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Andrea Messina, Voglia di riscatto

giovedì 23 Luglio 2009

Andrea Messina, Voglia di riscatto

RACICE, 23 luglio 2009 – Oggi non è andata bene ma il quattro di coppia andrà sicuramente in cerca del riscatto a partire dal suo recupero. “Per tre quarti è la barca campione del mondo nel 2005 con Bernardo Miccoli al posto di Mattia Boschelli – esordisce il ventiduenne torinese Andrea Messina – Siamo più maturi di allora e abbiamo la stessa voglia di fare bene”.
Una situazione un po’ diversa, Racice 2008, rispetto a Brandeburgo 2005.
“Quell’anno partivamo favoriti ed eravamo accreditati del pronostico almeno per la zona medaglia – prosegue Messina – Il ricordo della finale è adrenalina pura: quarti ai 500 e ai 1000, dopo metà gara inizia la rincorsa al titolo mondiale con un prodigioso cambio di passo che ci permette di attaccare e superare i tedeschi sotto le tribune!”.
Allenamenti vissuti duramente per presentarsi sempre nel migliore dei modi agli appuntamenti clou: una costante Messina e per il compagno di squadra di sempre Jacopo Palma.
“Il settore under 23 era sempre molto forte: peccato per le esperienze altalenanti sull’otto datate 2007 e 2008 anche se io e Jacopo vinciamo titoli italiani insieme dal 2003 e questo è forse un record di longevità per una coppia”.
Nel 2003 il primo titolo italiano Ragazzi, nel 2004 e 2005 si domina tra gli Junior e nel 2006 il quattro di coppia under 23 con Mattia Boschelli e Marco Messina, fratello proprio di Andrea.
“Aver vinto il titolo in doppio nel 2009 è stato il primo segnale di riscatto e volontà di vivere una stagione in prima linea”.
Adesso un nuovo quattro di coppia. “Con la nuova formazione, fissata giovedì scorso, la situazione è molto migliorata e siamo più che fiduciosi: dobbiamo affrontare le gare per avere più sicurezza in noi, essere più consapevoli delle nostre possibilità e non avere più paura di nessuno.”.
Fuori dal canottaggio, Andrea Messina frequenta il Corso di Scienze Motorie.
“E’ il primo anno, tempo libero poco e sto con amici e ragazza”.
Ma al Sisport Fiat vive da re. “Ci sono nato li e ci morirò li. Tre aggettivi per Bebo Carando? Testardo, appassionato. Un duro dal cuore tenero”.

 

 

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