News

Federico Egidi, Ottimo lavoro nella prevenzione degli infortuni

lunedì 3 Agosto 2009

Federico Egidi, Ottimo lavoro nella prevenzione degli infortuni

BRIVE LA GAILLARDE (FRA), 03 agosto 2009 – “Li ho trovati in buona forma”: così il trentacinquenne dottor Federico Egidi battezza la Nazionale Junior.
Specializzazione alla Sapienza e stretta collaborazione con l’Istituto Scuola Medicina dello Sport, vive a contatto con tutti gli atleti le Paralimpiadi di Pechino 2008 e attualmente si occupa anche della Nazionale maschile di hockey su prato.
“Ho notato un bel lavoro preventivo in termini di sovraccarichi e infortuni e pertanto mi complimento con i loro tecnici: i ragazzi sono stati istruiti su una buona attività di allungamento, su ll’importanza di un buon riscaldamento e di un buon recupero”.
Egidi passa al discorso alimentazione. “In questo campo i ragazzi avrebbero bisogno di un’educazione più accurata, al di là delle linee generali che si possono dare durante il raduno e il Mondiale: è responsabilità del settore medico e quindi mi chiamo in causa affinchè in futuro tutto ciò accada”.
Alimentazione al raduno . “Occorre bilanciare le proporzioni dei vari componenti tra carboidrati, proteine e grassi controllando che gli atleti non abusino con ciò che possono comprarsi”.
Con la Nazionale Egidi ha portato avanti un incontro costruttivo e istruttivo: con lui Stefano Vassallo, 30 anni fisioterapista e al servizio della Nazionale di basket.
“Ci siamo visti a inizio stagione, ho voluto dare informazioni complete e sono state immediatamente recepite: parliamo di un gruppo molto disponibile nell’ascoltare gli allenatori e lo staff medico”.
Sui problemi affrontati quest’anno, Egidi si sofferma su “sovraccarico, lombalgie, problemi muscolari: rientra nel tipo di attività svolte da questi giovani che, voglio sottolinearlo ancora, ti ascoltano molto e generalmente fanno ciò che gli dici di fare”.
Attenzione anche alle normative anti-doping.
“Mi riallaccio al discorso di una seria attenzione e considerazione di ogni aspetto relativo alla vita remiera: serve comunicare sempre ogni tipo di farmaco che i ragazzi prendono e, nel nostro caso, devo dire che le società riferiscono puntualmente anche i farmaci non inseriti nella normativa”.

 

•   Clicca per lo Speciale sui Mondiali Juniores 2009 >