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Rotsee, obiettivo tutela canottaggio e biodiversità

venerdì 9 Luglio 2010

Rotsee, obiettivo tutela canottaggio e biodiversità

LUCERNA, 09 luglio 2010 – La chiamano “natural Arena” e hanno ragione perché è vero che le sue acque sono ideali per il canottaggio d’èlite ma anche i suoi boschi sono l’habitat perfetto per una moltitudine di uccelli, insetti e piante. Il Rotsee è sede delle regate di Coppa del Mondo dal 1997, anno di istituzione di questo circuito preparatorio ufficiale per i canottieri di tutto il mondo in proiezione Mondiale. Significato un po’ anomalo nel 2010, anno in cui Lucerna arriva a quasi quattro mesi dall’atteso appuntamento di Karapiro.

Per questo motivo, a differenza degli anni passati, in pochissimi nascondono le proprie carte e il Rotsee assomiglia davvero a un’arena mondiale, anzi più di un Mondiale perché ci sono 900 atleti e 50 nazioni. Lucerna infuocata, non è solo un modo di dire per descrivere il livello della competizione ma è anche un dato di fatto del termometro che, dopo un inizio di giornata attorno ai 22 gradi, schizza a oltre 27 nel pomeriggio.

Tornando a questioni naturali, il futuro di Lucerna è nella condivisione. “Lucerne Regatta Association, le città di Lucerna ed Ebikon hanno infatti commissionato uno studio dal titolo “Il canottaggio del futuro sul Rotsee” per dimostrare la piena compatibilità tra la nostra disciplina e l’ambiente mantenendo quindi sport e biodiversità.

Lo confermano Urs Hunkeler e Urs Studer (presidente e vicepresidente del COL) nel loro messaggio di saluto a tutti i partecipanti sancendo, di fatto, lo stretto rapporto tra sport e ambiente. Sul Rotsee, oltre alla Coppa del Mondo, si sono svolti anche i Mondiali del 1962, 1982 e 2001. “Il paradiso dei vogatori” dice giustamente il presidente della FISA Denis Oswald.