fiducia nel vedere i progressivi miglioramenti portati dall’allenamento e la maggior consapevolezza dei suoi mezzi e delle sue possibilità.

* Quindi questo mondiale lo affronta con uno spirito diverso?

– Credo di si. Io ci vedo più grinta e decisione; certamente si sente meno allo sbaraglio, anche grazie al fatto di essere su una barca lunga: si sa che la sinergia dell’equipaggio e del gruppo danno forza! E il fatto che sia stata scelta come capovoga le ha dato un bella iniezione di fiducia. Oggi da Brest mi ha scritto che la vigilia la vive con tranquillità.

* Ultima domanda: hai nominato il CT Josy Verdonkschot, ti sembra che il lavoro svolto in società e quello fatto in federazione sia in sintonia?

– Deve essere così! se si va in direzioni divergenti non si arriva da nessuna parte. Trovo valido il programma di allenamento proposto dalla Federazione, facilmente applicabile anche in società, e mi trovo molto bene con Josy e Andrea, sempre disponibili al dialogo e al confronto. Io posso parlare per il settore femminile, ma mi auguro che sia così anche per gli altri. E’ indispensabile questa collaborazione in quanto un atleta, anche di livello internazionale, lavora e cresce soprattutto nell’ambito della sua società, ma qui si deve preparare anche a gareggiare su campi gara di alto livello e in barca con altri atleti che arrivano da società e contesti diversi. Le linee guida quindi non possono che arrivare da chi li segue quando sono insieme.

Un grosso in bocca al lupo a tutta la squadra!!

U.S. ASD Canottieri di Monate